Campionato 28/06/2018 19:13
Inter, Nainggolan si presenta: "Con la Roma poteva finire diversamente"
Radja Nainggolan si presenta ai suoi nuovi tifosi. L'ex centrocampista della Roma, passato all'Inter per 23 milioni più i cartellini di Santon e Zaniolo, parla per la prima volta da giocatore nerazzurro in conferenza stampa. Questo un estratto del suo intervento:
Le sue sensazioni?
"Ringrazio tutti, anche il chairman Zhang. Mi hanno voluto fortemente e non vedo l'ora di iniziare questa nuova avventura".
Inter in lotta per lo scudetto?
"Spero di vincere il prima possibile, ancora non ho vinto nulla. Sto facendo un passo importante nella mia carriera, sono felice di ritrovare Spalletti. Spero di fare bene, possiamo fare bei risultati e magari vincere il prima possibile"
Cosa è venuto meno con la Roma?
"Non voglio parlare troppo della Roma, adesso guardo soprattutto al presente. Per come è finita, penso che poteva finire diversamente, ma più di questo non voglio dire. Qui sento la fiducia di tutti, mi hanno chiamato tutti durante la trattativa. spero di ripagare la fiducia in campo".
Spalletti l'ha convinta?
"Non solo lui, sicuramente ritrovarlo è un bene, visto che conosco come lavora. La scelta è stata fatta perchè mi hanno fatto sentire importante, la scelta è stata abbastanza facile".
Era davvero vicino all'Inter negli anni scorsi?
"Faccio il giocatore, quando si parla di interessi delle squadre, si chiacchiera ogni giorno di queste cose. Ora è arrivato il momento giusto, in passato sono stato contattato ma non c'era disponibilità. Il momento giusto è arrivato e me lo godrò al massimo".
Dzeko e Icardi hanno caratteristiche simili?
"Sono due grandi attaccanti, diversi però: Icardi è un attaccante da aera di rigore e vive per il gol, Dzeko lavora più per la squadra. Con Edin mi sono trovato benissimo, spero di fare bene anche con Mauro".
Non le chiedo della Roma, ma un parallelo tra Di Francesco e Spalletti: la differenza nell'impiegarla in campo?
"Mi ha chiesto comunque della Roma (ride, ndr). Nel calcio parlano sempre le statistiche, con Spalletti arrivavo più in area, con Di Francesco ero più arretrato ma ho sempre dato il massimo. Si può dire che ho fatto un campionato meno buono rispetto all'anno con Spalletti, ma si tratta solo di statistiche".
Nella sua scelta ha inciso la qualificazione alla Champions?
"Magari la scelta sarebbe stata la stessa, anche senza Champions. Un giocatore deve sentirsi importante e questo incide su tutto, la scelta si è basata su quello".