Campionato 20/01/2018 19:54
Conferenza stampa, DI FRANCESCO: "Roma motivata, pretendo la massima concentrazione. Dzeko domani giocherà, out Gonalons" (AUDIO, FOTO E VIDEO)
Eusebio Di Francesco torna a parlare in conferenza stampa. L'allenatore della Roma risponde alle domande dei cronisti dalla sala stampa di Trigoria alla vigilia del match di campionato con l'Inter, in programma domani sera alle 20.45, per il tradizionale appuntamento prepartita.
Prima del via della conferenza stampa prende la parola il ds Monchi: "Prima di tutto volevo parlare in spagnolo, perchè voglio che il mio messaggio sia chiaro a sufficienza, poi lo tradurrò in italiano con una piccola nota per non sbagliare. Tolgo poco tempo al mister, alla vigilia di una partita così importante ma siamo costretti a fare chiarezza. Sono troppi giorni che la Roma viene descritta sulla stampa come una società in smobilitazione, ho letto addirittura che staremo cedendo giocatori a loro insaputa. Voci lontane dalle realtà. Se arriveranno offerte concrete sarà mio dovere valutarle, come fanno gli altri con le mie offerte. Mi trovo nelle condizioni di prendere le decisioni che ritengo giusto. Ho fatto il triplo di telefonate rispetto a quelle che ho ricevuto. Voglio essere chiaro, una volta per tutte: la Roma non va a caccia di offerte e non vuole ridimensionare la rosa. Lo dico ai tifosi: l'obiettivo resta rinforzare la squadra. Un ds è sempre contento quando nomi dei calciatori non escono sui giornali, ma non pensate che stiamo dormendo".
Questo l'intervento del mister (ASCOLTA L'AUDIO):
Che settimana è stata per la squadra?
Questa pausa non mi è piaciuta, tu prepari una partita dopo l’obbligo di dare una settimana di vacanza ai giocatori. I ragazzi si sono presentati bene, ma abbiamo avuto qualche piccolo fuori programma, vedi Gonalons e Perotti. Sono motivati, hanno la voglia di andarsi a riprendere quello che abbiamo lasciato per strada. Pretendo la massima concentrazione da qui alla fine del nostro percorso, compresa la Champions.
Cosa ha chiesto in più alla squadra?
Prima di tutto concretezza e la spenseriatezza delle giocate avute in precedenza. Non mi posso soffermare solo al primo tempo contro l’Atalanta. Abbiamo fatto tante valutazioni tecnico-tattiche per andare a migliorare cosa non è andato nell’ultimo periodo. Non mi piace dire di nuovo cattivi, ma abbiamo allenato il discorso di attaccare meglio la porta.
Dzeko domani gioca al 1'
Si, è motivatissimo e sarà della partita.
Un po' di chiarezza sulle condizioni di De Rossi? Florenzi verrà confermato esterno basso?
De Rossi sarà convocato, con la speranza di recuperarlo per domani. Gonalons e Perotti non saranno convocati, per Perotti speriamo di recuperarlo per la Samp. Per Gonalons sarà un po' più lunga. Florenzi? Le scelte saranno fatte anche in funzione del recupero di De Rossi, ma abbiamo lavorato con lui in tutte le posizioni, non aggiungo altro per non dare vantaggi agli avversari.
Si sente di tranquillizare i tifosi?
Sono sereno, più che tranquillizzare i tifosi dobbiamo fare delle prestazioni. Mi piacciono i fatti, non le parole, e in questo periodo ne abbiamo fatti pochi. Abbiamo smarrito qualcosa e dobbiamo ritrovarlo. Mi auguro di riportare entusiasmo. Siamo noi a trascinare i tifosi, non il contrario. Con l'Atalanta, va detto, ci hanno sostenuto fino all'ultimo minuto. Dobbiamo ritrovare gli applausi del nostro pubblico con le prestazioni, non con le chiacchiere. Si parla troppo dei singoli, ma rappresentiamo una sola cosa: la Roma.
Kolarov parla di quarto posto come obiettivo, poi si è creato questo clima. La Roma ha mollato i suoi obiettivi?
L'ha detto Kolarov o lei? Non penso che scendiamo in campo per arrivare ottavi, noni o decimi. E non dite il contrario altrimenti mi incavolo, non ho mai parlato di scudetto. Ma siamo competitivi per la Champions. Sarà una settimana importante per i nostri obiettivi e per dare una risposta, dobbiamo farla nel migliore dei modi. Scendiamo in campo demotivati? Assurdo, fosse cosi resterei a casa. Non penso che la squadra abbia mollato, non ha avuto inconsciamente la forza mostrata in altre occasioni. E' un aspetto mentale sul quale abbiamo lavorato. Abbiamo più recuperato le energie che avevamo smarrito.
Nei momenti positivi aveva chiesto attenzione perchè qui a Roma si tende ad accontentarsi. Un mental coach giorni fa ha detto lo stesso. Di cosa si accontenta chi gioca nella Roma?
E' qualcosa di inconscio, ci si esaltiamo e ci esaltate in maniera eccessiva, si vive si eccessi. 20 giorni fa si parlava della squadra e dell'allenatore in un modo, oggi il contrario. Ma voi, nella vostra vita, come vi sentireste ad essere giudicati diversamente ogni 20 giorni? O siete grossomodo sempre gli stessi? Potete magari smarrire obiettivi e un po' lucidità, ma non le proprie qualità o la determinazione. L'ambiente può portare a questo, ma non è cosi da quando ci sono io o Monchi. E' l'ambiente generale, a volte fa anche comodo. Parlar male porta più ascolti che parlar bene, e voi lo sapete meglio di me. Dobbiamo essere bravi a riportare mentalmente la squadra a determinati risultati. Magari non siamo competitivi realmente come le altre che ci sono davanti, ma non ci dimentichiamo che questa squadra è arrivata seconda l'anno scorso, uscendo dai preliminari di Champions. Non ci dobbiamo accontentare, non faccio mai paragoni con l’anno scorso, dimostrerei io in primi di accontentarmi. Per parlare le cose bisogna viverle, è importante viverle, le ho vissute in tutti i modi. Se diciamo “tanto Roma è così” non cambieremo mai. C’è bisogno di un gruppo che si muova in maniera differente. Sono convinto che si può fare, più dentro che fuori.
Le voci di mercato possono influire sui giocatori?
Mi auguro di no, ma allo stesso tempo ho cercato di alzare l’attenzione dei nostri calciatori, la professionalità dei calciatori, il senso dell’appartenenza e l’amor proprio verso questa società. E’ uno degli argomenti affrontato coi ragazzi. Il mercato è un periodo odiato dagli allenatori, il giocatore lo vive in maniera differente. La forza è far capire ai ragazzi di dare il meglio di loro stessi. Pretendo che sia così.
Come sta Schick?
Purtroppo non parlo dei singoli. La squadra ha affrontato bene le cose. Su Schick mi fate sempre le stesse domande. Deve crescere, sento parlare in continuazione di moduli, ma se uno non ha la testa giusta fa fatica in ogni contesto. Le risposte le darà il campo, sono contento di come si è allenato in settimana.
Come gestirai i giorni in cui la Roma resterà al Nord? Perché avete preso questa decisione?
La scelta di rimanere a Milano è stata fatta in precedenza a questo periodo difficile. Non è punitivo. E’ stato scelto per far recuperare meglio i ragazzi, per stare insieme e migliorare le problematiche. Dobbiamo cercare di essere ancora più compatti. Era stato già deciso in precedenza. Florenzi va in difficoltà con attaccanti esterni che lo puntano.
Non sarebbe meglio far giocare un altro lì visto che c’è Perisic?
Allora non può fare il terzino se dici questo. Ognuno di noi può avere un’idea o un pensiero di calcio. Florenzi ha sempre fatto il terzino negli ultimi anni. Ha affrontato anche Hazard e altri giocatori importanti. Lui può giocare anche contro Perisic oppure essere portato in avanti. Non dipende dall’avversario, ma da quello che voglio dalla squadra.