Coppa Italia 20/01/2016 05:21
Inter, Mancini attacca Sarri: "E' un razzista, mi ha dato del finocchio". La replica del tecnico azzurro: "Mi è sfuggito un insulto, ho chiesto scusa. Non parlatemi di omofobia"
Duro faccia a faccia nel finale di partita tra Napoli e Inter di Coppa Italia. I due allenatori Roberto Mancini e Maurizio Sarri hanno avuto un duro scontro verbale, che si è concluso con l'espulsione del tecnico nerazzurro. Mancini accusa duramente il tecnico dei partenopei: "E' un razzista. Uomini come lui non possono stare nel mondo del calcio. Ha usato parole razziste, mi sono alzato per chiedere dei cinque minuti di recupero. Ha gridato 'fr...o' e 'finocchio'. Sarei orgoglioso di esserlo, se lui fosse un uomo".
"Persone così non dovrebbero stare nel calcio - lo sfogo di Mancini nel dopopartita - Ha sessanta anni, il quarto uomo ha sentito e non ha detto nulla. Siamo stati allontanati entrambi. Questo episodio cancella tutto il resto della gara, ma è una vergogna. Negli spogliatoi l'ho cercato e mi ha chiesto scusa. Ma deve vergognarsi, non parlo della partita. In Inghilterra non l'avrebbero messo nemmeno su un campo di allenamento".
La replica del tecnico partenopeo non si fa attendere: "Mi ero innervosito per l'espulsione di Mertens, non ce l'avevo assolutamente con Mancini. Ho visto che si lamentava per i minuti di recupero e mi è scappata una parola, ma sono cose da campo e dovrebbero terminare lì - ha dicharato Sarri - . Sarebbe stato meglio se non fosse accaduto nulla, ma per me si è trattato di una litigata da campo. Mi è sfuggito un insulto, gli ho chiesto scusa e lui era contrariato, mi aspetto che ora si scusi anche lui".
"Non mi parlate di omofobia o cose del genere, è un'esagerazione - prosegue Sarri -. Ero inferocito per l'episodio, non ce l'avevo con Mancini e la mia parola non aveva nessun secondo fine. Non ricordo cosa gli ho detto. Queste cose dovrebbero rimanere in campo, perché lì c'è una tensione diversa dal solito, non come nella vita normale. Era qualcosa che doveva finire in pochissimi secondi. Io non l'avrei fatta uscire dal campo, però accetto anche che un'altra persona la pensi diversamente. E' stata un'offesa inopportuna, ma non è normale fare uscire questi episodi dal campo. Più di chiedergli scusa non so cosa altro fare, domani glielo ripeterò se mi procuro il numero. In campo ho sentito e visto di peggio, sotto stress può succedere. Non c'è nessun tipo di discriminazione, mi è sfuggito questo termine".
(rai sport)
"Ora si tira fuori l'omofobia e cose non belle - la difesa di Sarri nella conferenza stampa postpartita -. La mia storia dice che non sono omofobo. Sono le prime parole che mi sono venute in mente. La prossima volta gli dirò "democristiano".... Poi ho degli amici omosessuali, quindi figuriamoci.... Questi sono episodi da campo, mi hanno insegnato che quando l'arbitro fischia ci si dà la mano e finisce tutto. Sono cose fine a se stesse, sotto stress può succedere ma ho chiesto scusa e doveva finire tra di noi, come sempre succede. Se mi aspetto una lunga squalifica? Perché? E' un'offesa come tutte le altre. Mancini mi ha chiamato 'vecchio caz...e, quindi sarebbe razzista anche lui?"