Coppa Italia 04/05/2010 14:07

Conferenza stampa, RANIERI: "L'Inter è forte ma le difficoltà ci piacciono". JULIO SERGIO: "Proveremo a vincere"

Queste le risposte dei protagonisti giallorossi alle domande dei giornalisti presenti nella sala stampa dello 'Stadio Olimpico':

Sia a lei che a Julio Sergio cosa rappresenta questa finale, anche dopo le discussioni di Lazio-Inter?

R.:"Prima di tutto non parlerò di Lazio-Inter. Per noi la finale rappresenta la fine di un percorso. Abbiamo iniziato con mille difficoltà, abbiamo saputo reagire fino a diventare tutt'uno con il nostro pubblico. Con l'Inter siamo le protagoniste di questo finale. Non c'è nessuna favorita, si parte pari e vinca il migliore."

J.S.: "E' una partita importante. Proveremo a vincere e a far bene. Campionato e Coppa Italia sono i due trofei più importanti in Italia."

Cosa rappresenta per voi questa finale?

R.:“Difficile dirlo, ci sono dei cicli. La Roma dopo la vittoria dello scudetto ha rivisto i propri piani, si è scoperta saggia nel cercare giocatori giusti a prezzi giusti. Moratti invece è una vita che spende ed è giusto raccolga una parte delle soddisfazioni che merita. Complimenti alla Roma per la politica che è costretta a mettere in atto. Altri sono stati ridimensionati dopo Calciopoli. La Roma  è riuscita a restare concentrata e determinata e per questo con l’Inter sono le squadre che si sono incontrate di più”.

J.S.:“Sono tanti anni che arriviamo in finale con loro. Sarà una gara bella e equilibrata. Con il campionato sono le due cose più importanti in Italia”.

Il aveva caricato molto la gara con l’Inter parlando di remontada. Ha dovuto togliere pressione alla squadra?

R.:“Non credo dobbiamo fare la remontada. È una finale, dobbiamo giocare il nostro calcio. Non vedo tensione... c’è la tensione giusta, è gara secca, vinca il migliore. Sappiamo la forza dell’Inter, è una corazzata, ma le difficoltà ci piacciono”.

Teme degli scontri tra i tifosi?

R:I nostri tifosi devono venire per una festa, devono uscire i valori dello sport. La forza è stata l’unità di squadra, siamo arrivati qui per la fiducia e l’energia che ci ha dato il pubblico, deve essere una prova di lealtà sportiva e basta. Non credo ci saranno incidenti, il pubblico deve essere contento di come si sta battendo la squadra”.

Dopo le sconfitte di quest'anno ha sempre invitato tutti a reagire. Lo ha fatto anche dopo Lazio-Inter?

R.:"Non parlo della Lazio. A me interessa solo l'Inter domani. Sarà una bella partita, punto e basta. Non ho dovuto fare nessun discorso particolare. Pensiamo a noi stessi, non agli altri".

Si può dire che Roma-Inter va oltre una semplice finale di Coppa Italia?

R.:"Sarà una sfida tra due protagoniste. L'Inter vince da quattro anni lo scudetto, sta facendo benissimo in e sono molto contento che in finale ci sarà una formazione italiana. Siamo contenti e orgogliosi di poter affrontare una squadra così in una finale di Coppa Italia. Abbiamo grande rispetto, ma anche noi giocheremo la nostra partita".

J.S.: “Abbiamo iniziato male, ci siamo ripresi bene, loro hanno campioni venuti da fuori, noi siamo cresciuti insieme e ora dobbiamo concludere bene”.

Questi giorni si parla molto di violenza, di ultrà, di calcio alla sudamericana. Cosa pensa? C'è un problema a Roma o in tutta Italia?

R.:"E' un problema della nostra società, non c'è più rispetto verso il prossimo".
 
J.S.: “A Roma c’è un livello altissimo di competizione, il più alto che abbia visto. In Brasile c’è rivalità quando giochi uno contro l’altro. Vediamo dove finiremo con tutto questo”.


Le condizioni di Pizarro e Vucinic.


R.:
"Sono entrambi a disposizione".
 
L'Inter potrebbe fare l'errore di sottovalutare la Roma? Come sono i suoi rapporti con Mourinho?


R.:"Non credo che l'Inter giudichi inferiore la Roma. I nerazzurri faranno di tutto per vincere, così come noi. Con Mourinho i rapporti sono buoni. Lo stimo. Sta facendo benissimo anche nel campionato italiano e si merita tutti i successi che sta conseguendo".
 
Si aspettava un così in forma?


R.:"Ci speravo. ha avuto diversi problemi durante la stagione. Però quando è in buone condizioni la squadra ne trae vantaggio. Sono molto contento".


Mourinho ha ribadito che non gli piace calcio italiano.


R.:"Sono d'accordo".


Per quale motivo?


R.:"Per i motivi suoi".


Domani si potrebbe andare ai supplementari. Chi ne gioverebbe?


R.:"Onestamente non lo so. Credo però che la gara si deciderà nei novanta minuti".


Non ha pensato a una lista di rigoristi?


R.:"Sì, i rigori li stiamo battendo. Ma non credo che ce ne sarà bisogno".
 
Ancora adesso ha detto alla squadra di non mollare lo scudetto?

R.:"Non ho parlato di scudetto, ma di Coppa Italia. Lo scudetto è un libro messo da parte, ora cerchiamo di fare al meglio in Coppa Italia. Per battere l'Inter dovremo essere compatti e determinati. Il libro-scudetto lo riapro giovedì mattina".

Sulle parole di Lotito.

R.:"Non ne parlo".

Domani la Roma giocherà praticamente in casa.

R.:"Sì, giochiamo in casa. Credo sia giusto avere una sede per la finale di Coppa Italia come succede in Inghilterra. A Roma risiede il Presidente della Repubblica. E' giusto che si giochi qui. Poi è un caso che ci sia la Roma in finale".

Comprensibile o censurabile la richiesta dei tifosi di giocare a livelli agonistici molto alti?

R.:"La perderemo sicuramente. Sono armadi, se la mettiamo sulla rissa perdiamo sicuro".

Taddei in grande forma.

R.:"Tutti gli uomini sono in buona condizione. Ciò mi permette di scegliere con la massima tranquillità gli undici titolari e la panchina. Questo gruppo è cresciuto molto. Quando gioca uno che di solito ha poco spazio ti dà il 100%. Stiamo tutti dando più di quello che possiamo. E per questo ringrazio i ragazzi".

Domani c'è la possibilità per la Roma di raggiungere la stella d'argento.

R.:"Tutte le cose sportive mi danno grosse motivazioni".