Coppe europee 19/09/2018 00:46
Conferenza stampa, DI FRANCESCO: "Spero si riaccenda l'anima della Roma" - DE ROSSI: "Le cessioni? Ci siamo sempre rigenerati" (FOTO, VIDEO e AUDIO)
Dopo la finale sfiorata lo scorso anno, la Roma si rituffa nell'avventura della Champions League. Ad inaugurare la campagna europea giallorossa il Real Madrid campione in carica, che domani affronterà i capitolini tra le mura amiche del Bernabeu. A presentare il match Eusebio Di Francesco e Daniele De Rossi, che alle 19 incontreranno i giornalisti nella sala stampa dello stadio Santiago Bernabeu. LAROMA24.IT seguirà in tempo reale l'intervento del tecnico e del capitano giallorosso.
Per De Rossi: Bisogna chiedervi di più o accettarvi per come siete con questi alti e bassi?
"Noi siamo i primi a chiedere di più a noi stessi. Non è facile paragonare le due squadre: quella della notte di Barcellona giocata ad aprile, arrivata dopo 7-8 mesi di lavoro con il mister, e questa, anche se non è iniziato bene è comunque l'inizio di una stagione nuova. Vogliamo fare di più però: io penso a quella Roma contro il Barcellona che veniva criticata qualche mese prima con delle partite analoghe alle spalle, c'erano state altre battute d'arresto che ci avevano portato qualche critica. Quindi se poi la stagione si è risolta nella maniera in cui si è risolta, finita in una maniera abbastanza soddisfacente, seppur senza titoli, posso essere solo che fiducioso ".
Per Di Francesco: Ha la percezione che questo patrimonio dell'entusiasmo stia dilapidando e quali soluzioni si possono trovare proprio in riferimento alla grande Champions dell'anno scorso?
"Dobbiamo ancora iniziare la Champions e stiamo già parlando di entusiasmo decaduto. Mi sembra di vivere Roma: sta a noi riportare questo entusiasmo, dando maggiore continuità a quello che stiamo facendo, trovando quella spensieratezza e provare a fare le cose con maggiore convinzione e determinazione. Domani mi auguro di vedere una squadra che abbia la rabbia e il desiderio di fare male agli avversari e di fare una partita gagliarda sotto tutti i punti di vista".
Per De Rossi: Tra le varie motivazioni di questa confusione che state vivendo c'è anche quella di una Roma che ha perso dei giocatori importanti?
"È così che funziona il calcio, ma anche negli altri sport. A Roma è da quando ci sono io che è sempre stato così, a prescindere dalla proprietà. Anche quando ho iniziato si vendevano i giocatori migliori e si prendevano altri che dopo qualche mese, qualche anno, con l'adattamento diventavano come quelli che c'erano prima. Si è sempre rigenerata la Roma nonostante le cessioni che sono sempre state fisiologiche. Anche l'anno scorso abbiamo ceduto dei giocatori importanti alcuni dei quali ci facevano pensare che non potevamo risollevarci e invece abbiamo raggiunto degli obiettivi che non pensavamo di raggiungere".
Per Di Francesco: Ha chiesto alla squadra di affrontare la partita con aggressività, seguendo la filosofia di sempre? Quali sono le differenze tra il Real di Zidane e quello di Lopetegui?
"Per quanto riguarda il Real è ancora presto per vedere le differenze, sicuramente non avendo Ronaldo mi dà la sensazione che sia più squadra, che si muova con più pressione cercando di togliere tante linee di passaggio agli avversari, addormentano meno la partita, sono molto più continui in questo senso. È una squadra che non ha perso le qualità, con una una fisionomia che passa dal 4-3-3 al 4-2-3-1, due sistemi di gioco che si avvicinano, rovesciando il triangolo di centrocampo con caratteristiche di alcuni giocatori differenti. Come affronteremo la partita? Dico solo che dobbiamo avere la capacità di migliorarci in quelle che sono state le nostre pecche perché vista la partita di Chievo ho visto una fase offensiva di qualità, con giocate fatte con continuità. Quello che ci è mancato è la fase difensiva fatta in maniera più cattiva e determinata. Dobbiamo crescere in questa gara difendendo molto meglio rispetto a quanto fatto ultimamente".
Per De Rossi: Cosa può scattare in un gruppo quando perde un giocatore come Cristiano Ronaldo?
"Il mercato lo fanno tutti quanti, ma non so cosa si possa provare cedere un giocatore che ha vinto 5 volte il pallone d'oro. A volte un ciclo così vincente ha bisogno di uno scossone e forse questo è lo scossone di cui il Real Madrid aveva bisogno. Non posso commentare quello che non conosco. Da capitano bisogna fare questo, guardare la lista dei giocatori che ci sono, io per la Roma, lui per il Real Madrid, e sostenerli fino alla fine sia quando le cose vanno bene che quando le cose vanno meno bene".
Per Di Francesco: Il Real senza Ronaldo è migliore o peggiore?
"Dire che se sia migliore o peggiore non è corretto in questo momento. Siete tutti molto frettolosi nel volere i giudizi, ma dico solo che questo Real mi piace e in più Asencio a me piace tantissimo, l'ho dichiarato pure pubblicamente in una recente intervista. Credo che sia il giocatore del futuro del Real per la tecnica e per una serie di altre cose. Non è Cristiano Ronaldo per caratteristiche, ma è un giocatore che lavora bene per la squadra e per i compagni. Il Real nella sua vita si è fatto riconoscere come Real e non come Real Ronaldo, per questo andrà avanti con grande successo come ha fatto anche in passato. Mi auguro non domani".
Per Di Francesco: Ti preoccupa di più la solidità difensiva che è venuta meno o il 'broncio' di Dzeko che non riesce più a vedere la porta?
"Di Dzeko mi interessa in maniera relativa perché gli attaccanti quando trovano il gol ritrovano facilmente il sorriso. Sono sicuro che per le sue caratteristiche che ha ci darà una grossa mano. La cosa più preoccupante è la fase difensiva ed è quello di cui stiamo parlando ultimamente con i ragazzi. Bisogna lavorare tutti quanti meglio ed è giusto dare maggiore solidità. Più che pensare a una fase offensiva qualitativa è meglio pensare a una fase difensiva qualitativa che ci possa fare esprimere meglio la fase offensiva. Dobbiamo lavorare meglio di squadra e non parlare solo di reparto".
Per Di Francesco: Qual è il giocatore più pericoloso del Real Madrid?
"Difficile scegliere, sono tanti bravi però se devo indicare un giocatore che ha tante qualità dico Sergio Ramos, un difensore che è centrocampista, attaccante, che sa fare tutto con grande qualità. È un giocatore veramente forte".
Per Daniele De Rossi: Sei stato multato di 1000 euro per la fascia da capitano, continuerai a indossare la fascia personalizzata?
"Avevo già parlato col mister e con Florenzi, che non sapeva come comportarsi. La cosa che mi sta dando fastidio, personalmente, è l'essere rimasto da solo, insieme a quelli della Fiorentina. E devo rispettare delle motivazioni diverse e più importanti, per tenere il punto su una questione che però importante non è. Si è perso tanto tempo a parlarne, non c’era bisogno di prendere questo provvedimento e di uniformare tutti a questa fascia, nel calcio ci sono problemi più importanti da risolvere. Ho sentito dire da gente che stimo come Costacurta e Tommasi che questa regola è sbagliata e cercheranno di cambiarla. Non è che mi tolga il sonno mettere la mia fascia o quella della Lega, ma devo rispettare i giocatori della Fiorentina che hanno motivazioni diverse. Metterò dalla prossima partita la fascia della Lega, spero che cambierà la regola, ma lo farò esclusivamente solo per rispetto della Fiorentina, che mesi fa ha subito qualcosa di tremendo e ricorda chi non c'è più. Non mi sembra giusto mettermi allo stesso livello".
Per Di Francesco: Questa è la serata in cui ci può sorprendere con le scelte come ha fatto in Roma-Barcellona?
"Potrei anche sorprendere, ma non lo sto qui a dire. Sono tanti i pensieri e i desideri ma alla fine le scelte le devo fare io in maniera ponderata, sapendo che è una partita importantissima da giocare. È una partita insidiosissima che tutti quanti vorremmo vivere, come è successo l'anno scorso. Mi augura che si riaccenda l'anima di questa Roma al di là delle scelte che farò e dei sistemi di gioco che sono diventati i veri problemi di questa Roma. Bisogna invece pensare agli atteggiamenti e alla crescita di ogni calciatore dal punto di vista della presenza durante la gara".
Per De Rossi: Questa è la partita migliore o peggiore visto il lignaggio dell'avversario?
"Non mi sembra la migliore partita, ma abbiamo visto anche partite che sulla carta sembravano molto più semplici, che sembravano già vinte e che poi ci hanno portato delle grandi delusioni domenicali come quella di tre giorni fa. Magari arriverà domani un risultato positivo, una grande prestazione e portare via dei punti qui potrebbe darci quella fiducia in più e ricordare quanto siamo stati forti pochi mesi fa e possiamo tornare ad esserlo".
Per Di Francesco: Vedendo insieme Nzozi e De Rossi le impone di modificare modulo?
"Sono due giocatori che possono coesistere, hanno giocato bene in alcune partite come con l'Atalanta e il Milan nel secondo tempo. Nzonzi può fare anche la mezzala ed è una cosa che può avvenire già domani con caratteristiche differenti, però voglio sempre quel senso di aggressività. Domenica è stata fatta una scelta legata al fatto che al primo tempo la squadra ha sofferto le imbucate in mezzo al campo e abbiamo preso due gol ingenuamente con un tiro fuori area. Ho visto queste difficoltà anche nel primo tempo: nessuno se ne era accorto perché vincevamo 2-0. Detto questo può accadere, ma non può spostare la mentalità, gli equilibri della squadra che deve rimanere corta e aggressiva per quanto ce lo permetta il Real".
Per De Rossi: Alcuni dicono che i giocatori si sentono di passaggio. Ci puoi dire la verità?
"Chiedi alla persona sbagliata se ci si sente di passaggio a Roma, io ci ho messo le radici. I giocatori sono di passaggio un po' da per tutto, sono pochi quelli che si stabiliscono in una squadra e ci restano per tanto tempo. La Roma è uno di quegli esempi che può vantare tanti giocatori che hanno giocato per tanti anni nella stessa squadra. È vero che sono giocatori nati e cresciuti qui, c'è qualcosa di diverso che li spinge, ma è possibile farlo anche nel Real Madrid come ha fatto Ramos, ma è anche possibile andare via dopo tanti anni come Ronaldo. Il calcio è fatto di questo, il mercato è aperto due volte all'anno e offre sempre soluzioni. A prescindere da tutto, il dispiacere di non vedere più un compagno di squadra e per di più molto forte deve durare due-tre giorni, però poi si torna a lavorare, bisogna portare a casa il risultato. C'è tempo per telefonarci, per vederci: ho visto Radja due giorni fa, con Kevin mi sono telefonato pochi giorni fa. Il calcio va avanti: ci sono stati moltissimi compagni di squadra che non avrei mai voluto salutare".
Per De Rossi: Un pensiero sul tecnico.
"Non cambio pensiero rispetto a quello che ho sempre detto. Non è il primo allenatore che viene toccato dalle critiche, da una parte è anche normale quando non si vince, perché siamo toccati dalle critiche anche noi calciatori, la società. È normale a Roma perché vogliamo tutto quanto subito. Il giudizio sull'allenatore non cambia: al primo anno di calcio importante ha portato la squadra a un punto in cui non c'era mai stato. È un allenatore che ha una filosofia ben precisa che noi conosciamo e che ci ha portato a questi risultati. Adesso penso che non sia contento dei risultati come non lo siamo noi, ma mettere in discussione l'allenatore va a prescindere dalle qualità dell'allenatore stesso. Non penso sia una cosa romana perché adesso è in discussione Spalletti all'Inter perché non sta ottenendo i risultati: tutti gli allenatori che non ottengono i risultati vengono messi in dubbio. È stato messo in dubbio anche l'anno scorso, eppure siamo arrivati in semifinale di Champions League, siamo arrivati terzi, abbiamo fatto una stagione entusiasmante sotto tutti i punti di vista".
Per Di Francesco: Domani in panchina deve portare 7 giocatori e questo significa fare ulteriori scelte perché alcuni big potrebbero andare in tribuna. Come sta Perotti?
"Perotti andrà in panchina, altri andranno sicuramente in tribuna ma devo fare ancora delle scelte che vanno fatte quando siamo in tanti. Sicuramente non è un momento brillante ed è per questo che devo fare delle scelte importanti che sono anche di crescita perché a volte una 'tribunetta' può aiutare molti giocatori che pensano di essere già maturi"
Per Di Francesco: Monchi ha detto che Kluivert può essere il giocatore del futuro e volevo sapere se questo futuro può essere anche domani.
"Per quanto riguarda Kluivert faccio un discorso generale, di crescita e non legato alla partita di domani. Lui deve lavorare e migliorare sui movimenti, sui concetti tattici e offensivi. È un giocatore di grande istinto, ha grandi mezzi e sono convinto che alla lunga farà grandi cose in questa Roma. Dirvi oggi che è pronto per fare un campionato importante o già adesso una Champions importante è prematuro"
Per De Rossi: Il Santiago Bernabeu vuol dire tanto, anche il Mondiale, significa anche gli anni che passano. Può essere una delle ultime in Champions, una delle tue ultime in questo stadio. Come vivi questa partita?
"È diverso giocare qui, sono pochi gli stadi nei quali ho giocato dandomi quelle stesse emozioni che si vivono giocando qui, ma credo valga anche per gli altri giocatori che scenderanno in campo. Potrebbe essere l'ultima Champions, l'ultima volta in cui ci gioco quindi sarò emozionato ma domani c'è da giocare una partita importante e portare a casa il risultato in questo tempio sarebbe importante e sarebbe emozionante".
Per De Rossi: L'ultima volta che sei venuto al Bernabeu è stata la volta in cui hai giocato la partita che forse ha distrutto il calcio italiano, estromettendoci dal Mondiale. Oltre all'emozione ti porti dietro un po' di rabbia per quella partita?
"Sono entrato negli spogliatoi per andare al bagno e ho subito preso una ventata di negatività che voglio subito cancellare, non voglio pensare a quella partita perché un pizzico dell'eliminazione è nata da quella sera, rovinando quella nazionale che fino a quel momento aveva fatto grandi cose e buone prestazioni. Quel ricordo non me la porto in campo perché è stata una serata negativa, anzi pensiamo quando abbiamo passato il turno agli ottavi di finale, o quando l'ho guardato da tifoso, o quando ha fatto gol Francesco. Ci aiuteranno i pensieri positivi".
Per Di Francesco: Sullo sputo di Douglas Costa al figlio Federico.
"Sono indignato per quello che ho sentito, riguardo le presunte parole che avrebbe detto Federico a Douglas Costa. Che è stato l'unico a ricevere lo sputo, un'umiliazione unica. Altri avrebbero reagito in maniera diversa, Federico invece si è comportato da grande uomo e ne sono orgoglioso. Aggiungo solo che l'unico a non aver ricevuto scuse è stato lui e questo è assurdo, non dovrei nemmeno difenderlo pubblicamente. È un ragazzo che in questo momento è giù, è passato quasi da vittima a colpevole. Questi sono i social, sui quali qualcuno ci ha anche augurato la morte. Non aggiungo altro".
Per De Rossi: Domani la risolleva il fatto che non ci sia Ronaldo nel Real?
"Di rivali così forti come Ronaldo non ce ne sono in giro, ma nel Real ce ne sono così tanti forti che non avrò quella sensazione di sollievo a non vedere più Ronaldo. Se ne avessero venduti 8-9 magari sì, ma perdere un giocatore del genere è un problema in meno, è una fonte di gol quasi sicuri subiti in meno, perché ci ha sempre segnato lui".
Per Di Francesco e De Rossi: La Roma può ripetere il cammino di Champions League dell'anno scorso?
Di Francesco: "C'è un percorso di crescita da fare e l'anno scorso questa domanda non me l'ha fatta nessuno. Ovvio che quando si ottiene un risultato come quello dell'anno scorso le aspettative sono alte. Perché non crederci? I primi a crederci dobbiamo essere noi e trascinare tutti in questo senso e quello dipenderà dalle nostre prestazioni. Abbiamo fatto veramente qualcosa di straordinario. Noi viviamo per lo straordinario e non per l'ordinario. È giusto crederci e provarci"
De Rossi: "L'anno scorso per il passaggio del turno c'era meno fiducia perché c'erano due squadre veramente forti nel girone e una più abbordabile. Quest'anno sembra diverso e in teoria dovremmo essere un po' più fiduciosi. Poi per ripetere la semifinale di Champions, una cosa che è successa due volte in 90 anni di storia, ci vorrà veramente un grande impegno, qualità, costanza e grande entusiasmo che viene con il passare delle vittorie, dei risultati positivi, delle serate che abbiamo passato nel girone l'anno scorso".