Coppa Italia 09/12/2012 17:29

ROMA-ATALANTA: verso il match di Tim Cup

 
Non è un fuoco di paglia, la Roma bissa il successo nell'anno '68-'69 con giocatori del calibro di Capello, Peirò, Ginulfi, Cordova, Cappelli, Landini e il “mago” Herrera in panchina. Un titolo che manda in visibilio i tifosi, con caroselli in giro per la à e celebrazioni varie sui giornali. “Roma sei grande”, è l'apertura del Corriere dello Sport del 30 giugno 1969. Seguono anni di digiuno, una decina, fino al '79-'80, primo anno di Viola alla presidenza: 17 maggio 1980, superato in finale ai rigori il Torino grazie soprattutto all'estremo difensore Tancredi che intercetta tre penalty e regala al club la terza coppa della storia. Un'altra finale, l'anno dopo ('80-'81), contro lo stesso avversario, il Torino. Come nella sfida precedente, la competizione si decide dagli undici metri e, ancora una volta, i rigori sorridono alla Roma allenata da Liedholm che, nel frattempo, aveva ingaggiato il “Divino” Falçao, realizzatore decisivo dell'ultimo tiro dal dischetto, quello che consegna la quarta coppa.
 
La quinta – contro il Verona – arriva nel 1984, ma è un successo dal sapore amaro, a distanza di pochi giorni dalla delusione del 30 maggio: la finale di Coppa dei Campioni contro il Liverpool. Simili sensazioni nel 1986, la Coppa Italia “consola” i giallorossi dopo uno scudetto perso in casa contro il Lecce già retrocesso. È, però, l'occasione per salutare nel modo migliore Cerezo, autore della marcatura decisiva alla sua futura squadra: la Sampdoria. La gestione Viola si conclude nel '91, in tempo in tempo per vincerne un'altra (la settima), a Genova ancora contro la Samp. A festeggiare con Giannini e compagni c'è Flora Viola, moglie di Dino scomparso poco tempo prima.
 
Si arriva al 2006, è una Roma completamente diversa con la famiglia Sensi al timone, Spalletti allenatore e simboli come e in campo. In casa dell'Inter, a San Siro, viene alzata al cielo l'ottava coppa. È Milano, ma sembra l'Olimpico: a fine partita viene diffuso dagli altoparlanti dello stadio l'inno giallorosso “Roma, Roma, Roma”. Di nuovo l'Inter nella finale del 2008, un'altra soddisfazione (la nona), ma stavolta il “teatro” del match è proprio l'Olimpico, sotto gli occhi del presidente della Repubblica, Napolitano.
Sono passati quattro anni da quella serata, la Roma è pronta a inseguire la decima Coppa Italia della sua storia.
 
(asroma.it) 
 
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