Campionato 14/05/2021 13:07
Conferenza stampa, Inzaghi: "Umiltà e determinazione nel derby. Mourinho? Sarà un valore aggiunto per la Roma"
Domani andrà in scena il derby di ritorno tra Roma e Lazio, terminato 0-3 all'andata in favore dei biancocelesti. Prima di Fonseca, atteso in sala stampa alle 14, è stato il turno di Simone Inzaghi di rispondere alle domande dei giornalisti:
Che significato dà a questo derby? Si aspetta qualche cambiamento della Roma rispetto all'andata?
"Sicuramente domani non sarà una partita come le altre, noi seppur con qualche difficoltà con il Parma abbiamo dimostrato di credere ai nostri obiettivi fino alla fine. Domani sarà una gara particolare, sentita, chiederò ai ragazzi di avere l'umiltà e la determinazione avuta nell'ottimo girone di ritorno, che ci ha permesso a 3 giornate dalla fine di giocarci ancora un posto in Champions".
L'anno prossimo ci sarà Mourinho sulla panchina della Roma. Può essere uno stimolo per rimanere o avere una squadra più competitiva?
"Al prossimo anno ci si penserà, ora focalizziamoci su domani, è un derby importantissimo. Il palmares di Mourinho parla chiaro, sarà un valore aggiunto per la Roma, posso dire che noi dobbiamo concentrarci sulla gara di domani, poi vedremo tra 10 giorni. Prima pensiamo al derby e alle altre due che mancano".
Ha qualche rimpianto per il girone d'andata?
"Senz'altro, nello stesso tempo penso anche alle difficoltà avute, alle energie in Champions che ci sono state portate via. Abbiamo fatto 5 anni insieme, ottenuto 72 punti, poi 70, quest'anno ci sono ancora 3 partite. L'unica volta che abbiamo fatto 60 punti era quando le prime 3 posizioni erano già delineate e avevamo la finale di Coppa italia in vista. Anche quest'anno i ragazzi sono stati bravissimi, normale che vedendo l'andata qualche rammarico c'è".
Condivide le parole di Immobile?
"Sì, Immobile è uno dei nostri capitani. Ha detto parole giustissime, sono contento di allenare un calciatore come lui".
Il derby che ricorda con più piacere?
"Il derby da giocatore che ricordo con più piacere è quello del 2-1 nell'anno dello scudetto, eravamo in ritardo sulla Juve. Andammo subito sotto, poi ci furono i gol di Nedved e di Veron su punizione. Da allenatore dico il ritorno della semifinale di Coppa Italia, passarono quasi 2 mesi e mezzo tra andata e ritorno. Vincemmo l'andata, ci giocavamo la finale, avevamo tante partite di campionato in mezzo tra una sfida e l'altra".