Campionato 20/09/2025 13:26

Conferenza stampa, GASPERINI: "I derby che restano sono quelli che vinci. Ricaduta per Wesley, indicazioni negative su Hermoso. Pellegrini? Pronto per giocare, ma se è inviso a piazza o società..." (VIDEO)

AS Roma Press Conference Gasperini

Domani alle 12:30 la Roma sarà impegnata nel derby contro la Lazio nella sfida valida per la 4a giornata di Serie A. Come di consueto, alla vigilia, il tecnico Gian Piero Gasperini parlerà in conferenza stampa: appuntamento alle 13:45. LAROMA24.IT seguirà in diretta testuale l'evento.

 

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Come sta vivendo il suo primo derby? Wesley e Hermoso possono recuperare?
"Non lo sappiamo ancora, stabiliamo oggi. Wesley ha avuto una ricaduta, una gastroenterite che gli ha creato un po' di problemi. Ci sono altre 24 ore, speriamo stia meglio. Hermoso? Proviamo oggi, non ci sono indicazioni positive ma resta un po' di fiducia. Il derby di Roma è famoso in tutto il mondo per le coreografie, i colori e il pubblico. Si tratta di una partita particolare e diversa, c'è una rivalità cittadina in campo e rende tutto più bello e teso".

Cosa le preoccupa di più della Lazio? Ed essendo un derby alla quarta giornata, si vince o si può anche pareggiare?
"I derby che restano sono quelli che vinci, quelli che pareggi non te li ricordi e quelli che perdi li dimentichi velocemente. Giocarlo alla 4a giornata è inusuale, questa è una parte della stagione dove le squadre sono più rivolte a pensare di costruirsi e migliorarsi. Giocarlo in questo momento però alza subito l'attenzione sul campionato. La Lazio è un'ottima squadra con un grande allenatore, non ha fatto mercato ma non ha venduto nessuno. Tolti gli ultimi due mesi della passata stagione, la Lazio stava facendo molto bene. Riconosco il valore della squadra e dei giocatori, è una partita di livello".

C'è ancora modo di sorprendere Sarri dopo tanti incontri? Roma è la sfida più difficile della sua carriera?
"In questo momento sono rivolto al presente. Questa è una bella sfida, io cerco di portare l'esperienza della mia carriera in una piazza come Roma, che mi ha spinto e motivato a scegliere questa strada. Sono convinto della bontà della scelta. Io devo ottenere il massimo da ciò che abbiamo ora e probabilmente dovrò uscire dalla mia comfort zone legata al mio tipo di calcio e a una rosa con determinate caratteristiche, ma questa è un'ulteriore sfida. Dovrò cercare di recuperare altre strade e situazioni, mantenendo sempre i miei principi: una squadra sempre propositiva e che cerca di ottenere il risultato tramite il gioco e lo scontro sportivo. Sarri? Ci siamo incontrati in C per la prima volta, siamo partiti tutti e due dalla gavetta. Lì si è formato e ha portato alcune sue squadre a essere un esempio di calcio. Tutto quello che abbiamo conquistato ce lo siamo costruiti nel tempo".

Possiamo vedere Pellegrini dal 1'?
"In un calciatore la voglia non manca mai, è molto alta. Giocare in Serie A con la Roma è sempre speciale, quindi non credo sia cambiato molto. Tutti i giocatori sarebbero prontissimi per giocare".

Dovbyk ha dato dei segnali in settimana? Cosa serve di più in un derby?
"Devi essere micidiale negli episodi. Tutti hanno cuore e attenzione, ma devi essere molto bravo a portare tutti gli episodi dalla tua parte ed essere preciso in queste situazioni. Questo vale in tutte le partite importanti ed equilibrate, gli episodi cambiano le gare e le portano da una parte o dall'altra. Dovbyk? Non è entrato perché c'era un'altra situazione. Col Torino non abbiamo fatto bene, ma non abbiamo fatto peggio dei granata e non meritavamo di perdere. Abbiamo perso per un tiro in porta, non l'abbiamo preparata benissimo a causa delle nazionali. Ora c'è un'altra partita, io devo guardare la crescita e lo sviluppo della squadra. Il mercato è chiuso, giocatori come Dovbyk, Pellegrini e Baldanzi, che dovevano andare via, sono rimasti e io devo recuperarli tutti. Dopo la fine del mercato io guardo avanti e ora ho bisogno di tutti. Dovbyk, Pellegrini e Baldanzi devono fare benissimo. Ci sono 22/23 giocatori e devo tirare fuori il meglio da loro. Voglio vedere una squadra che sul piano del gioco e della corsa faccia qualcosa di superiore rispetto all'ultima partita".

Pellegrini è arrivato alla condizione degli altri? Tsimikas può giocarsi il posto con Angelino?
"Tsimikas è arrivato dopo la pausa per la nazionale e ha cominciato a inserirsi. Non so quando, ma giocherà viste le tante partite. Magari può giocare anche domani a gara in corso o all'inizio... Non abbiate dubbi, giocherà. Pellegrini? Per me è un giocatore potenzialmente forte, poi ci sono le prestazioni. E' fuori da mesi, ma questa è una partita che va oltre e lui si sta allenando da tanto. Non ha problemi di inserimento nella squadra, ma non so quando sarà il momento di giocare: domani? Non lo so. Lui fisicamente sta bene ed è pronto per giocare. Mi aspetto che oltre alle sue qualità diventi anche un atleta, un giocatore di alto livello. Ha potenzialità altissime e non so perché non è riuscito a mostrarle con costanza. Gattuso lo aspetta, ma c'è bisogno di prestazioni e condizione fisica. Ha 29 anni, può fare tutto e nel ruolo avanzato è forte. Domenica ha giocato El Aynaoui in quel ruolo, forse ha bisogno di più tempo. In quel ruolo ci possono giocare Pellegrini, Pisilli e Cristante, che fece 13 gol in un anno all'Atalanta. Devo verificare una cosa: Pellegrini lo recupero io da solo? Va bene per la società e per il pubblico? Perché sennò... Lui è un giocatore di livello, ma se non va bene al pubblico o alla società non lo posso fare. Se lo recuperiamo perché ci serve, perché probabilmente a me serve il miglior Pellegrini, tutti insieme abbiamo un giocatore di livello. Altrimenti diventa un problema e vado su un altro giocatore. Io devo recuperare tutti e guardo le prestazioni, dove ho bisogno giocano".

I protagonisti di questo derby potreste essere voi allenatori, lei e Sarri?
"Purtroppo noi allenatori non giochiamo. Tutti i calciatori devono esprimersi al meglio. Sono partite di grande attesa per la tifoseria. Dispiace che ci siano infortuni perché tolgono qualcosa alla partita, però poi si gioca 11 contro 11 e chi va in campo può fare bene".

Sta pensando a qualche cambiamento?
"Dall’inizio della carriera mi hanno detto tante cose: 'Se giochi in Serie C è una cosa, in B un'altra, in Serie A un'altra e in Champions League un'altra ancora'. Difficile che cambi principi, ma devo tenere conto delle caratteristiche dei giocatori: Pellegrini non è un attaccante, Baldanzi è un trequartista, come attaccanti abbiamo Dybala e Bailey che sono fuori. Quindi devo rispettare le caratteristiche dei giocatori. Non sono convinto che abbiamo fatto così male, per una partita andata male stiamo cancellando i primi due mesi... Abbiamo fatto ottime gare. I miei principi non sono modificabili, altrimenti dovrei snaturarmi e non ne ho intenzione. Forse lo dovevo fare prima, ma finora è andata bene così".

Non era mai partito così male con 2 gol in 3 partite ai tempi dell’Atalanta: è solo sfortuna?
"Non parlerei di sfortuna. La fase offensiva, come quella difensiva, va fatta da tutti. Se hai una buona fase offensiva, metti in condizione gli attaccanti di fare più gol, così come è importante la fase difensiva. Se ti manca qualche gol devi trovare delle soluzioni e dei miglioramenti in tutta la squadra, devi disimpegnare meglio e offrire agli attaccanti situazioni migliori, altrimenti sarebbe troppo facile. Evidentemente, sotto quell’aspetto, abbiamo fatto cose buone ma dobbiamo fare ancora meglio. Altrimenti è troppo facile dare la colpa a uno o all’altro".

Sarà più importante il pressing alto o chiudere gli spazi tra le linee?
"Dobbiamo fare bene in entrambe le fasi, dato che conosciamo le caratteristiche della Lazio. Dobbiamo usare le nostre qualità migliori per metterli in difficoltà".

El Aynaoui può giocare in coppia con Koné o è un’alternativa al francese?
"Ha giocato avanzato con il Torino ed è un ruolo non facile. Per me può fare tutti i ruoli del centrocampo, è duttile e dinamico".

Soulé può essere una soluzione dietro le punte? L’orario può essere un problema?
"Il problema di giocare alle 12:30 è dovuto alle temperature e riguarda tutte e due le squadre. Giocare con queste temperature è una grande difficoltà per i giocatori. Soulé è stato provato lì in allenamento qualche volta, ma ci vuole tempo. Sta facendo bene, l’anno scorso giocava spesso come quinto, quest’anno gioca più offensivo ed è anche abbastanza prolifico. Non vedo grandi problemi, poi dietro le due punte devo verificare".

Come sta El Shaarawy?
"El Shaarawy è entrato con il Torino. A parte Wesley ed Hermoso stanno tutti bene fisicamente".