Campionato 03/12/2016 19:38
Derby, SPALLETTI: "Per vincere basterà essere noi stessi, percepiamo la romanità ogni giorno" (AUDIO, FOTO e VIDEO)
Luciano Spalletti incontra i giornalisti alla vigilia del derby con la Lazio, in programma domani alle 15 allo stadio Olimpico. L'allenatore della Roma risponde alle domande dei cronisti nella tradizionale conferenza pre-partita.
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Ascolta Spalletti in conferenza stampa Lazio-Roma 03.12.16" su Spreaker.
Il mister fa la sua consueta introduzione. "Ho questa paginata del dottor Del Vescovo, che però sta scemando come quantità. Oggi Manolas ed El Shaarawy saranno in gruppo e si ha la certezza che svolgeranno l'intera seduta, in base a quanto fatto nei giorni precedenti. Salah e Paredes a parte, Florenzi e Nura proseguiranno il loro percorso riabilitativo. E' chiaro che Salah, come sapete, non sarà della partita e probabilmente nemmeno della prossima".
Questo il suo intervento:
Si parla sempre del derby come di una partita indecifrabile. La classifica corta di quest'anno può incidere?
Bisogna dire subito che Inzaghi e i suoi ragazzi sono stati bravi a creare un derby da alta classifica, sono due squadre che stanno facendo bene e il confronto vale molto in classifica. L'esito di questo derby sarà insidioso, viste le tante avversarie, ma secondo me avere tante squadre che hanno ambizioni importanti rende tutto più affascinante, è più bello. Ne guadagna lo spettacolo e non possono non essere contenti chi la personalità per delineare il proprio cammino.
Vista l’assenza di Salah e l’atteggiamento tattico della Lazio, pensa a un cambio di modulo?
Ogni modulo ha bisogno che si giochi a calcio, è quella la cosa fondamentale, non il modulo della squadra. La Roma ha dimostrato di potersi adattare e di saper cambiare, l'anno scorso in un modo e quest'anno in un altro. Per lunghi tratti la squadra ha fatto bene per ogni scelta fatta, siamo tranquilli. Salah è un campione nel giocare in profondità, ma la Roma sa giocare anche basso e palla a terra. Dobbiamo essere convinti che i nostri comportamenti saranno ciò che decideranno come andranno le cose.
Bruno Peres alto è un’ipotesi? El Shaarawy, l'allenamento di oggi è sufficiente per farlo giocare dall'inizio?
Sono due soluzioni possibili, a queste aggiungo anche qualcun'altra come Iturbe e Totti. Abbiamo una rosa che ci permette molte soluzioni. Riguardo la formazione, ragazzi, oggi la vedo dura con il gioco delle percentuali, ecco (ride, ndr). Ho l’1% in mano io e me lo tengo.
Che percentuale riveste invece il fatto che il pubblico della Roma risponderà in tono minore, al contrario di quello laziale?
Chi lavora e chi vive qui dentro vive nella completa romanità, dal lunedì al sabato domenica compresa, sia che vengano o no allo stadio. Si percepisce che la romanità è uno stile di vita, un modo di salutarsi, di guardarsi, di incontrarsi, di allenarsi... E ce lo sentiamo addosso tutta la settimana, non abbiamo bisogno di conferme o di spinte superiori. Il fatto di avere questa seconda pelle, che sia vicina o distante, si percepisce lo stesso. Fa lo stesso rumore che essere allo stadio, ci sentiamo tutto il peso dell'importanza di giocare per la Roma.
All’esterno il derby di Roma ha l'immagine di un derby cattivo. Lei che ne ha vissuti tanti, come lo descrive? E' cosi o una normale partita di calcio.
"Cattivo" è meglio non usarlo, meglio “dell’eterno contrasto”. E’ una partita speciale, ma si vince come le partite normali. Sicuramente smuove 2 classifiche, quella del campionato italiano e quella dell’eterno confronto tra le due squadre a cui facevo riferimento prima. Da un mio punto di vista, che riguarda più il calcio in generale e non solo il derby, in questa settimana ho guardato immagini e ho sentito frasi e discorsi che cercano di motivarti. Ho cercato di capire e sto pensando se alcuni di questi discorsi siano la strada giusta, visto che l’obiettivo di tutti è togliere le barriere, sempre che questo sia l'obiettivo che si vuol percorrere, si dice che il calcio deve essere un confronto più diretto... Per quanto mi riguarda, facendo riferimento al mio passato, se vado a pensare alle cose che mi fanno piacere e mi motivano il mio pensiero va subito al video di Allan della Chapecoense, girato prima di andare a giocare la finale dei loro sogni mentre erano sorridenti, trasferivano entusiasmo e gioia per andare a giocare una partita che mai si sarebbero sognati di giocare. E' qualcosa che ti crea quelle emozioni e quelle qualità di cui il calcio ha bisogno. E' l'immagine che mi resta più impressa, la cosa che mi fa più piacere e che mi dà voglia di arrivare dove erano arrivati loro. In mezzo a tutto c'è solo una palla, non ci sono razze nel calcio.
Prima parlava di romanità, per la sua esperienza avere in squadra romani come Totti e De Rossi è un vantaggio o un minus?
Dipende se si riesce a mantenere lucidità, così è un punto a vantaggio. Se respirando tutto l'anno questo coinvolgimento che ti dà una partita del genere, si rischia di andare in over. Le qualità dei giocatori fanno la differenza. Serve la personalità per valutare tutto quello che sta in mezzo, per superare un ostacolo ma non ad ogni costo, sempre attraverso razionalità e solidità mentale.
L'ultimo derby con te in panchina è stato vinto alla grande. Il penultimo è stato perso in maniera analoga, con lei che entrò in campo sul 2-0 per la Lazio e disse alla squadra "Calma". Questa squadra ha più convinzione di quella che si smarrì negli ultimi minuti? Cosa ha cercato di trasferire alla squadra?
Visto il tempo che è passato mi ricordo di più l'ultimo derby, non tanto quello di molto tempo fa. Secondo me i giocatori hanno le qualità per vincere questo derby. E' un po' quello che ho detto alla squadra: non è come giocare con il Real Madrid, quando nei discorsi alla squadra dici "Ce la potete fare" ma si va a sforare e si va accreditare anche qualcosa di più nella potenzialità che hanno i giocatori, dove si cerca l'eccellenza in più cose. In questa partita dobbiamo essere noi stessi, il più possibile. E' sicuramente una partita difficile perchè loro stanno bene, stanno facendo un buon calcio e sono sulle ali dell'entusiasmo, ma la Roma ha le carte in regola per giocarsela alla pari e portare a casa il risultato senza far si che i calciatori mettano in più qualcos'altro individualmente. Basta riuscire ad essere noi stessi, fare le scelte nei momenti giusti, avere la personalità di passare anche da bischero e far credere che sei cosi, ma poi ti riscatti.
La Lazio sembra dare più importanza a questa partita, Inzaghi ha detto che pensa al derby da 8 mesi. E’ un vantaggio o un limite?
Non lo so, dipende da come lo percepiscono. Noi della Roma abbiamo 2 passioni in generale, ora ne esercitiamo solo una. Ora tutte le attenzioni vanno su questa partita, perché ci interessa e vale tanto. E noi gli daremo l’attenzione che la partita necessita. E’ chiaro che fino a 3 giorni fa dovevamo darla anche alle altre partite. Se Inzaghi e i suoi sono riusciti a farlo diventare un derby da alta classifica e perché hanno vinto anche loro, altrimenti sarebbe stato un derby con una posta in palio più bassa, come già successo in passato. E’ il derby della Città Eterna, finché ci sarà il Colosseo la Roma ci sarà e ci sarà anche il derby, visto che ci sarà anche la squadra di Inzaghi
I cali di tensione, di personalità e carattere della Roma a cui ha fatto riferimento in passato, la Lazio ha dimostrato invece una maggior tenuta mentale: un divario che la preoccupa? Le da fastidio arrivare ad un derby con una Lazio favorita per molti aspetti?
Secondo me c'è qualcosa che non torna nella sua analisi. Basta risentire le sue parole. "Se noi abbiamo cali di tensione, si critica e spesso i risultati non sono quelli che vorremmo e loro invece sono bravi...". Siamo un punto avanti a loro, qualcosa che non torna c'è. La classifica dice che di pochino siamo avanti. Che loro abbiano fatto tutto bene, noi tutto male e che ci sia solo un punto di differenza... La cosa stona un po'. Gli vuoi rispondere te? (dice Spaletti all'addetto stampa Gianni Castaldi, suscitando l'llarità dei presenti, ndr). Dobbiamo migliorare sotto certi aspetti. Io amo la mia squadra e i miei calciatori e in amore qualche volta bisogna dire anche le cose che non vanno bene. Ma i miei giocatori, sono convinto, sapranno migliorare di volta in volta le cose di cui necessità il momento. Negli ultimi tempi abbiamo fatto vedere che non sempre abbiamo messo il 100%, specie nelle letture di squadra, si vede che in alcuni momenti si sceglie male ma non nella totalità, si sono scelti male i dettagli. Le nostre attenzioni sono importanti, vogliamo determinare una storia importante e bisogna fare cosi importanti. E per farle servono risultati di livello su tutti i comportamenti individuali. Lazio più favorita? Ci fa piacere, sarà uno stimolo in più per arrivare ad avere un livello di confronto più alto.
Come procede il recupero di Vermaelen? C’è la possibilità di vederlo a sinistra?
E’ un centrale che siccome sa giocare bene palla e ha tecnica in rapidità può giocare dovunque, ma resta un centrale di ruolo. Sta molto bene, nei suoi allenamenti ha messo in discussione il problema che aveva in maniera seria. Se sarà scelto farà la sua parte. E' chiaro che sarà più a suo agio da centrale che ha sinistra.
Sara più importante attaccare bene o difendere bene?
Sarà importante far bene tutto. Dicevo prima rispondendo alla sua collega che la scelta dei momenti diventa fondamentale. In una partita non puoi far andare tutto in una direzione, specie se gli avversari sanno stare in campo. E, di conseguenza, avere la personalità di saper scegliere il momento giusto può fare la differenza. Bisogna sempre pensare allo stesso modo: dobbiamo essere noi stessi in ogni situazione di gioco, quello in fondo darà quel qualcosa in più per arrivare al risultato
(fine)