Campionato 26/10/2019 21:08

Conferenza stampa, Pioli: "Nonostante le assenze, mi aspetto una Roma forte e determinata"

pioli milan

Dopo Paulo Fonseca in mattinata, è il turno dell'allenatore del Milan, Stefano Pioli, a parlare in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Milan in programma domani alle 18.00 all'Olimpico. Le dichiarazioni del tecnico rossonero:

Prima settimana con la squadra al completo: è stata utile?
"Sicuramente sì, perché abbiamo bisogno di conoscerci tutti. Ho visto la voglia giusta, è stata una buonissima settimana. Adesso bisogna avere l'approccio giusto alla partita".

Cosa ne pensa delle critiche social a Suso?
"Non facciamo parte ai processi social e mediatici, siamo un gruppo coeso e unito. L'obiettivo sono i risultati ed essere squadra, sacrificarsi per il compagno, così tutta la squadra ne beneficia. Se si colpisce un giocatore si colpisce anche me e tutto il Milan. Noi vogliamo scendere in campo con idee chiare e positività. Niente isterismi, solo tanta voglia di fare".

La dirigenza vicina quanto aiuta?
"Quando parlo di squadra intendo anche loro. Abbiamo tutti voglia di fare bene".

Il calendario la preoccupa?
"Per mentalità in ogni partita abbiamo la possibilità di mostrare quanto valiamo. Più gli avversari sono forti più dobbiamo essere preparati. Non mi preoccupa il calendario. La squadra sta pensando solo alla partita di domani, dobbiamo essere concentrati, la squadra deve essere compatta per tutti i 90'. Domani c'è una partita complicata da affrontare ma abbiamo le capacità per farlo".

C'è la sensazione di poter vincere a Roma e riprendersi quanto perso nel finale contro il Lecce?
"Ci siamo preparati bene, dobbiamo trasportare il lavoro fatto in settimana in partita. Domani affrontiamo una squadra che ha perso una sola partita, è forte. Mi aspetto una Roma molto determinata, in certi momenti i giocatori si compattano e danno tutto. Sarà importante rispondere colpo su colpo".

La gioventù è diventata un alibi?
"Sono stati presi giocatori che sono da Milan. Poi i giovani sono quelli del 2000 in su, noi abbiano giocatori di 23-24 anni, Donnarumma ha 20 anni ma ha già 150 presenze col Milan, è già esperto ed è un leader. Leao può essere inesperto al primo anno di Serie A, ma gli altri hanno esperienza, non dovuta solo all'età ma anche all'interpretazione alle partite".

Leao e Piatek?
"Con il Lecce ho messo la squadra che ritenevo la migliore e farò così sempre. Leao e Piatek hanno caratteristiche diverse, di cui potrò servirmi via via. Si schiera sempre l'undici che si pensa possa portare alla vittoria. Ma altrettanto importanti sono anche coloro che entrano dalla panchina".

Cosa ne pensa di Calhanoglu?
"E' un giocatore di livello, ha grande potenzialità. Ha cominciato bene, di lui mi è piaciuto non solo il gol ma anche le posizioni e le interpretazioni".

Il quarto posto è ancora possibile?
"Dico soltanto che a questo punto della scorsa stagione il Milan era al quarto posto con 15 punti. Dobbiamo rimboccarci le maniche, provando a vincerle tutte, poi si vedrà".

Suso giocherà?
"Giocherà la squadra migliore possibile, poi lo vedrete".

Come si fa per non ripetere gli stessi errori fatti nella ripresa con il Lecce?
"Lavorando e leggendo meglio le situazioni. Nel primo tempo non abbiamo concesso nulla, potevamo fare ancora meglio nella ripresa. Certi errori li abbiamo fatti, soprattutto di posizioni in campo. Nel corso di una gara cambiano molte situazioni. Bisogna conservare una strategia specifica, ma anche capire quando è il momento di gestire la palla o di verticalizzare".

Come sta Caldara?
"Non sta benissimo. La scorsa settimana lo abbiamo mandato in Primavera, volevamo fare lo stesso anche a questo giro aumentando il minutaggio. Ieri però era un po' affaticato, sentiva male ad un tendine. Ci vorrà ancora un po' più di tempo, ma resta un giocatore importante che vorrei a disposizione il prima possibile".

A che punto è Rebic?
"E' un giocatore che può fare meglio. Ha le qualità per fare bene, da lui mi aspetto un contributo superiore".

Leao deve essere più presente in area?
"Non dobbiamo attaccare la porta solo col centravanti, ma in quella situazione lui deve crescere molto, deve essere più bravo a sentire il difensore. E' una crescita che avverrà sicuramente con le qualità che ha. Ha determinate caratteristiche, deve lavorare tanto e stare bene dentro la partita. Tutti i giocatori devono stare bene dentro la partita".

Paquetà è ancora troppo fine a se stesso?
"Ha fatto due o tre movimenti in smarcamento con il Lecce molto importanti. Con la palla ai piedi mi aspetto un giocatore che riesca a finalizzare un po' di più. Dopo un minuto di gioco poteva fare gol, ma purtroppo non è andata così. Non dimentichiamoci che è un centrocampista, da lui bisogna aspettarsi intensità".

Maldini ha detto che non si possono attendere 10 anni per tornare competitivi...
"Tutti qui al Milan sanno che il club ha certe ambizioni. Nessuno di noi può permettersi il lusso di aspettare dieci anni. Sappiamo di poter fare bene, Maldini ha fatto dichiarazioni lucide spiegando il momento. Noi dobbiamo lavorare bene sul campo e confermare quanto di buono fatto nella prima partita. Noi siamo il Milan e domani vogliamo giocare una partita convinta".

Ibrahimovic?
"Sono troppo concentrato sui giocatori che ho per parlare di altri".

Cosa va migliorato?
"Devo pensare a quello che il Milan sta facendo da quando sono a Milanello. Il fatto che non abbiamo vinto col Lecce ci fa capire che ci sono ancora tante cose da migliorare".

Bennacer può giocare insieme a Biglia?
"Per farlo dovremo cambiare altre posizioni che in questo momento non vorrei toccare, perché devo dare equilibrio. Bennacer mi piace molto, verticalizza tanto e ha buone qualità. Presto arriverà la sua occasione".

Suso gioca sempre, dà più garanzie di altri giocatori?
"Non ho promesso niente a nessuno, al giocatore ho chiesto solo di darmi il massimo. Finchè Suso mi darà maggiori garanzie rispetto agli altri, allora giocherà. In caso contrario, resterà fuori. Questo vale per tutti, perché io devo cercare di vincere le partite".