Campionato 04/11/2017 18:06
Conferenza stampa, DI FRANCESCO: "Non mi accontento e non voglio presunzione, a Firenze per vincere. Emerson convocato" (AUDIO e VIDEO)
Eusebio Di Francesco torna a parlare alla stampa. L'allenatore della Roma interviene in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato con la Fiorentina, in programma domani alle 15. Il tecnico giallorosso risponderà alle domande dei cronisti nella sala stampa di Trigoria a partire dalle 13.15.
Questo il suo intervento INTEGRALE: - ASCOLTA L'AUDIO
Questo mini-ciclo tra le soste della nazionale si chiuderà con la Fiorentia: in cosa è migliorata la Roma e in cosa è da migliorare?
Sicuramente c'è grande compattezza di squadra, vorrei che continuasse così più che migliorare, alla fine ci lamentavamo dei pochi gol e ne abbiamo fatti 3 al Chelsea... Il fatto che la squadra ha grande solidità difensiva ci porta a continuare su questa strada, cercando di concedere poco. Ma tante cose ci possono migliorare, come alcuni meccanismi e la possibilità di lavorare insieme per più tempo. E' un peccato che c'è la sosta, con molti questo discorso non si potrà fare ma sappiamo che è così, in un grande club come questo la possibilità di allenare tutti non c'è. Sono soddisfatto di quanto fatto finora ma non mi accontento, manca ancora una partita. Aspetto la partita di domani che ritengo molto delicata.
Come gestire l'entusiasmo dopo Roma-Chelsea?
L'entusiasmo all'interno dello spogliatoio dà consapevolezza di cosa abbiamo fatto ma non deve abbassare la tensione o dare presunzione, non dobbiamo sentirci bravi e ho cercato di trasmettere alla squadra. Voglio che la squadra interpreti al meglio questa gara, con grande determinazione, come fatto con il Chelsea.
Come sta Florenzi, che potrebbe essere capitano se De Rossi non giocherà? Oggi Javier Zanetti ha detto di rivedersi in lui, c'è questa similitudine secondo lei?
Per essere capitano deve giocare e non deve giocare Daniele, oggi lo valuteremo ma credo di poterlo recuperare. Il paragone con Zanetti non c'è per caratteristiche tecniche e fisiche, non sono simili, malo sono caratterialmente, per la predisposizione a giocare in tutti i ruoli e per il senso di appartenenza
Monchi nell'intervista di stamattina ha sdoganato la parola 'scudetto'.
Ha detto bene, dobbiamo recuperare il terreno perso e non siamo favoriti. Stiamo rincorrendo il desiderio di restare attaccati alle squadre che ci sono davanti, è troppo presto per parlarne, ma il fatto che siamo lì con una partita in meno è significativo. Dobbiamo cercare di vincere anche domani. L'intervista mi è piaciuta, la foto meno: da giocatore non si poteva guardare... (ride, ndr)
De Rossi ha parlato dell'aggressione continua all'avversario. E' stato più difficile convincere la squadra che questa è la strada giusta o addestrarla tatticamente per avere questi risultati?
L'allenatore, se non addestra, che ci sta a fare? E' fondamentale trasmettere il proprio pensiero e far vedere ai giocatori i vantaggi che si hanno. La partita con il Napoli in tal senso è stata indicativa e di grande insegnamento per i giocatori: più tieni lontano dalla tua porta una grande squadra e meglio è. Certo, ci sono anche le qualità dell'avversario, con il Chelsea ad esempio ci hanno abbassato per un momento della gara, ma per larga parte i miei volevano sempre andare nella metà campo avversario. Un aspetto positivo per il quale dobbiamo avere maggiore continuità. Non mi sveglio la mattina per dire certe cose, è come a scuola: bisogna esercitarsi per migliorare.
E' stato vicino alla Fiorentina in passato? Quanto vicino?
In passato si, quanto non lo so. Ma è una storia passata. Sono stato lusingato del loro interesse ma sono contentissimo di stare qui. Da giocatore ero felice di aver scelto la Roma ed è così anche da allenatore, con tutti i pregi e difetti dell'ambiente.
Si è detto che la Roma segnava solo con Dzeko. Un dato positivo che la squadraora fa a meno dei suoi gol oppure Dzeko vive un momento particolare?
Anche il Napoli ha dimostrato di poter vincere senza Higuain, è un discorso che riguarda il collettivo. L'attaccante è lì per fare gol, quando li fanno gli altri è sempre un buon segnale. Mi piace il lavoro che sta facendo Edin e sono molto contento della sua predisposizione verso i compagni, il gol tornerà ma il suo lavoro è determinante. Per essere bravi ad aggredire gli avversari le aggressioni degli attaccanti diventano fondamentali.
Meno turnover visto che è l'ultima gara prima della sosta?
Non lo so, valuterò. A volte ci sono delle esigenze, come giocatori che magari non hanno recuperato dopo partite importanti e consecutive, come quella con il Chelsea che, come giusto che sia, è stata una gara dispendiosa. Farò le mie valutazioni, sicuramente cambierò qualcosa.
El Shaarawy, si aspettava la sua crescita?
Quando lo misi a destra con l’Inter non ci poteva giocare, ora dopo il Chelsea lo può fare alla grande. Che significa? Se un giocatore matura sotto tutti i punti di vista, interpreta al meglio le idee dell'allenatore e resta in partita nelle due fasi, allora cresce. Sono felice della sua crescita ma può fare ancora meglio. Sono contento ma non mi accontento.
L'episodio della squalifica di Manolas e la squalifica della Nord della Lazio 'aggirata'. LìItalia è ancora indietro sulla lealtà sportiva?
Sicuramente si, anche se fanno i furbi anche all'estero, ci sono organi competenti per occuparsi di tutto questo. Non ho visto l'episodio di Kostas, ma nel calcio del passato (e si dice che era meglio) quante situazioni del genere si vedevano? Solo che erano meno in vista di oggi. Siamo migliorati già tanto in questo livello, c'è maggiore attenzione e anche maggiore cultura. Ma si può fare sicuramente meglio, come è successo a Stamford Bridge, dove c'è stata un'atmosfera stupenda che si è replicata qui all'Olimpico. Aggiungo qualcosa sui convocati, anche per darvi qualcosa: sarà chiamato per la prima volta Emerson e ne siamo davvero contenti, ha ultimato il suo percorso di riabilitazione ed è pronto per la panchina. Di questo sono molto contento.
Un dato di Roma-Chelsea: De Rossi e Strootman sono i giocatori che hanno corso di più. Sono i candidati a riposare?
Non significa nulla, anzi al contrario è indice che sono in forma. Dovete imparare a non guardare solo i metri percorsi, si possono fare 11 km con grande qualità. Daniele e Kevin, essendo centrocampisti, devono correre per forza e si devono sacrificare. E' il duro lavoro del mediano che, per qualità fisiche, prevede grandissima continuità di corsa. C'è invece chi corre con più qualità, che è qualcosa di diverso.
Il tridente di domani sarà El Shaarawy-Dzeko-Perotti?
No, vedrò in base alle esigenze. Sicuramente Edin giocherà domani, per gli altri dovrò decidere. Ci sono situazioni da recuperare. Più che allenarci abbiamo dovuto recuperare, indice dello sforzo fatto dalla squadra. Per la formazione, sinceramente, in alcuni ruoli non ho ancora deciso.
La posizione ideale di Nainggolan? Martinez lo vede come un numero 10, è d'accordo?
Non so cosa intenda per numero 10, per me fa la mezz'ala. Se dovessi dare delle maglie, avrebbe la 10. Dipende dai punti di vista, ogni allenatore ha una sua visione di un calciatore. Magari ora ha fatto pochi gol ma non vi dimenticare delle occasioni. Tornerà a fare le giocate da numero 10. Gli ho fatto i complimenti per la convocazione, sono contento di questo ma non ci ho parlato di altro. Ora c'è la Fiorentina e Radja dovrà fare una grande prestazione, se dovesse scendere in campo.