Interviste AS Roma 31/05/2014 14:24
Conferenza stampa, SABATINI: "Benatia incedibile, per una sua cessione servono 61 milioni. L'agente? Un menestrello in cerca di corte. La Roma competerà per lo Scudetto. Iturbe? Ci interessa. Straordinariamente orgoglioso di Totti" (FOTO, AUDIO e VIDEO)
DA TRIGORIA MATTEO DE ROSE (TRASCRIZIONE a cura di MATTEO MONTI) - Il ds della Roma, Walter Sabatini, si presenta davanti ai microfoni per la conferenza stampa alla vigilia del mercato estivo. Curiosità circa la situazione legata al contratto di Mehdi Benatia e sull'orientamento dei giallorossi per la campagna acquisti 14/15. Questo l’intervento: " Ho camminato velocemente, sono in affanno (ride)"
Prolungamento Pjanic, Castan, Garcia. Il suo. Con Benatia come stiamo messi? - GUARDA IL VIDEO -
Bene, è un grande calciatore della Roma con un contratto che scade fra quattro anni. Siamo totalmente tranquilli con lui. Colgo l'occasione per dire che lui è un ragazzo dai principi solidi in virtù dei quali è riuscito a fare una grandissima stagione, essendo uno dei fulcri della squadra e lo si deve alla sua solidità di principi e di pensieri. Non vorrei che oggi questo ragazzo, scivolato forse con qualche commento e parola lontano da Trigoria, ma non intendeva certamente prendere le distanze dai romanisti, dalla Roma e dai compagni. Lo conosco molto bene. E' vittima di un equivoco probabilmente, fa riferimento a promesse disattese. Siccome le promesse vengono estese da me, non è andata precisamente così: è vero che quando ha firmato il contratto con la Roma ha rivendicato istanze varie. Avrebbe voluto di più dato che altre società gli avevano offerto un contratto più alto. Gli devo dare atto che ha sposato realmente il progetto Roma e che ha rinunciato a proposte più alte della nostra. In quella circostanza gli ho detto di cercare di fare il Benatia che conosciamo e vogliamo e poi ti sarà riconosciuto un premio o un adeguamento contrattuale. E' una questione di misure. Lui ne ha pensata una e io un'altra, sono nel giusto io: ho detto che avremmo rivisitato il contratto concedendogli un aumento se se lo fosse meritato. Così è stato, noi abbiamo proposto un aumento maldestramente definito iniquo e ridicolo, ma questa è una scivolata dialettica. Benatia sta parlando una lingua non sua, non credo volesse offendere nessuno: nessuno di noi può considerare ridicolo un adeguamento da 3-400.000€ più premi e step che sempre ci saranno nei contratti che firmeranno i calciatori della Roma. I premi legati ai risultati sono una cosa acquisita da tutte le società, lo stesso Squinzi ha istituito premi di rendimento. Non va demonizzato questo ragazzo che è stato fenomenale. E' un giocatore della Roma, rimarrà nella Roma: una cassa di risonanza impropria è stata prodotta attraverso le parole di Sissoko, che io considero un menestrello in cerca di una corte che lo alberghi, che spara sentenze, costruisce e ipotizza prezzi. Mi pare abbia detto che ci sembra congruo un valore di mercato da 30 milioni. Voglio ricordargli, a questo signore, che 30 milioni lo considero il prezzo del piede sbagliato di Benatia. Considerato quanto possa valere il piede giusto, il destro e tirate voi le conclusioni.
Si sente di garantire che Benatia rimarrà oggi e sempre?
Io garantisco sul valore morale e tecnico del giocatore, e lo faccio rassicurato dalle sue prestazioni. Quando ho concluso l'operazione con Pozzo, la notte non è stata esattamente quella del principe di Condè, ero molto ma molto agitato perché è stata un'operazione importante, molto impegnativa. Io e tutti quanti credevamo nelle potenzialità del giocatore. Era plausibile un certo scetticismo da parte di molti, ricordo che non è stato accolto con la grancassa. I fatti hanno dato ragione alla società. Sono grato a questo ragazzo che non ha mai derogato dai comportamenti richiesti, si è dimostrato un grandissimo calciatore. Benatia è un giocatore incedibile. Se il suo agente ipotizza un prezzo, io ipotizzo un prezzo ed è di 61 milioni. I signori che hanno offerto e esteso offerte da 4-5 milioni al calciatore, devono tener presente che per discutere di un'eventuale acquisizione del calciatore devono valutare un prezzo di 61 milioni. Davanti quel prezzo non mi sento di dire che rimarrà sicuramente alla Roma (ride, ndc). Auspico che voglia rimanere alla Roma: di lui è in vendita il suo stato d'animo, che possiamo cederlo in comproprietà. Anzi, le hanno abolite procurandomi un grosso danno operativo perché avrei potuto fare molte cose. Concludo con un apprezzamento grande per questo ragazzo, che rimarrà comunque alla Roma. A meno che qualcuno faccia bene i conti e non arrivi un'offerta da 61 milioni, è aritmetica. Quelli che hanno maldestramente offerto a Benatia, fra l'altro fuori legge, una cifra così rilevante da far sembrare un adeguamento di circa 400.000€ una cosa da poco, quelle società devono estendere un'offerta alla Roma che non sia nè di 50, nè di 55 milioni, ma da 61.
Quanti giocatori servono per migliorare la rosa?
Dovremo raddoppiare tutti i ruoli, nella qualità. Stiamo lavorando con Rudi ad ipotesi di mercato che esistono: noi abbiamo selezionato nel tempo, da tre anni a questa parte, tutti i calciatori che possano essere funzionali al progetto Roma. Certamente integreremo l'organico, migliorandolo, nonostante credo che migliorare questa squadra sia difficile perché è veramente una grande squadra. Lo faremo, prenderemo i giocatori che serviranno. Chiaro che il doppio impegno settimanale è un grosso privilegio per noi di cui siamo contenti per i tifosi, per la città. Stiamo valutando, forse in alcuni ruoli triplicheremo il numero degli innesti perché l'allenatore possa fare le sue scelte tranquillamente tutta la settimana.
In questo scenario come agisce una società che vuole mantenere razionalità ed equilibrio economico?
Il menestrello, e non lo dico in maniera denigratoria (i giornalisti rumoreggiano sarcasticamente, ndc). Conosco termini più truculenti, il menestrello per anni ha esercitato un ruolo sociale molto importante. Sissoko offre di soppiatto calciatori al nostro allenatore, non capendo che appena gli arriva un messaggio lo gira a Massara. Mi sembra una cosa di cattivo gusto, continua ad offrire suoi calciatori mi pare improbabile che questo signore possa collocare qualche suo giocatore alla Roma, a meno che offrisse un calciatore al di sopra di ogni sospetto. Se lui fissa un prezzo di 30 milioni... Non ho mai visto dare tanto spazio ad un procuratore che non mi sembra abbia mosso nel mercato giocatori 4-5-600 milioni o che abbia trattato giocatori che hanno cambiato la storia del calcio. Improvvisamente questo signore fissa il prezzo di un giocatore della Roma? Solo la Roma può dire se il prezzo è congruo, e il prezzo di Benatia è di 61 milioni. Lo ha detto lui: 30 milioni vale il suo piede sinistro, lui è destro e quel piede vale di più, 31 per quello destro. I signori che sembrerebbe abbiano esteso impropriamente offerte salariarli a Benatia si devono presentare con 61 milioni, sennò stanno a casa loro. Benatia è incedibile perché nessuno si presenterà con questa cifra. Il sinistro di Benatia non è un pennello che dipinge, quello destro a volte sì. Lo avrete rilevato a Genova, quando è entrato nell'immaginario collettivo come fenomeno... Quel gol andrebbe riproposto tutti i giorni per tutti quelli che amano il calcio. (Siparietto con Gianni Castaldi dell'ufficio stampa che chiede ai fotografi di interrompere gli scatti: "A chi infastidisce, a me o a te? Io invece sento un ritmo che mi tiene su" (ironizza Sabatini, ndc). La società agisce individuando un calciatore, o più, che possa offrire le stesse qualità, surrogare eventuali defaillance . La Roma è una società attiva.
Rudi Garcia avrà un ruolo più attivo nel club?
E' un'ipotesi che aleggia nell'aria da molto tempo. Rudi Garcia non ha bisogno che sia allargata la sua sfera di competenza perché ha un compito molto difficile, quello di allenare la Roma. Gli diamo atto con soddisfazione e usufruiamo di questa sua vitalità, fa molte cose ma che sono sempre ascrivibili alla sua prerogativa di allenatore. Per il resto c'è la società che lo assiste, lo asseconda qualche volta sì, qualche volta no. Non ci sarà un uomo solo al comando: è una pretesa che gli attribuiremmo anche, ma sappiamo bene che allenare la Roma è un compito arduo. Ha bisogno di fare l'allenatore: lo fa con grande puntiglio e puntualità per 10 ore al giorno e apprezziamo la sua presenza costante circa i problemi che vanno fronteggiati quotidianamente.
Siparietto con Matteo Pinci di Repubblica: "Un giorno tu mi hai scritto un messaggio, ricordo tutto. Hai ipotizzato un'inimicizia nei miei confronti. Non ho sentimenti di inimicizia, sono un polemico biologico sul litigioso al riscatto. Non sto rispondendo a nessuno di voi per un criterio di equità. Con molti di voi mi piacerebbe confrontarmi, insultarvi (ride, ndc). Non ho insultato Sissoko, i menestrelli sono stati necessari in una certa epoca storica, erano i cantastorie, quelli che facevano giornalismo. Non ce l'ho con te però non ti rispondo al telefono come faccio con gli altri"
Affari di questo mercato più simili all'ultima stagione o della prima estate? - GUARDA IL VIDEO -
L'ultima stagione è stata contaminata, se non drogata, da uno stato d'animo generato dalla partitella amichevole fatta il 26 maggio che ci ha fatto pensare alla reale possibilità di quel gruppo di poter essere competitivo sempre. Abbiamo fatto integrazioni che conoscete, fortunatissime, e indirizzato il mercato in una certa direzione. Acquisito denaro, tanto, e l'abbiamo reinvestito bene. Quest'anno non siamo nella stessa condizione ma non pensiamo che il più sia fatto. Pensiamo che sia stata fatta una cosa importante e penserei e vorrei che, dato che i risultati sono stati accompagnati da una sorta di fase onirica, parlando di sogno, vorrei rimanesse che il sogno decadesse e che quella quota immaginifica di sogno debba essere messa da parte per andare sul concreto e vincere le partite. Dico una cosa, che naturalmente verrà dissacrata domani stesso: ricordo che l'anno scorso sono entrato nella stessa sala stampa e ho detto "la Roma dovrà necessariamente pensare alla Champions League". Qualche giorno dopo un apprezzato giornalista romano mi ha definito una sorta di saltimbanco che promette indebitamente la Champions League... Non ho promesso niente, lo avevo auspicato. Ma la Roma l'anno prossimo deve giocare per lo Scudetto. Tutti noi dobbiamo sapere che questo è il vero obiettivo. La squadra se lo merita, mancherei di rispetto se dicessi "Facciamo un campionato benino"... La Roma merita di concorrere per lo Scudetto, non è una mia impressione ma il valore intrinseco della squadra, dei sentimenti che hanno mosso i giocatori durante tutta la stagione, della coesione potente c'è stata tra il gruppo di lavoro, l'allenatore e qualche qualità reale, tecnica espressa in campo. Dagli 85 punti che abbiamo fatto, tralasciando le ultime 3 partite che sono state giocate in una dimensione di dismissione dell'impegno, ripartiremo da zero. Avremmo forse potuto fare 88-89 punti. Quando si parte da un numero come questo nessun dirigente direbbe: "Vogliamo peggiorare". Noi vogliamo migliorare, anche di un solo punto, saremo competitivi per lo Scudetto.
Perché la Roma non trasmette quella sensazione di rispetto o terrore sulla storia di Benatia che ad esempio fa diventare Osvaldo alla Juventus un alunno disciplinato?
Osvaldo alla Juventus ha dimostrato di essere un giocatore educato. Anche da noi lo è stato, seppur con qualche scivolata determinata dal suo sistema chimico ma non ha mai fatto niente di eclatante o rilevante... diverso è dire cosa ha prodotto Osvaldo alla Juventus, ha prodotto molto di più alla Roma. Benatia non si è permesso di fare qualcosa alla Roma. E' un essere umano straordinario, quando si è presentato da me a Milano ha raccontato quello che avrebbe voluto e potuto essere ed è stato totalmente coerente. Ha giocato non per se stesso, ma con e per la squadra. Introducendo le partite si preoccupava degli avversari non di sua competenza ma di competenza dei compagni. E' stato e continuerà ad essere un grandissimo calciatore a cui dobbiamo gratitudine e rispetto. Ha solo scivolato su delle cose ma sono certo non volesse denigrare la Roma, ne tanto meno i compagni. Ha solo fatto un rilievo dicendo che ci sono grande società che lui ammira. Anche io ammiro altre società, anche se la Roma per me nel tempo rappresenta una necessità. Anche per molti calciatori è così.
La Roma sta trattando Iturbe?
Si interessa, ci mancherebbe altro che non lo facesse. Ho ricevuto una visita in ospedale da uno dei procuratori di Iturbe. Mi sono preso qualche giorno per dare soddisfazione ai medici, sono stato in ospedale ed uno dei proprietari delle quote parcellizzate dei giocatori sudamericani mi è venuto a trovare e abbiamo parlato. E' un'operazione complessa, lo stiamo seguendo. Come tutti i talenti che si accendono e spengono in Italia e all'estero. Ci siamo sempre sui giocatori bravi. Qualche volte anche su quelli sommari, mi prendo la responsabilità totale. Poi dopo cerchiamo di eliminarli.
Come si fa a trattenere un giocatore scontento?
Non è l'ingaggio per il quale essere scontenti. A volte si costruisce un sistema di pensiero che ti fa pensare, indotto da consiglioli strani, per cui si ha la sensazione che si debba guadagnare una cifra iperbolica. Non voglio riferire quanto guadagnava all'Udinese. Abbiamo assunto una grossa responsabilità, il ragazzo lo sa e ce ne deve dare atto: gli abbiamo offerto un poderoso adeguamento rispetto a quando stava in Friuli e anche adesso stiamo proponendo un adeguamento non dovuto. La Roma è in grado di riconoscere i meriti e ha voluto gratificare Benatia così come fatto con Castan, che è stato fenomenale per la Roma e ha dimostrato tanto romanista da venire a firmare un contratto alle 7.30 di mattina prima di partire per Orlando. Stiamo facendo il possibile ma noi abbiamo dei parametri: vogliamo una società competitiva attraverso scelte economiche che non siano devastanti o che producano effetti nefasti per le prossime annate.
Più attaccante esterno o centravanti? Destro è sul mercato?
Destro rimarrà alla Roma. E' fortissimo, sa di poter migliorare e lo farà perché è un volitivo e un ambizioso. Sa che per restare alla Roma e recitare un ruolo di grande rilevanza dovrà migliorare aspetti del suo carattere e delle sue prestazioni. Stiamo parlando di un giocatore, vogliamo dire particolarmente fortunato in zona rete, che fa 13 gol in 18 presenze: un numero che ci deve indurre a pensare che la prolificità spontanea del ragazzo potrebbe portarlo veramente lontano.
Stiamo orientandoci verso questo tipo di scelta: penso che sia meglio cercare un attaccante esterno con facoltà e possibilità di trovare la porta spesso e che faccia gol. Noi abbiamo Totti, il più grande calciatore della storia della Roma, che è ancora in attività partendo dal presupposto della condizione fisica, che ha ancora facoltà: il suo spazio Francesco lo avrà, perché se lo merita, e in virtù di un cambiamento da parte sua verso la squadra e della società. Sta facendo cose molto importanti, prova ne sia come si è espresso nei confronti di Benatia. Lui è stato particolarmente generoso e ha lavorato sia per il suo compagno che per la società: una dimensione nuova, migliore, dentro la quale è entrato Totti che ci accende speranze enormi. Lo ringrazio, alcuni anni fa azzardai un pensiero evocando una nuova collocazione di Totti nell'ambito della struttura sportiva. Dissi che amerei moltissimo che si mettesse a capo di un manipoli di giocatori promettenti e che lo conduca. E' quello che sta facendo oggi, ne sono straordinariamente orgoglioso insieme a tutti i dirigenti della Roma.
La Coppa d'Africa influenzerà il mercato?
Influenzerà abbastanza, ne siamo anche un pò preoccupati, fatto salvo che i nostri calciatori saranno liberi di parteciparvi per il loro orgoglio africano. E' un impegno che riguarda alcuni dei nostri giocatori fondamentali, dovremmo tenerne conto anche quando prima ho detto che alcuni ruoli dovranno essere triplicati. Sarà un piccolo danno che subiremo a cui cercheremo di supplire con le scelte che faremo.
Bisogno di cessioni eccellenti per fare mercato?
No, questo è stato l'anno scorso, abbiamo fatto delle scelte molto impegnative anche dal punto di vista emotivo. Sapete i calciatori ai quali la Roma ha rinunciato, poi la storia ha dimostrato che non abbiamo sbagliato. Anche se alcuni di quei calciatori che abbiamo ceduto li riporterei. Non tutti (ride, ndc). Non abbiamo questa necessità. Cercheremo di giocare con i nostri numeri, di individuare alcuni calciatori a basso costo. Alcuni necessiteranno di un sacrificio, ma ce la faremo.
Un aggettivo per il mercato che ci attende?
Lo avrei definito pirotecnico in un'altra epoca. Oggi direi sofferto, ma intelligente. Torniamo al ruolo che è appannaggio di Benatia: non possiamo aspettare che si sedimentino pensieri e condizioni. Interverremo cercando un titolare che possa fornire garanzie all'allenatore e alla squadra.
E' la seconda volta che ricorda il Principe Condè...
Il mio cervello è in declino, scusatemi. Le mie nottate non sono normali. Ogni volta che assumo una decisione o cerco di costruire qualcosa, che volge al buon fine, io sono molto, ma molto agitato. Quindi non sono tanto tanto tranquillo come lo fu il suddetto principe. Mi agito. Penso, mi alzo, penso, fumo sigarette, dico: "ma che ca**o ho fatto?". Sono belle nottate, sigarette non mi mancano. Sono da solo in camera d'albergo quindi fumo quanto mi pare. Vado avanti e sopravvivo.
Toloi e Bastos?
Bastos e Toloi sono calciatori che la Roma ama: Toloi è un ragazzo straordinario, ottimo calciatore. In alcuni ruoli dovremo cercare di risparmiare per poter investire altrove. Sto cercando di abbassare questo prezzo e ci piacerebbe tenerlo. E' un ragazzo che merita la Roma, con i suoi comportamenti, per il rispetto che dimostra verso la squadra e i compagni. Ci stiamo lavorando. Anche su Bastos lavoreremo: c'è una variabile legata al contratto opulento che ha con la sua squadra degli Emirati e con la pretesa della squadra di venderlo a certe condizioni. Cercheremo di rinegoziare tutto, ma se questo non dovesse succedere ci dispiacerà molto: ha fatto vedere alcuni bagliori delle sue possibilità. Qualche veronica, sombrero e tiri li avrete visti per quel poco che è stato utilizzato. E' un giocatore esperto, con tante partite in Champions League. Ci piacerebbe rimanesse ma, altrimenti, arriverà qualcuno che lo sostituirà.
Viviani e Bertolacci.
Viviani è un ragazzo che sta facendo molto bene, che ha giocato con continuità quest'anno a Latina che ha un diritto di riscatto. Noi abbiamo una contro-opzione e valuteremo la possibilità di portarlo indietro. Se non sarà così gli disegneremo una traiettoria di carriera giusta per lui, perché se la merita. Bertolacci è un ragazzo che ha un desiderio dominante in tutti i suoi pensieri calcistici e professionali di giocare con continuità. Dobbiamo tenerne conto, lo ammiro molto ma non posso pensare di garantirgli 30 partite nella Roma. Quindi parleremo col ragazzo e con il suo agente e faremo questa verifica.
Possibilità per Taddei? Cercate un portiere sul mercato?
(Mi serve una tirata, ndc). Taddei è un grande cruccio per me, un professionista esemplare, un ragazzo straordinario che quando va in campo dimostra di poter giocare, e bene, nella Roma. Ho già parlato con lui. Questo è l'aspetto deleterio del mio lavoro: sono portatore di cattive notizie. Pensiamo che sia finito il suo tempo a Roma, non per le sue qualità, non per i suoi comportamenti. E' un ragazzo straordinario, che mi ha offerto una coltellata al fegato qualche giorno fa. Quando gli ho annunciato le poche possibilità di rimanere alla Roma, lui ha accettato con dignità straordinario, è rientrato nel mio ufficio e mi ha fatto i complimenti per aver lavorato e combattuto bene in questi anni. Se mi avesse detto: "Vai ..." avrei preferito. Mi addolora, io faccio un lavoro che presuppone delle scelte. Devo ancora parlare col giocatore, se sarà una decisione definitiva verrà sostituito con un calciatore di pari esperienza ma con una densità di impegni a ottemperati a livello europeo che forse ci può essere in questo momento un pochino più utile. Colgo l'occasione per dire a Taddei che per me è stato un onore lavorare con lui negli ultimi tre anni.
Lei si sente di escludere che il giocatore sia disposto a restare anche scontento?
In questo caso saremo disposti a cedere il suo stato d'animo che è un bene immateriale che non ci verrà pagato, ma terremo il giocatore dal punto di vista muscolare, scheletrico e tecnico. Si aggiusterà. Si dovrà confrontare con me. Ieri era a Trigoria, io no. Mi dovrà chiarire quali sono le promesse disattese, non ce n'è stata alcuna. So quello che ho detto: il suo contratto sarebbe stato puntualmente rivisitato e rivisto rispetto a quello che avrebbe fatto, e la Roma l'ha puntualmente fatto. Immagino lui ripenserà al tutto. (Alcuni rumori dall'esterno della sala stampa interrompono il ds. "Botte? Non è ancora lontano per me il ricordo degli urlatori fuori che dicevano andatevene a casa". Ride, ndc) Io gli dirò la verità come sempre: se sarà bravo e fortunato come tutti, producendo il risultato che gli aspettiamo, fruirà di un ulteriore assestamento e arriverà a percepire piano piano negli anni quello che qualcuno gli sta proponendo e sarà ugualmente contento.