Campionato 27/05/2017 21:14
Conferenza stampa, SPALLETTI: "Che festa sarebbe senza tre punti? Totti domani giocherà. Non so se la Roma cambierà l'allenatore: mi incontrerò con la società" (AUDIO, FOTO E VIDEO)
Ultima conferenza di vigilia e, probabilmente, ultima anche da allenatore della Roma per Luciano Spalletti che a fine stagione dovrebbe lasciare i giallorossi. L'appuntamento nella sala stampa di Trigoria è per le ore 15. Questo l'intervento del tecnico:
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Quali sono le insidie maggiori per domani?
Sono sempre le stesse le insidie maggiori, sono che la testa venga portata su un altro tipo di attenzione ugualmente bellissimo e lucentissimo e importante e si perda di vista quello che invece deve essere l'obiettivo primario. Che festa sarebbe senza tre punti? La prima cosa è da ricordare che dobbiamo fare questa partita nella maniera corretta, giusta, come abbiamo sempre fatto. Bisogna riesibire la nostra forza e mentalità, quello che è stata veramente la benzina che ci ha portato a giocarci questa partita
In cosa la squadra è cresciuta di più?
Di confronti ce ne sono stati tanti, forse la cosa fondamentale che è quella che gli ricorderò è aver usato quella strategia che ogni volta si riparte da 0. Perché quando ti abitui a vincere aumenta il film della persona e dell’ego e spesso succede che poi diventa un io che un noi noi noi noi. C'è bisogno del noi per vincere la partita, titoli, grandi risultati. Se ogni volta che vinci una partita riesci a farli tornare che c'è da ricostruire tutto, quella è la cosa più vicina per arrivare agli obiettivi. Involontariamente il meccanismo che si consuma è quello. Il ripartire da 0 è stato fondamentale perché se guardi bene non abbiamo mai preso imbarcate. Abbiamo perso partite fondamentali che non ci dimentichiamo e ce le ricordate ma non ce le dimentichiamo e le abbiamo usate. Abbiamo vinto tante volte e riesci il giorno dopo ad organizzare una reazione quando perdi. Ma abbiamo vinto tantissime partite e ammorbidisci oggi, domani, togli qualcosa oggi e domani e gli altri mettono qualità e elementi che ti creano problemi. Il ripartire da 0 tutte le volte è stata la qualità di questa squadra
Totti giocherà dal 1’? Cosa rappresenta questa partita del giocatore che ha fatto la storia
Totti giocherà un bel pezzo di partita, quello più importante per me. Significa essere fortunati perché io ho avuto la possibilità di apprezzarlo non solo alla partita, ho avuto la fortuna di vedere la qualità del piede e delle giocate. Qualche volta accorgermi in ritardo delle intuizioni geniali, di giocata, di lettura prima che uno se ne accorga. Se non la vede fatta non ci ha pensato. Sono fortunatissimo. Penso ci sia anche qualche altra cosa che lo riguarda nel senso che io l’ho visto segnare tante volte, mi è successo di essere presente tante volte e ce ne sono molto che potrebbero essere messi in fila in una lista lunga di più belli. Ma rischi di mettere alla trentesima un gol che vale la prima. Non puoi metterli tutti nello stesso rigo. Poi quelli che ha fatto in allenamento. In questa cosa qui c’è da vedere quello che sarà il suo sentimento, cosa gli dice di fare. Effettivamente si deve ancora esprimere, mi è capitato ieri mattina in palestra e vorrei sentirlo parlare e contento della decisione da prendere per il suo futuro
Sarà anche la sua ultima?
Bisogna arrivare in fondo come ci siamo detti. Abbiamo la possibilità, mi sono appuntato: in questa partita c’è tutto quello che stiamo cercando da un anno. Dobbiamo essere bravi nella coerenza della strategia del lavoro, dei discorsi che ci siamo fatti in allenamento e dentro lo spogliatoio in quel metodo di esibire il programma. I 5’ di confronto con la squadra, i minuti di palestra, il lavoro in campo e si mette dentro il programma. Questo era un obiettivo fondamentale per far felici i tifosi perché è quello più duro e difficile. Ci siamo a un passo e dipende da noi e non vogliamo sbagliare niente. Dobbiamo essere tutti concentrati per la vittoria e questi 3 punti dono fondamentali per far venire bene la festa altrimenti la festa ce la fanno gli altri. Il Napoli probabilmente vince perché sta bene, come noi gioca un gran calcio e fa tanti gol. Non mollerà fino all'ultimo. Come abbiamo fatto noi nel momento difficile nel ribaltare una sconfitta lo abbiamo fatto e abbiamo rimesso in carreggiata la nostra macchina, la nostra squadra che è fortissima, una squadra che qualche volta ha perso ma non ha mai tradito. Di questi calciatori ci possiamo fidare, questa è una squadra da Roma perché ha fatto vedere il valore.
Il ricordo che lo lega di più a Totti e quella che le ha dato fastidio?
La qualità del giocatore, la forza, la personalità quando entra in campo. Una qualità fondamentale per il calciatore, andiamo a prendere in esame le cose visibili: velocità, tecnica, fisicità e velocità ma il carattere è fondamentale. Quando sei in una situazione dove tutti ti fanno sentire scomodo e tu prendi e fai vedere la cosa contraria che qui comando io nel senso che datemi la palla sui piedi e vi faccio vedere io. Togli responsabilità e dai forza che il campione ha e lui questo lo sa fare e lo ha fatto e ce lo ha messo a disposizione tante volte. E’ diventata una qualità importantissima per i risultati della suqadra. La cosa che mi ha dato fastidio nessuna, in momenti non ho condiviso sue prese di posizione. Qui secondo me siamo colpevoli tutti perché lo abbiamo creato questo calciatore che può ricoprire qualsiasi situazione che lo riguardi e qualsiasi cosa perché è Totti. Ha molte di queste qualità e in qualcuna bisogna faccia ancora profondità di conoscenze. Essere capitano di una squadra, il leader vuol dire qualche volta donare tutto quello che hai te agli altri e lui probabilmente lo avrebbe anche fatto e lo ha fatto ma agli altri non è arrivato lo stesso messaggio. Per noi tutti, è sempre stato messo davanti e magari annullando quella che è la qualità di un altro calciatore, cosa che invece dal punto di vista di un allenatore, di un club, di una tifoseria dovrebbe essere sviluppata nel senso che la Roma deve vincere e non ci dobbiamo accontentare se ha vinto Totti perché di titoli Totti ne ha portati a casa tanti. La Roma deve vincere e bisogna che Totti sappia far usare i successi alla Roma perché lui da solo non è bastato. Siamo qui a dover dire le stesse cose che la Roma non ha vinto niente e c’è dentro anche quello che è stato il comportamento di Totti anche se lui numeri importanti li ha fatti. C’è stato qualcosa, oltre che la chiave, anche questa potrebbe essere la chiave non solo che ce l’hanno con me nello spogliatotio. Bisogna lavorare per i risultati tutti. Cosa succede? Che tu mi tiri dentro e poi ce l’ho con Totti perché parlate di Totti e ci si mette contro ai discorsi o alla spiegazione di un elemento e viene usato lui. Nella volta precedente lui sbagliò in una stagione 6 rigori di fila. Tutte le volte D’Ubaldo titolava "il prossimo lo ritiro io" e io pensavo che secondo me un giocatore quando ne sbaglia 3, nonostante la sua personalità, si può cominciare a parlare del fatto "che ne pensi?" e lui "no mister": sintomo di qualità e coraggio. L’allenatore poi sei tu e dici "non sarà meglio provare a batterlo qualcun altro?" Ti avvicini e loro "se si avvicina Francesco io non lo batto", giustamente. Che ne pensi si dice dopo il quarto? E lui, lo ritiro io. L’allenatore deve avere a che fare con 20 giocatori, non uno solo. Il prossimo lo ritiro io, lo ritiro io. Se si fossero segnati due di più magari erano diversi i punti. Nel discorso di essere leader, non sono qua e io ne posso sbagliare 100 e voi non ne battete uno. In quel momento lì questa cosa mi andò poco bene ma se non trovi chi lo vuole battere diventa difficile. Secondo me, ed è un po’ il discorso in generale, Totti è un dono che ci è stato fatto a tutti quelli che amano questo sport. Tutti lo hanno potuto usare e vedere e gli vogliamo tutti bene. Poi ogni tanto Totti viene usato per altri fini. Fatemi fare un appello perché ci sta bene: me lo sono appuntato per non sbagliare. Lasciate fare a Vocalelli la prima pagina che vuole, vuole stanare e finisce per essere stanato e diventa quello che vuole far vedere di volergli bene ma poi lo usa e dice “Totti stana alla Roma” che è una cosa brutta e crea problemi al di là di quello che ci può essere. Meno male che si è ricreduto perché ci vuole quella qualità per cui sia una festa vera. Ci vogliono tutte quelle qualità che hai te. Un appello: lasciategli fare il titolo che vuole in prima pagina altrimenti un giorno la dice una e il giorno dopo altro
La piazza Inter è quella prescelta se lasciasse la Roma?
Tendo a fare le cose migliori per domani come quando devastavo le cose della Roma. Se non vinco me ne vado, in quel momento dovevo prendermi responsabilità. Si tenta di andare a mettere un po’ di veleno affinché ci si morda tra di noi. Si tenta di remare tutti nella stessa direzione che è quella di fare grande la Roma e ora in questo momento per farlo c’è l’attenzione per vincere questa partita qui. Tutti i giocatori domani entreranno in campo con la determinazione giusta. Il resto non conta
14 allenatori in 14 anni se va via
Non è complicato, è una situazione corretta dove si può lavorare benissimo ma l'essenziale è fare chiarezza che si lavora nella stessa direzione. Siamo un corpo unico, gli allenatori si cambiano. Ho letto nomi due mesi fa su quello che doveva venire alla Roma quando ho perso una partita, sono situazioni che si possono fare e fa parte della intuizione della professione che facciamo e via dicendo. Non so se il prossimo anno la Roma avrà cambiato allenatore. Ci incontreremo in settimana, domani si darà spazio a quello che succede e sullo sviluppo della partita qualche cosa dico. Se Francesco dice che è l'ultima partita lo spazio sarà per lui e parla Totti. Lo spazio è tutto per lui. Poi ci si rivede lunedì e martedì con la società per parlare insieme e dirsi due cose insieme se no si finisce che dico io, dice l'altro. Siamo insieme e si parla dell'ordine del giorno in quel momento
Il giornalista del Corriere dello Sport fa chiarezza sul titolo citato da Spalletti
Totti stana la Roma è un termine caro, si dice per cercare il mediano davanti la linea della difesa, lo usano tutti gli allenatori. L’originalità è degli allenatori. Si toglie lui davanti l’area perché la sintesi è quella: si gioca in trequarti perché lì rompi la linea difensiva e gli vai nel buco. Lì c’è tutto nello stanare il mediano, se la linea difensiva ti sta addosso lascia lo spazio dietro e vai a tu per tu col portiere. Se arretra e ti lascia campo è lo stanare quel corridoio lì
Ti hanno dato fastidio le voci sul tuo futuro?
E’ un po’ quello che dicevamo prima, ne parleremo nella prossima conferenza stampa. Ho fatto vedere che nonostante il campionato, facendo le vittorie di fila e la squadra ha lavorato nella maniera corretta facendo risultati importanti e rimangono lì, c’è poco da fare. Questa è una squadra di grande valore, ho avuto la fortuna di allenare una squadra di campioni e se non ho vinto nessun titolo la responsabilità è mia perché la squadra è forte e la società mi ha messo a disposizione una suqadra forte. Se succedesse per caso che riusciamo a vincere questa partita rimettiamo tutto a posto. Soprattutto l’andamento della stagione, ogni volta che abbiamo perso non ne abbiamo perso 2-3 di fila, sempre reagito, la partita dopo magari con fatica ha riportato un risultatino a casa per lavorare con più fiducia. Giocatori eccezionali. Gente come Vermaelen, Gerson, Alisson non hanno mai giocato e devo ringraziarli prima dell'ultima partita perché hanno dato un contributo fondamentale per far uscire queste qualità, determinazione, carattere, reazione, questa cosa che hai dentro che deve nascere dentro. Che domenica si deve vincere lo sanno tuti poi si deve vedere che hai dentro per vincere e soprattutto chi ha giocato poco che continua ad allenarsi sempre alla stessa maniera piggiando l’acceleratore fino in fondo perché tutti siano svegli. Quelli che ho fatto giocare non li devo ringraziare, il mio pensiero va a quelli che hanno giocato poco e sarò sempre disponibile con loro. Abbiamo avuto a che fare con giocatori professionisti e uomini veri