Campionato 11/09/2021 18:12

Roma-Sassuolo, Dionisi: "Sappiamo di essere sfavoriti, ma tante volte il campo non conferma la carta. Sfida con Mourinho? Tre anni fa avrei riso"

Alessio Dionisi Sassuolo

Il tecnico del , Alessio Dionisi, ha parlato in conferenza stampa alla viglia del match contro la Roma. Queste le sue parole: "Bisognava partire e lo abbiamo fatto con il piede giusto. Veniamo da una prestazione positiva con la Samp, non da bottino pieno, non abbiamo ottenuto quello che meritavamo sul campo ma a volte può succedere. Ora sappiamo che affronteremo un avversario forte ma ci siamo allenati bene per rispondere presente".

I tre Nazionali azzurri?
"Si parla tanto dei Nazionali italiani perché siamo in Italia ma sono contento e orgoglioso di allenare ragazzi, ben 9, che vanno in Nazionale. A questi se ne aggiungeranno altri nel corso dell'annata, ne sono sicuro. Sono rientrati e si sono a disposizione. Altre squadre, come la Roma, non hanno avuto il gruppo al completo. Noi abbiamo preparato la gara a ranghi completi da venerdì e negli ultimi giorni ci siamo allenati a organico completo".

La Roma?
"Una partita difficile, con tanto pubblico e immagino che ci sarà tanta gente. Una Roma diversa rispetto all'anno scorso, che ha voglia di difendere e sa ripartire per qualità individuali e caratteristiche di squadra. Poi ci siamo noi, che vogliamo dire la nostra. Non andiamo lì per essere la vittima sacrificale. Sappiamo di essere sfavoriti, sulla carta, ma tante volte il campo non conferma la carta. Nel lungo periodo probabilmente sì, in una partita non è detto".

Prova di maturità?
"E' una prova di maturità, l'ennesima. Ogni partita una squadra deve dimostrare di superare delle difficoltà. Probabilmente avremo delle difficoltà in più rispetto alla precedente partita ma dobbiamo rispondere presente. Le occasioni le avremo e riusciremo a essere la squadra che siamo stati nella partita precedente sapendo che dovremo limitare loro e dovremo metterli in difficoltà".

Mourinho fa 1000 panchine in carriera.
"Complimenti, se fa 1000 panchine, caspita, vuol dire che allena da tanto e lo fa anche bene. Pensavo che parlassimo anche del numero delle mie presenze tra i professionisti, menomale perché le mie accanto alle 1000 sono veramente poche. Scherzi a parte, tre anni fa avrei sorriso, forse avrei anche riso perché non mi sembrava plausibile. Ora lo è. Onestamente sono tranquillo. Non è Mourinho contro Dionisi, è contro Roma. Dall'altra parte c'è Mourinho ma per quanto riguarda la mia squadra io credo che gli allenatori debbano cercare di mettere nelle migliori condizioni i giocatori e lo stesso per la Roma, con tutto il rispetto per l'allenatore della Roma che non devo scoprirlo io. Poi gli stringerò la mano, poi per me finirà lì. Inizierà la partita e penserò alla gara e alla mia squadra".

Cosa serve per vincere a Roma?
"Serve coraggio, voglia di giocare ma questo non ci manca, le qualità non ci mancano. Poi un pizzico di fortuna perché se fanno la partita è difficile, ma la partita perfetta è difficile anche farla e di conseguenza dobbiamo andare lì a giocare con coraggio senza subire la Roma. Ci metteranno in difficoltà ma non dobbiamo subire".

Come stanno i nuovi?
"Matheus Henrique e Harroui sono più vicini ai compagni rispetto a quando sono arrivati, hanno magari concetti diversi applicati negli anni. Harroui è più vicino. Matheus è disponibile, potrebbe già giocare domani, ma rispetto ad Abdou ha bisogno di allenamenti per ritrovare la condizione al massimo perché ha fatto l'Olimpiade, poi ha staccato, è normale che abbia un po' meno minuti sulle gambe.

Berardi?
"Ha giocato in Nazionale, è un giocatore forte, è del . E' disponibile. Se partirà dall'inizio non ho deciso ma è disponibile. Molto probabilmente giocherà e sarà un giocatore importante per il già da domani".

Tutti a disposizione?
"A parte Romagna e Obiang che come sappiamo non rientreranno nel breve, tutti disponibili e tutti convocati".