Interviste AS Roma 30/11/2013 15:25
MAICON: "La Roma merita l'Europa. Ringrazio la società, ripagherò la fiducia sul campo. Garcia è un lavoratore instancabile, con l'Atalanta si vedrà un'altra squadra" (AUDIO)
Le tue condizioni fisiche, ti stai gestendo bene. Come stai adesso?
Sto bene, abbiamo studiato tutte queste partite e prima di partire per la Nazionale abbiamo fatto del lavoro specifico per tornare bene a Trigoria. Sono tranquillo, spero di fare una grande partita domenica.
Anche la tua esperienza ti aiuta nella gestione
Ma certo, adesso con un po' di esperienza mi gestisco alla grande
Che ambiente hai trovato? Ti abbiamo visto richiamare più volte i tifosi
Non chiamo i tifosi solo per me, ma anche per i compagni. Ho visto già dall'Open Day che la tifoseria della Roma non ha eguali, è importante il loro sostegno nei momenti della partita. E' un gesto che ho fatto e loro hanno riposto bene e questo ti condiziona a fare bene durante la gara.
Hai colto differenze con le altre tifoserie?
Sono più appasionati. ti dimostra che è una tifoseria importante. Sono passato in tanti club, ma la Roma ha una tifoseria particolare.
La tua opinione sul campionato della Roma? Da come è andata sembra che la Roma sia in calo
Dopo 10 vittorie di fila un po' di stanchezza è normale, la maggior parte dei titolari gioca anche in Nazionale. E poi il campionato italiano è veramente duro, anche rispetto alle 6 stagioni che ho gia giocato qui. Dobbiamo dimostrare la nostra forza, dopo tre pareggi. Due dei quali in casaIn questo campionato non possiamo lasciare punti, ma ci può stare. Ma i tifosi devono capire che l'ambiente è positivo e stiamo lavorando alla grande, domenica sarà un altra Roma.
Avramov ti ha negato il gol con il Cagliari?
Ne ho riso negli spogliatoi con i compagni. Sto prendendo la misura
Gli arbitri? Qualche errore c'è stato...
Non ne parlo mai, preferisco capire cosa abbiamo fatto di buono e cosa no. Ognuno fa il suo lavoro e ognuno va in campo per dare il massimo. si può sbagliare, l'importante è essere contento di quello che hai fatto a fine partita.
Inter-Roma, come vivevi quelle sfide?
E' sempre stata una grande emozione giocare contro la Roma, erano partite a cui pensavi già da una settimana prima. Ci sono state decisioni importanti, anche da parte degli arbitri (ride, ndr). I tifosi hanno visto sempre belle partite. All'Inter ho vissuto 6 anni importanti, è sempre stato un grande piacere affrontare la Roma.
Inter più attrezzata, ma forse la Roma aveva un gran gioco collettivo
E' vero, era una squadra che ci dava tante difficoltà, sono stati bei duelli.
Si parla della personalità e che hai portato te e De Sanctis nella squadra. Cosa è significato per te vincere il 'triplete'?
Sono venuto a Roma perchè volevo giocare e volevo dimostrare di essere ancora al mio livello. La personalità non è mai mancata nella Roma. Vedendo da fuori la gente parla di questo, si dice che io e Morgan abbiamo portato personalità. Ma non è vero, ci sono grandi giocatori nella rosa che hanno sempre avuto personalità. non ho mai pensato che fosse una cosa che mancava alla Roma. Il 'triplete' è stato un bel momento, ne avevo già fatto uno in Brasile con la mia ex squadra. Fare il secondo con l'Inter è stata un emozione perchè ho vinto da protagonista, in Brasile giocavo poco. un momento importante per la carriera, ma lo è stato più per il presidente (Moratti, ndr), che ha fatto di tutto per raggiungere quel risultato.
(Durante l'intervista interviene telefonicamente Julio Cesar, ex compagno di squadra di Maicon ai tempi dell'Inter. "Hai nostalgia di giocare con me?", chiede l'ex numero 1 nerazzurro. "Prima devo sapere come stai", risponde Maicon sorridendo. "Maicon è una persona che considero tanto, abbiamo stretto una bella amicizia e ringrazio il mondo del calcio per avermi dato tutto quello che mi ha dato insieme a lui. Sono contento anche perchè ci siamo ritrovati in Nazionale, lui sa bene che abbiamo un sogno da realizzare il prossimo anno", prosegue Julio Cesar. "Adesso sto guardando avanti, devo cercare una squadra per giocare perchè sono in difficoltà, come lo era Maicon lo scorso anno. Per essere in Nazionale dobbiamo dimostrare nel club di avere di meriti. Adesso per me è difficile, ma penso che a gennaio tutto si sistemerà", conclude Julio Cesar.
Nel corso dell'intervista arrivano anche i saluti di Javier Zanetti per Maicon"Abbiamo vissuto bei momenti insieme. Un momento divertente è stato quando hai segnato nel derby, quando volevi arrivare in tribuna in mezzo ai tifosi. Ti mando un forte abbraccio, grazie per quello che hai fatto per noi. Ti auguro una grande avventura a Roma".)
Da ex interista, cosa hai pensato quando è arrivata la chiamata della Roma?
A chiunque avrebbe fatto piacere ricevere una chiamata della Roma e per me non è stato diverso. La Roma è una grande società mi ha dato l'opportunità di rinascere calcisticamente, ero davvero in un momento difficile. Mi ha dato la possibilità di venire qui, ora devo ringraziarli sul campo. Devo dimostrare il mio valore sul campo per ringraziare la società per la fiducia.
Nella tua prima conferenza avevidetto che volevi riconquistare la Nazionale e fare grandi cose. Ma d'altronde le due cose sono legate.
Si pensa diversamente, ma chi capisce bene di calcio sa che se fai bene con il club puoi arrivare in Nazionale. E' accaduto questo con me. Non stavo bene nel mio club precendente, non per colpa della società ma perchè non stavo bene io, non giocavo e non avevo continuità, quindi non sono stato convocato dalla Nazionale. La Roma mi ha dato la possibilità di giocare, stavo bene già dalle prime due amichevoli, poi abbiamo cominciato bene a Livorno con una grande vittoria e così sono tornato in Nazionali.
La maglia numero 13, l'avevi dai tempi del Monaco. C'è un episodio particolare che giustifica questa scelta?
Non c'è un episodio particolare, ma io sono uno a cui piace dimostrare la propria forza. In Francia si dice che ll numero 13 non porta fortuna e visto che quella maglia era libera l'ho voluta, per far vedere a tutti che non era vero.
Tra gli aneddoti, tuo padre ti consigliò di giocare terzino, è vero?
E' vero, è stato mio padre a mettermi in quel ruolo, per l'infortunio di un mio compagno di squadra. Era il mio allenatore nel settore giovanile del Criciúma, stavamo giocando e il terzino destro si infortunò. Mi ha messo li perchè diceva che giocare di spalle al centrocampo non era per me, che era meglio prendere palla e guardare tutto il campo. Aveva ragione papà (ride, ndr).
Come hai trovato l'ambiente al tuo arrivo e cosa avete fatto voi nuovi arrivati per cambiare?
Si sentiva molto cio che è avvenuto lo scorso anno. Ma, come ho già detto, ci sono giocatori di forte personalità, volevano subito dimostrare che questo non poteva abbattere una squadra come la Roma. Nelle 10 partite consecutive abbiamo dimostrato che la Roma è ancora forte.
L'obiettivo della squadra?
Juve e Napoli hanno giocatori importanti che fanno la differenza con una giocata, loro hanno questo piccolo vantaggio. Ma dobbiamo dimostrare di essere forti. Il nostro obiettivo, come ha detto il mister, è arrivare in Europa. Secondo me la Roma non può stare fuori dalle competizioni importanti come le Coppe Europee. Puntiamo a portare la Roma al suo posto.
La Roma sarebbe pronta per l'Europa?
Penso di si, dipende da quello che vogliono i giocatori. E, per quello che ho visto, ci sono giocatori forti in questa rosa.
Cosa ne pensi di Garcia?
Ho una parola per definire il mister: è un lavoratore instancabile, vuole sempre la precisione. E' una qualità che hanno solo gli allenatori vincenti.
Garcia molto duro, ma sa anche parlare con i giocatori
Deve gestire una rosa di 27-28 bestie (ride, ndr), deve saperlo fare ed è bravo anche in questo.
Dodò, che prospettive ha?
L'ho visto giocare in Brasile con il Bahia, è straordinario vederlo in campo dopo il suo grave infortunio. In futuro farà bene, ha qualità. deve imparare tanto e lo sta gia facendo. Giocando al fianco di Totti, De Rossi e De Sanctis deve impararare, se non limpari da questi campioni da chi puoi imparare? Lo vedo bene, sarà un bravissimo giocatore.
Una percentuale sulla tua forma?
Non mi piace dirlo, se dico qui di essere al 50% e poi non vado bene in partita, la gente che pensa? Io cerco di lavorare ogni giorno, di mettermi a disposizione dell'allenatore e di fare bene in partita. Purtroppo a volte non accade quello che vuoi ma io mi sento bene, sono felice di essere in una squadra che mi sta dando tanto, devo solo ringraziare tutti.
Bergamo campo difficile?
Certo, a Bergamo ci sono state sempre partite durissime ma stiamo preparando bene questa partita. Con tutto il rispetto per l'Atalanta, non possiamo non fare punti.
Vedi altre favorite per il Mondiale?
Il Brasile in casa è fortissimo, tutti lo devono sapere. Ma ci sono anche Spagna, Argentina, Uruguay e Italia, che ha sempre fatto bene nelle competizioni importanti. Per il Brasile vedere queste nazionali già è bellissimo, tocca a noi fare bene.