Coppe europee 27/11/2008 15:40

Cluj sbancata e primato guadagnato: l'antivirus di Spalletti va...

E dire che il boot (avvio) dimostrava come l'antivirus spallettiano non avesse ancora debellato del tutto le scorie della disavventura di fine estate. Meglio l'undici del traballante Trombetta che con Konè provava a spezzare in due la gara dopo appena quattro giri di lancette.

Ma il vento, nelle ultime settimane, è cambiato. Merito del modulo, come ribadiranno a fine gara, alla noia, e mister Spalletti. Ma non solo. Merito anche della ritrovata verve degli interpreti che hanno fatto grande questo gruppo e - perchè no? - merito della dea bendata. Perchè i palloni che solo 40 giorni fa sarebbero andati a gonfiare il sacco alle spalle di Doni, stavolta finiscono fuori o contro i guanti del portierone brasiliano. E i nostri, alla prima vera occasione, passano. Eccolo l'interprete rigenerato: Perrotta non è più in cerca d'autore ed attacca lo spazio costringendo la coppia De Sousa-Stancioiu ad un concorso di colpa dal sapore di figuraccia. Il numero 20 sfiora la sfera prima che questa baci la linea di fondo e per Brighi arriva la prima gioia internazionale.


Dieci minuti e fa 13 in
: punizione dai 20 metri battuta bene - non benissimo - ma quanto basta per freddare un estremo difensore dalle fattezze balneari.


E' proprio in questo momento che la Roma si riscopre fragile. Prima il gol di rapina di Konè che uccella un incerto Doni e poi un quarto d'ora di sbandate pericolose che, solo grazie alla straordinaria idiosincrasia tra l'attaccante di colore e lo specchio della porta, non si trasformano nel completamento della rimonta.

Il secondo tempo, tuttavia, dura poco più di 10 minuti. L'impeto della banda (è proprio il caso di dirlo) capeggiata da Trombetta è presto soffocato dalla maggior classe giallorossa. E la gara va in ghiaccio ben prima del terzo, e secondo personale, sigillo di Brighi. Il Tommasi dai piedi buoni. Il Davids senza occhialini. Fate voi. Per noi è semplicemente l'emblema della lenta rinascita: cuore e polmoni.

1-3 (terzo successo internazionale con il medesimo punteggio) e mentre le gambe restano, per onor di firma, sul suolo del "Constantin Radulescu", l'orecchio è teso a captare i segnali che arrivano da Oltralpe e la testa pensa a come fermare Mutu e Gilardino. Prossimi avversari in campionato, obiettivo più imminente dell'ultima sfida in programma il 9 dicembre contro i bleu di Laurent Blanc. Allora servirà vincere se si vorrà assaporare il gusto, mai provato, di passare agli ottavi da primi della classe e, soprattutto, urgerà non perdere per non salutare anzitempo la kermesse europea. Domenica transiterà un treno meno diretto ma non meno importante: la corsa al quarto posto passa infatti dal successo sui viola. Troppo presto per parlare di ultima spiaggia? Con l'antivirus a pieno regime, i problemi vanno debellati tutti insieme per non dover resettare il sistema ad ogni accenno d'influenza...