Campionato 07/11/2025 14:25

Genoa, De Rossi: "A Genova per destino. Roma? È la storia di una vita"

de rossi genoa

A Genova oggi è il Daniele De Rossi day. L'ex capitano e allenatore della Roma, infatti, ha tenuto la sua prima conferenza stampa da tecnico del Genoa alla vigilia del match di domani contro la Fiorentina. Il Grifone ha deciso di esonerare Patrick Vieira e puntare su DDR per cercare di raggiungere la salvezza in Serie A. Ecco le parole del nuovo allenatore rossoblù.

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Il primo commento
"Ringrazio la società per la fiducia e Diego per la vicinanza. Ho capito subito che era la persona che volevo. Ringrazio anche il presidente, non vedo l'ora di cominciare".

Perché il Genoa?
"Il destino. Tante volte si sono chiuse le porte per occasioni che mi sembravano impossibili da perdere. A giugno ho avuto contatti con altre squadre... più che una strada fisica, mi viene da pensare a una strada metaforica. Ho trovato delle porte chiuse e alla fine sono arrivare questo opportunità, come tempo fa per la Roma. Il Genoa è una grande squadra. Per me è un grande onore, e lo dico pensandolo per davvero. Sono emozionato, contento e carico. Penso che questo ruolo vada ricoperto con onore e rispetto di dove si è".

Il debutto contro la Fiorentina
"Se avessi potuto scegliere la squadra da non affrontare al debutto sarebbe stata la Fiorentina. Ha dei giocatori feriti in questo momento, ma anche noi siamo una squadra forte. Voglio vedere il Genoa  che ho visto tante volte quando sono venuto a giocare qui. Se lo stadio sarà pieno sarò felice. Questi ragazzi hanno grande voglia, sono in condizioni fisiche eccezionali e di questo ringrazio Vieira per il lavoro fatto. Sarà un Genoa che ci farà ben sperare per il futuro".

E' stupito dall'amore dei tifosi della Roma e del Genoa?
"A volte non me l'aspetto, ma è bello. Ora però sono concentrato sull'amore di un'altra tifoseria. La Roma è la storia di una vita, il Boca è molto importante. Mi farebbe piacere andarmene tra qualche anno con un'altra tifoseria che mi vuole bene".

Questo weekend doveva essere a Buenos Aires?
"Era tanto che non ci tornavo, ma meglio così. Sarà un motivo in più per cercare di vincere la prima all'esordio".

Domenica non sarà in panchina per squalifica, dopo il rosso preso proprio qui quando allenava la Roma. Casualità?
"Questa coincidenza mi fa sorridere. Non mi meritavo l'espulsione. Ovviamente la pagherò cara perché non mi piace per niente essere a bordocampo. Da giocatore ho preso qualche rosso, da allenatore non ho fatto niente per meritarlo".

Il Genoa ha quello spirito comune anche alla Roma e al Boca?
"La vita è piena di coincidenze. Il Boca ha la stessa filosofia dei romanisti. Quando smisi di giocare per la Roma scelsi il Boca proprio per quella passione. Qui mi sento al posto giusto, in cui può nascere un grandde amore".

Com'è stata in questi mesi la sua esperienza a Ostia come dirigente?
"Sono ancora dirigente, sono lì con il cuore. Per me è un ruolo importante perché ho iniziato a capire meglio il pensiero che fa un presidente o un dirigente. Ricoprire quel ruolo ti permette di capire come funziona quel mondo".