Campionato 22/02/2020 19:17
Conferenza stampa, FONSECA: "4° posto possibile, domani Kolarov titolare. Pellegrini deve sentire la mia fiducia e giocare" (FOTO e VIDEO)
Alla vigilia di Roma-Lecce, in programma domani alle 18 all'Olimpico, è intervenuto in conferenza stampa il tecnico giallorosso Paulo Fonseca al "Fulvio Bernardini" di Trigoria. Il suo intervento:
"Prima di iniziare voglio fare gli auguri a Claudio (il traduttore, ndr) che fa il compleanno oggi".
Cosa teme del Lecce?
"E' una squadra motivata, che gioca bene, con buoni giocatori che amano avere la palla. E' in un grande momento dopo tre vittorie consecutive, sarà difficile".
Tante gare ravvicinate, pensa di cambiare qualcosa?
"Sì, possiamo cambiare due-tre magari quattro giocatori domani per avere una squadra più fresca. Non abbiamo molto tempo per recuperare".
Parliamo di Pellegrini. Come gestisce il momento del calciatore? Deve riposare o lo mette subito in campo per il riscatto?
"Un allenatore deve sempre pensare a queste due possibilità. Lorenzo deve capire ciò che non ha fatto bene in partita e perché. Ho parlato con il giocatore per spiegargli cosa non ha fatto bene. Io devo farlo giocare, penso sia importante che il giocatore senta la mia fiducia e dimostri che sta lottando per cambiare le cose in positivo. In questo momento non è nascondendoli che possiamo aiutare i giocatori e la squadra".
Un altro giocatore che non sta attraversando un momento brillante è Kolarov, come pensa di gestirlo?
"Non penso di gestirlo, domani giocherà. Per questa partita le sue caratteristiche sono importanti per la squadra. Non ha fatto bene nelle ultime partite, come tutta la squadra, nell'ultima è migliorato. In questo momento dobbiamo pensare a ciò che abbiamo fatto bene, è la cosa più importante".
Non siete riusciti mai a ribaltare un risultato. Lei ha paragonato la squadra ad un automobilista. C'è un deficit di personalità, come si allena la testa?
"Non ho detto questo, ho fatto un paragone con un incidente. Più che parlare di ciò che la squadra ha fatto male, dobbiamo valutare ciò che abbiamo fatto bene. Questa squadra ha fatto molte buone partite all'inizio della stagione, se le ha fatte significa che ha queste capacità. Adesso dobbiamo lavorare su ciò che la squadra sa fare".
La Roma è la squadra che ha battuto più corner in Serie A, state lavorando per aumentare il numero di gol segnati?
"Sì, sempre. Siamo una delle squadra che più segna su corner. Lavoriamo sempre su questo, penso che possiamo fare più gol perché abbiamo giocatori forti. In tutte le partite noi abbiamo l'opportunità di segnare su palla inattiva, ci lavoriamo sempre".
Al di là della classifica e del momento, pensa che la squadra possa ambire ad arrivare in Champions? Come sta Mancini?
"Sono il primo che crede sia possibile che la squadra possa arrivare in Champions. Devo essere il primo a crederci per far sì che anche i giocatori ci credano. Mancini non ha giocato, ma non ho bisogno di dire nulla su di lui. E' sempre un giocatore con un atteggiamento diverso, ritornerà in campo quando ne avremo bisogno. Smalling e Fazio hanno fatto una buona partita. Mancini è un grande giocatore secondo me, è un grande professionista in tutto quello che fa".
Nella sua testa chi è il terzino destro titolare? Mkhitaryan è pronto per giocare?
"Vediamo domani, è la mia frase preferita. Mkhitaryan è pronto, anche Kluivert e Perotti sono pronti. Vediamo domani".
Sarebbe un fallimento non arrivare in Champions o una tappa del percorso di crescita?
"E' una domanda per una lunga risposta. Non penso che sarebbe un fallimento. Come hanno detto tutti dall'inizio questo è un anno zero, abbiamo cambiato tutto. Voglio solo dire una cosa: ricordo che l'allenatore della squadra più forte del mondo, Klopp, quando è arrivato al Liverpool al primo anno è arrivato ottavo. Guardiamo la Lazio, da quanti anni Inzaghi è l'allenatore? Lo stesso vale per Gasperini. Questo è un anno di cambiamenti, ma non sarebbe un fallimento. Sono una persona positiva, non ho mai pensato a questo perché penso possiamo arrivare al quarto posto".
La Roma è stata paragonata ad un automobilista che fa tre incidenti consecutivi. Perché la Roma ha tutte queste difficoltà?
"Per chi sta dentro questo fenomeno non è così facile. Se Valentino Rossi fa tre incidenti, non credo risalga subito. Questo è il mio pensiero, rispetto il suo. La mente è così. Il calcio è diverso dagli altri sport. Quando Rossi, spero non gli succeda questo, cade dipende solo da lui. Qui sono 11 giocatori che dipendono l'uno dall'altro. Per questo il calcio è diverso dagli altri sport".
Contro il Gent abbiamo notato difficoltà a difendere in area di rigore, secondo lei in area si deve guardare la palla o si deve sentire l'uomo?
"Entrambe le cose. Dipende dov'è la palla, dal tipo di pressione del portatore, dalla zona e dallo spazio. Deve essere una preoccupazione del difensore guardare entrambe le cose".