Campionato 25/08/2017 21:10
Conferenza stampa, DI FRANCESCO: "Schick? Non penso al mercato ma all'Inter. Contro i nerazzurri mi aspetto maggiore qualità. Florenzi potrebbe entrare a partita in corso" (VIDEO e AUDIO)
Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della seconda gara di campionato contro l'Inter in programma domani sera allo stadio Olimpico. Queste le dichiarazioni dell'allenatore abruzzese:
Lei aveva definito quella con l'Atalanta una vittoria sporca. Che passi avanti si aspetta per la gara di domani sera?
"Sicuramente una prestazione migliore dal punto di vista tecnico, non tanto della prestazione in sé per sé, dove ho visto che la squadra caratterialmente è cresciuta, anche come lavoro di squadra. Mi aspetto inoltre una migliore condizione fisica e una qualità maggiore, sopratutto nello sviluppo offensivo".
L'Inter nella prima giornata ha vinto 3-0 contro la Fiorentina, quello di domani sarà il primo big match di questa Serie A. Quali sono i pericoli principali dell'Inter?
"Luciano Spalletti ha fatto un ottimo lavoro per quello che ho visto nella prima partita, una squadra con grande qualità di palleggio. Il buon inizio con il 2-0 ha sicuramente facilitato lo sviluppo della partita per i nerazzurri ma allo stesso tempo ha giocatori importanti, sopratutto in avanti. Ma dove mi sono piaciuti di più è stato a centrocampo per la loro capacità di non farsi trovare mai nella stessa posizione e di roteare continuamente".
Con Spalletti vi conoscete da molto tempo. Volevo sapere se c'è un elemento che vi accomuna nel modo di lavorare e se ce n'è uno che vi differenzia?
"Non mi piace parlare tanto di lavoro. In questo momento si parla tanto di paragoni, dico solo però che domani c'è Roma-Inter che è la cosa più importante e per quanto riguarda Spalletti non devo presentarlo io. E' normale, io sono più giovane, per cui ho sempre cercato di rubare qualcosa dagli allenatori più bravi, tra cui lui, per cui lo ritengo anche un esempio dal punto di vista calcistico. Per quanto riguarda il rapporto personale, abbiamo lavorato insieme e siamo rimasti in ottimi rapporti".
C'è un'emergenza a destra a causa degli infortuni. In questo caso più Manolas o Juan Jesus adattabile a destra?
"Abbiamo ancora un allenamento da fare e poi voi a volte avete più notizie di me, ma valuterò. Si sono fatte tante supposizioni, ma non posso cambiare troppo questa squadra in cinque giorni, o dargli tante indicazioni. Già per assimilare quello che voglio io ci vuole tempo, per di più se dovessi cambiare tantissimo, avrei tante difficoltà".
Le piacerebbe di più vincere il duello sul campo con l'Inter o quello di mercato con Schick? Inoltre, vorremmo chiederle una panoramica sul girone di Champions League.
"Nella mia testa non c'è il mercato ma l'Inter e l'intenzione di voler portare a casa tre punti, così da lavorare per altri quindici giorni in maniera ottimale. Per quanto riguarda il girone di Champions è difficile, ma ce lo aspettavamo. Io però sono fiducioso e penso che abbiamo le carte in regola per giocarcela".
Lei firmerebbe per eguagliare il record di punti fatto da Spalletti lo scorso anno?
"Facendo così tanti punti quest'anno, dopo che il campionato si è livellato, sarebbe un risultato importante, anche da scudetto. Però il desiderio è quello di fare meglio anche con meno punti ma ottenendo qualcosa di importante".
Molti occhi saranno puntati su Nainggolan, che oggi non è stato convocato dal Belgio. Questo gli può dare ancora più cattiveria per domani?
"Io lo vedo sempre piuttosto carico. Ha delle qualità straordinario che può solo migliorare e sono convinto che la sua condizione crescerà. Mi dispiace per la mancata convocazione, di cui non so le motivazioni. Mi auguro solo che faccia una grande partita e che sia protagonista".
La Roma oggi è più forte oggi di quella che lei ha trovato quando ha firmato il contratto?
"Sono arrivati molti giocatori che sono felice di allenare e sicuramente è più forte di quella che ho trovato quando sono arrivato. Da qui alla fine se dovessimo migliorarci sarei ancora più felice, ma sono convinto che questa squadra può fare benissimo".
Spalletti in conferenza stampa ha detto che dovranno trovare delle soluzioni per poter essere al vostro livello. Pensa che sia un po' di pretattica verbale?
"Lo sapete meglio di me se è così. Ognuno cerca di portare dalla sua dei vantaggi. Giustamente ha allenato una squadra che ha fatto tanti punti rispetto all'Inter. Non so cosa volesse dire, io cerco di pensare molto di più alla mia squadra che al pensiero degli. L'Inter è in un'ottima condizione ma questa sarà un'altra partita".
Spalletti ha detto che le piacerebbe vedere Florenzi in campo. Ma a questo punto quali sono le condizioni del giocatore? Un giudizio sul buon inizio di Juan Jesus?
Florenzi sarà sicuramente convocato e avrei voluto metterlo in campo, ma non ha ancora la condizione ottimale per giocare novanta minuti. Potrebbe entrare a partita in corso. Anche io come Spalletti mi auguro di vederlo presto in campo per quello che è stato il suo percorso nell'ultimo anno. Per quanto riguarda Juan Jesus non sono sorpreso perché da quando sono arrivato ho trovato un giocatore con grande disponibilità e voglia di dimostrare quello che vale. Non si deve accontentare e continuare a migliorare".
L'anno scorso di questi tempi ha inanellato una serie di prestazioni convincenti. Vedendo Atalanta-Roma, in difesa si è visto qualcosa, in attacco invece come movimenti offensivi si è visto poco. C'è ancora bisogno di tempo o è un problema di giocatori?
"Quando tu alleni una squadra per quattro, i movimenti sono facili da ripetersi ed è anche più facile per i giocatori. In quel periodo eravamo partiti in ritiro il 27 giugno con tutti i giocatori a disposizione. Con la Roma siamo partiti il 16 di luglio con tutti i giocatori a disposizione in giro per il mondo. E' chiaro che siamo una grande squadra ma io ero consapevole di questo. Io credo che i giocatori hanno delle qualità e che possono scegliere la cosa giusta in base a quello che gli chiedo. Oggi la capacità di capire quello che gli chiedo richiede un po' più di tempo. I miei ragazzi credono in quello che voglio ma hanno bisogno di tempo per assimilare".
In questo momento avete molte aspettative, sopratutto in Messico, grazie alla presenza nella sua squadra di Hector Moreno. Qual è la condizione del giocatore al momento e ci sarà posto per lui contro l'Inter?
Di formazione non parlo ma lui è uno di quelli che potrebbe avere la possibilità di giocare. E' in crescita, è un altro giocatore arrivato dopo la Confederations Cup e senza avere tempo di recuperare. Vero problema del calcio dei nostri giorni. Deve ambientarsi in questo nuovo campionato che è diverso rispetto a quello olandese. E' un giocatore intelligente e non dobbiamo dare giudizi prematuri. Qua già si parla di bocciati, ma siamo solo all'inizio della stagione. Io guardo tutto e Moreno è uno di quelli che sta maturando".
Quali sono le condizioni di Karsdorp e per quando è previsto il suo rientro in gruppo?
"Sono stati rispettati i tempi richiesti dall'operazione. E' in ottima fase di recupero, ha ricominciato a correre e sta facendo quasi tutto. La speranza è quella di magari farlo giocare contro la Chapecoense, partita alla quale tengo molto e per la quale spero che lo stadio sia pieno. In accordo con lo staff sanitario, mi auguro di averlo per la partita di Genova contro la Sampdoria".
Domani c'è la partita con l'Inter che rappresenta il suo esordio da allenatore all'Olimpico. Sente un po' di pressione e di dover chiedere un po' di pazienza al pubblico?
"Io non penso che tutti abbiano un pensiero comune su un giocatore, un allenatore o un giornalista, per questo non devo chiedere la pazienza a nessuno. Chi conta più di tutti qua non sono io, ma la Roma. Il tifoso romanista ci sosterrà e per quanto riguarda la pazienza io non devo chiedere un favore a nessuno, io faccio il mio lavoro e credo di dare il meglio di me stesso. Ognuno può trarre i suoi giudizi ma a me non piace chi per preconcetto giudica. Io valuto le persone per quello che vedo e conosco. Roma è una piazza difficile che conosco, ma quello che conta domani è la Roma, che è l'unica cosa che devo difendere".
Che emozioni sta provando in vista dell'esordio di domani all'Olimpico e come se lo aspettava? Come trascorrerà la vigilia?
"Se ci fosse stata la presentazione in casa, forse un po' l'avrei attutito. Però devo dire che è una grande emozione, unica. Per chi l'ha vissuta da giocatore per chi ha dato tutto per questa squadra, cercherò di farlo anche da allenatore. La prima è sempre la prima, la speranza è che ci sia grande gioia nel finale. Quello che chiedo ai giocatori e a me stesso è di dare tutto per vincere questa partita e continuare il percorso".