Alle ore 14, dalla sala stampa di Trigoria e alla vigilia del match di campionato contro il Cagliari di Rastelli, torna a parlare l'allenatore della Roma Luciano Spalletti nella consueta conferenza pre partita. Questo l'intervento INTEGRALE del tecnico giallorosso:

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Ascolta Spalletti, conferenza pre Roma-Cagliari 21.01.17" su Spreaker.

"Visto che oggi non ci sono infortunati, solo Florenzi farà allenamento a parte e poi sono tutti disponibili, potremmo aprire con un pensiero per quelle persone che stanno attraversando momento difficilissimi in Italia e a tutti quelli che li stanno aiutando. Il nostro lavoro di oggi e soprattutto di domani dopo questo pensiero sarà sicuramente più facile per tutti"

Ha compiuto un percorso nella testa dei giocatori?
Non so quello che ha detto Ruediger però prendo quello che lei mi riporta e dico che io non ho fatto niente, sono i calciatori a essere professionisti seri e persone che lavorano correttamente. Devono riconoscere i momenti del loro lavoro e della carriera e che questo è un momento importante. Giocare nella Roma è un lavoro importante, una cosa importante, e di conseguenza sanno che si chiamano momenti perché passano velocemente e per farli durare bisogna comportarsi in un certo modo. E’ corretto come ha parlato e bisogna dar seguito alla serietà e professionalità che fanno vedere

Il pareggio di Cagliari rimpianto più grande?
Ci sono stati momenti e risultati, come ci sono sempre anche quando, da prendere per trovare cose che si possono migliorare: è un lavoro costante e continuo quello di migliorarsi. Nessuno è perfetto si dice. Vogliamo fargli vedere che non siamo quelli del girone d'andata è vero ma troveremo una squadra in salute perché il Cagliari ha vinto 4-1 col Genoa, ha costretto il Milan a vincere nelle ultime battute in casa del Milan. Rastelli, come tanti nel nostro campionato e questa è una ricchezza, è un allenatore emergente che fa delle sue qualità d i quando era calciatore il modo di far giocare la squadra, fatto di velocità, aggressività, che abbiamo sofferto all'andata. Ci sono calciatori di livello internazionale come Alves, Borriello, Isla. Vogliamo fagli vedere che siamo migliorati

Quali pensieri c'erano nel tuffo dell'andata?
L'ho rivista stamani mentre ero in ufficio, quell'immagine era sui due gol sbagliati. Due occasioni che non abbiamo concretizzato e per cui mi dispiaceva perché potevamo vincere ugualmente. Riguardandola e visto quella che è stata la reazione del Cagliari, vista la nostra conduzione di partita, è stato giusto quel pareggio lì e ne abbiamo tratto degli insegnamenti perché siamo cresciuti da quella partita

Il gruppo è cresciuto, tutti sono importanti
E’ un po’ tutto, quello che diciamo sempre. Non è fondamentale in una squadra solo un calciatore se poi questo diventa la chiave dei risultati, diventa difficile portare a termine un campionato di alto livello e classifica. Era l’obiettivo iniziale, quando dicevamo che non eravamo pochi nella nostra rosa, se riesci a farli funzionare sono più che sufficienti. Il rischio è averne troppi e non riesci a fargli funzionare tutti, questo è un numero corretto e esatto. Poi ci sono dei momenti dove se ti capitano tre o quattro infortuni nello stesso reparto diventa più difficile e hanno avuto ragione in quei momenti chi diceva che eravamo pochi. Siamo nelle condizioni di poter affrontare anche il periodo difficile, dice bene il presidente quando dice che, invece di parlare sempre degli altri, di parlare e fare i complimenti ai nostri per quello che stanno sviluppando, perché stanno facendo grandi cose. Se ci succederà qualcosa allora non è meglio approfittare per mettere a posto il pericolo e il rischio? Allo stesso tempo se non succede niente siamo più che sufficienti. Se capiterà qualcosa che sia di livello importante per potersi inserire e dare un contributo nella qualità perché numericamente non ci serve. Se tu porti il numero nel momento di cui ne hai bisogna in questa squadra di questo livello qui, perché la nostra è una grande squadra, se non fa vedere subito un giocatore da grande squadra, lo usi in quella mezz'ora o 10' e in quei 10’ diventano determinanti per il risultato che non va bene. Se capita si prende un giocatore di livello per noi, se no siamo così e siamo competitivi sotto tutti gli aspetti. Soprattutto in questo periodo siamo abbastanza comodi per il numero di calciatori che abbiamo. E’ riferito a quel mese, quei 40 giorni dove ci saranno da giocare tante partite.

Le parole di Sabatini?
Sapevo ce ne erano 5: Londra, Boston, Roma, Spagna e il Torrino, via di Mezzocammino, dove abita lui. E' un centro di potere della Roma. Se la Roma sta facendo questo campionato è perché chi ci ha lavorato lo ha fatto bene e lui è uno di questi. Gli altri devono riconoscere se hai merito o no. Facciamo un lavoro facile, gli altri sono difficili, dobbiamo fare questo, quello che stiamo facendo adesso. Quello che tutti si aspettano e che ci è imposto per il lavoro che facciamo. Il centro importante è la squadra, la partita, il campo, lo spogliatoio: sono loro e basta importanti. Il resto è tutto un dovere per i vantaggi professionali che abbiamo. Se la squadra fa bene e sta facendo bene è merito anche di Sabatini perché ci ha messo molto del suo nel creare questa squadra qui

A che punto è Vermaelen?
Siamo un po' tutti Vermaelen, sono tutti giocatori del suo livello. Venendo da quella squadra e da quella importanza di calciatore che si era ritagliato poteva sembrare quello che ci dava qualcosa in più. Siamo saliti tutti al suo livello: quando lo userò è giusto quello che ci si aspetta: è un giocatore importante che sa fare bene il suo mestiere. E' una valutazione che va fatta corretta perché anche gli altri stanno facendo bene e lo hanno fatto vedere. C'è bisogno ci siano tanti giocatori alla pari come importanza in questa squadra qui, lo abbiamo ribattuto più volte di avere più di un calciatore importante. In difesa ora sembra anche un gioco ma di quei 5 o 6 centrali puoi tirare a sorte perché sono tutti in condizione eccezionale e tutti danno un rendimento e contributo eccezionale. Si lasciano stare come sono le cose, si lasciano andare nella direzione giusta le cose, controllando a vigilare e controllare. Abbiamo a che fare con giocatori seri e lì è facilitato il nostro compito

Quanto vale Nainggolan? - GUARDA IL VIDEO
Avrei risposto quanto Pogba. Radja è un calciatore forte e completo, è una razza di quelle forti che è abbastanza diffusa nella nostra squadra. La pasta diversa è diffusa in diversi calciatori nella nostra squadra, magari in misura diversa o con altre caratteristiche ma di pasta importante ugualmente. E' un confronto che regge ma con qualche anno di differenza: per il valore in campo e la sostanza espressa in tutto quello che fa secondo me regge

Nessun gol dei difensori in campionato
E' corretto, dobbiamo migliorare, soprattutto se subisci pochi gol è perché hai difensori forti sia sulla palla in terra ma anche sul gioco aereo. Per cui se sono forti sul gioco aereo questa qualità la puoi riportare o riversare nell'area di rigore avversaria soprattutto quando calci le palle inattive, tipo calci d'angolo che dobbiamo battere meglio e sfruttare meglio come forza fisica e come altezza, come chili, centimetri perché Manolas, Ruediger, Fazio, Jesus, Vermaelen, sono fortissimi di testa. Dobbiamo migliorare questo numero, anzi è una cosa di cui ne abbiamo parlato e ci fa piacere che ce lo hai ricordato

In questo momento ha la sensazione che la Roma si sia avvicinata alla Juve? - GUARDA IL VIDEO
Io ho una sensazione sola, che è fondamentale: che noi facciamo sul serio e i nostri calciatori vogliono fare sul serio e anche la gente se ne è accorta che facciamo sul serio. Questa cosa si respira quando si va fuori da qui, e lo conferma anche il fatto che molti dei nostri tifosi c'erano nell'ultima partita ma anche non ci fossero in quelle successive, lo percepiscono e lo lasciano alzare il vento che arriva dove ti possono anche sollevare se gli fai vedere o se continui a fare sul serio. Ti costringono a fare tutto per lei, tutto per la Roma. Squadra seria che fa le cose sul serio