Coppe europee 20/05/2009 11:12

Men in Black e Boixos Nois a Roma gli ultras Champions

Con queste premesse, ma anche con la massima allerta, si va verso la finale di del 27 maggio. Questo il piano-sicurezza e la "mappa" della tifoseria, straniera e di casa nostra: innanzi tutto c'è da dire che è un vantaggio che non si siano qualificati né Liverpool né Chelsea. Il Liverpool perché ha una tifoseria abituata a viaggiare senza biglietto della partita in tasca e perché ha creato non pochi problemi anche nella finale di Atene, qualche anno fa. Il Chelsea perché, secondo un'indagine, è la squadra che ha i tifosi più cattivi d'Europa (trenta episodi di violenza lo scorso anno). Gli inglesi, soprattutto i media, sono sempre i primi a stigmatizzare quello che succede in Italia, tanto da aver chiesto all'Uefa di togliere la finale a Roma (respinti immediatamente al mittente): ma sarebbe meglio guardassero anche in casa loro perché il Manchester United, nella classifica dei club violenti, viene al secondo posto, dopo il Chelsea appena citato, con 28 episodi di teppismo. I "Men in black" al seguito del club inglese, che ha appena vinto la Premier League, non sono certo angioletti: secondo le previsioni di Scotland Yard, in contatto costante col Viminale, comunque potrebbero essere al massimo una cinquantina quelli pronti a viaggiare verso Roma.

Preoccupa di meno il : nelle file degli ultrà c'è anche un gruppo di ultranazionalisti, si chiamano "Boixos Nois" e potrebbero allearsi con i romanisti. Non dovrebbero essere più di trenta però gli ultrà più pericolosi in partenza dalla Catalogna. L'intelligence italiana, grazie al lavoro della Digos romana diretta da Lamberto Giannini, terrà sotto controllo anche le tifoserie di Roma e Lazio: quella giallorossa, si sa, ha rapporti poco "simpatici" con gli inglesi in generale, e soprattutto con il Manchester (ma, diciamo la verità, i tifosi romanisti furono più che maltrattati durante una trasferta a Manchester...). Gli ultrà della Lazio invece sono alleati con il Real Madrid, oltre che col Chelsea, ma soprattutto sono in conflitto con la polizia. Si temono azioni più che altro "di facciata", qualche episodio dimostrativo: massima attenzione quindi soprattutto in centro à. Ci sono "rischi concreti", secondo gli analisti della Polizia di Prevenzione, ma non siamo (ancora) all'allarme rosso: preoccupano, non tanto i tifosi italiani, quanto quelli inglesi che saranno radunati dalle parti di Villa Borghese.

Il Ministero degli Esteri inglese ha pubblicato un elenco di consigli per gli oltre 10mila tifosi dei Red Devils che sono attesi in Italia sprovvisti di biglietto (ma sono stime che, almeno al momento, non risultano alla polizia italiana). Tra le indicazioni di sicurezza ricevute dai tifosi non solo quello di evitare la metropolitana o le zone periferiche poco illuminate, ma anche alcune strade del centro senza via di fuga. "Ho chiesto al ministro dell'Interno più forze dell'ordine per assicurare la sicurezza per la finale di ", lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Il sindaco ha ricordato che ricordato che sarà in vigore l'ordinanza anti-alcol, anche se uno degli sponsor dell'Uefa è un'importante ditta di birra. "Ma ci sentiamo di dire che abbiamo fatto tutto il possibile per garantire la sicurezza dei tifosi inglesi e spagnoli che verranno nella capitale", assicura Roberto Massucci che in occasione della avrà il ruolo di "security officer".

Prevista una sala operativa operativa h.24 al Viminale. Sono state predisposte misure di sicurezza senza precedenti. Da arriveranno anche 13 poliziotti specializzati (si chiamano "mossos de esquadra"), di cui quattro saranno in divisa per le vie del centro di Roma. Una quindicina invece i poliziotti inglesi, fra cui quattro "bobby" facilmente riconoscibili. Dove festeggieranno il successo europeo i tifosi del Manchester o del Chelsea? All'Olimpico sicuramente e poi in centro, ma non si sa ancora dove (massima attenzione quindi a Piazza del Popolo e Campo dei Fiori). La à sarà blindata e questo creerà anche problemi per il traffico visto che mercoledì è un giorno feriale. Roma vuole fare bella figura davanti agli occhi di milioni di telespettatori.