Campionato 07/12/2018 18:34
Conferenza stampa, DI FRANCESCO: "Manolas in dubbio per una botta in partitella. Errori arbitrali? Non è un alibi. Contro il Cagliari per dimostrare il salto mentale" (FOTO, AUDIO e VIDEO)
Alla vigilia del match della Sardegna Arena contro il Cagliari Eusebio Di Francesco incontra come di consueto i giornalisti in conferenza stampa nella Sala Champions del "Fulvio Bernardini". Queste le parole del tecnico giallorosso in vista della gara di domani:
Il centrocampo è un reparto cresciuto molto in questo inizio di stagione?
"Stiamo crescendo tantissimo negli automatismi, in quello che cerchiamo nelle due fasi. È ovvio che devono tutti ancora migliorare in tanti aspetti e devono diventare ancora più bravi a proteggere anche la nostra linea difensiva. Per quello dobbiamo lavorare ancora tanto anche se sto vedendo una buona crescita da parte di tutti".
Il Cagliari è la seconda squadra in A per gol di testa. Si aspetta una partita molto fisica contro il Cagliari?
"Non ho mai visto partite non fisiche, bene o male contro squadre di alto livello l'aspetto fisico fa la differenza. Sarà sicuramente una partita fisica, soprattutto con Pavoletti che ho allenato due anni, che ha grandi qualità di testa specialmente nel terzo tempo. E' la loro qualità migliore e dobbiamo stare attenti sia sui calci piazzati che sulle palle laterali."
Un aspetto su tutti che vuole vedere sistemato domani?
"Dobbiamo migliorare in tante cose, anche nelle scelte finali, ma non puoi migliorare tutto e subito come vorremmo. Dobbiamo essere più bravi a proteggere la linea difensiva, come ho detto prima, e la capacità di dare agli avversari meno capacità di arrivare alla conclusione. Stiamo lavorando in questo senso, vorrei che la squadra migliorasse in questo aspetto. L'ho detto anche prima dell'Inter, le situazioni da gol le riusciamo a creare, ma dobbiamo lavorare da squadra per non concedere agli avversari possibili azioni".
Fazio è totalmente recuperato? La soluzione Florenzi avanzato può essere riproposto?
"Domani è più difficile, ma in futuro o durante la partita sì. Florenzi domani giocherà terzino. Fazio è recuperato. Prima di passare in conferenza sono passato al Divino Amore perché abbiamo un altro problema ora: Manolas ha preso un colpo durante la partitella, il suo utilizzo ad oggi è al 50%, verrà in ritiro e lo valuteremo domani. Ha preso un brutto colpo sulla gamba e quasi non cammina. La speranza è che recuperi in tempi brevi, siamo in pochi e dobbiamo recuperare i giocatori".
Perotti e Pastore hanno possibilità di giocare domani?
"Sì, forse più Pastore che Perotti, ma sicuramente nessuno dei due giocherà dall’inizio".
Cristante e Nzonzi hanno giocato quasi sempre da titolari e sono gli ultimi centrocampisti. Pensa a soluzioni alternative a centrocampo?
"L'unica soluzione è mettersi con un difensore in più, questo sicuramente sì e nello stesso tempo vorrei lavorare di più su Riccardi, che è un ragazzo di prospettiva, ma è stato in Nazionale fino a ieri. Quello che a volte vorresti provare si lega a situazioni che non aiutano. Lo teniamo in considerazione. E' un 2001, quindi un altro esordiente, ma dobbiamo essere bravi ad avere equilibrio perché qui portiamo i giovani in alto come Zaniolo che sembra essere il fenomeno dell'anno e a buttarli giù. Non ho tantissime soluzioni, ma sto vagliando tante situazioni. Una bella preghiera potrebbe aiutarci...(ride, ndr)".
Marcano come sta?
"Si è allenato benissimo, potrebbe giocare dall'inizio, sto valutando. In base alla valutazione su Manolas, deciderò chi giocherà tra i due centrali. Sono gli unici dubbi sinceri lì in difesa".
20 infortuni muscolari finora, hai individuato il motivo o solo sfortuna?
"Mettiamoci un po' tutto, diamo una percentuale a tutto anche agli errori umani di scelte fatte. Ad esempio Lorenzo Pellegrini e il desiderio di averlo a disposizione e anche il suo di recuperare, magari è stato fatto un percorso per averlo a disposizione il prima possibile, già a Cagliari ma è accaduto un imprevisto proprio in un momento in cui abbiamo bisogno di giocatori. A volte ad essere frettolosi si può incappare nei rischi. Ma c'è la necessità di recuperare giocatori perché abbiamo tante partite importanti specialmente in questo periodo e averli tutti a disposizione per me sarebbe il massimo. Nomino il Divino Amore perché ogni volta c’è una botta, una storta, una ricaduta, qualcosina ti fa pensare. E’ una battuta per sdrammatizzare, non mi lego a queste cose".
El Shaarawy e Dzeko sono andati a Barcellona, ci sono prospettive di recuperarli rapidamente?
"Hanno fatto una capatina da quello che so io. Quello che hanno fatto di preciso tecnicamente non ve lo saprei neanche spiegare, non sono un dottore. Facciamo tutto questo per farli recuperare il prima possibile, sono soluzioni alternative per migliorare questo aspetto. C'è voglia di rimediare agli infortuni e agli errori commessi precedentemente, nessuno si deve tirare fuori, siamo tutti responsabili noi e i ragazzi che devono avere maggiore attenzione in quello che fanno".
Che idea si è fatto del Var? Ha rimpianti sui punti persi?
"Rimpianti ce ne potrebbero essere mille. Se dovessi dire delle cose mi sto attaccando a qualcosa, mi sto creando degli alibi. Non me li voglio creare. Obiettivamente ci sono stati tanti errori nei nostri confronti, dispiace perché si è parlato tanto della disponibilità del Var, di poter usare qualcosa che ti aiuta, ma perché non farsi aiutare allora? Questo è il rammarico più grande. Ci sono delle cose così evidenti che riguardarsele con un minimo di attenzione, visto che il primo responsabile alla fine diventa l’arbitro, lo si può fare con continuità. Si sono dette tante cose, con parole forti e meno, ma il concetto è lo stesso, si chiede scusa, ma chi ci rimette sono l’allenatore e le partite e questo dispiace perché si potrebbero evitare determinati errori. Mi auguro che da ora in poi accadano il meno possibile, specialmente nei nostri confronti".
Si è parlato tante volte della componente mentale. Contro il Cagliari può essere un nuovo banco di prova?
"Vedo banchi di prova ogni giorno, per me oggi c'è Cagliari e mercoledì Plzen e noi dobbiamo fare le partite in un certo modo per dare continuità di risultati. Cagliari è l'opportunità di dimostrare che abbiamo fatto il salto mentale. Ad esempio con il Real abbiamo fatto un primo tempo entusiasmante ma alla prima difficoltà siamo crollati. Con l'Inter invece abbiamo avuto una grande reazione mentale e di questo sono contento, però certe partite bisogna chiuderle anche se ho visto tante cose fatte bene".
Contro l'Inter nel gol di Icardi, che salta solo, l'errore è individuale o di squadra?
"Di solito ci mettiamo a zona, in quel calcio d'angolo abbiamo sbagliato il posizionamento soprattutto dei centrali che devono essere più bravi a staccare in terzo tempo. Ci sono elementi particolari: abbiamo staccato con Manolas con due piedi, invece la forza di chi arriva in terzo tempo è saltare con un piede solo, ma eravamo posizionati male. Ma come ho detto prima se si difende a zona e si prende gol magari si dice di difendere a uomo, o si marca a uomo e ci è già successo contro la Juventus l'anno scorso e abbiamo perso 1-0. E' questione di attenzione quindi e posizionamento corretto per vedere dove si trova l'avversario. Sul gol c'è un errore nostro principalmente ma Icardi è straordinario: ha capacità come pochi di arrivare in terzo tempo e staccare".