Campionato 22/10/2016 20:18

Conferenza stampa, SPALLETTI: "Con l'Austria Vienna ci siamo fermati. Gli episodi dolorosi non ci toglieranno la voglia di far bene. La replica di Blind? Non mi interessa" (AUDIO, FOTO e VIDEO)

AS Roma Press Conference

torna a parlare in conferenza stampa. L'allenatore della Roma incontra i cronisti nella sala stampa di Trigoria alla vigilia del confronto di campionato con il Palermo, in programma domani alle 20.45 allo Stadio Olimpico. Questo l'intervento INTEGRALE del tecnico giallorosso:

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Ascolta Spalletti in conferenza stampa Roma-Palermo 22.10.16" su Spreaker.

Come di consueto fa il punto della situazione prima della conferenza: "Per quanto riguarda gli infortunati, una cosa nuova è che ha iniziato da giovedì ad allenarsi con la Primavera. Gli altri stanno tutti continuando il recupero. è a disposizione e sarà con noi, ieri si è allenato e ha fatto anche abbastanza bene, ma è chiaro che la sua convocazione va pensato in maniera corretta. lo avete visto tutti, oggi ha giocato e ha fatto anche bene. E' chiaro che ora deve recuperare. Qualcuno stamani, travestito da studente, mi ha chiesto se era convocabile per la partita. Non lo posso portare, anche se avesse giocato di meno il problema è il recupero. Mentre domani potrebbero essere rischiosi anche 5', dopo che ha recuperato può essere meno rischioso un tempo. Domani non ci sarà, mercoledì viene con noi. Da ricordare la cerimonia della Hall of Fame, ho già visto Toninho (Cerezo, ndr) di là, credo che ci sarà anche lui".

Ritiene questo turno di campionato particolarmente favorevole alla Roma, visto che ci sarà Milan-?
Lo sarà se riusciremo a vincere la partita, contro un avversario che in casa ha sofferto un po' e fuori casa ha fatto la classifica che ha ora. E' una squadra insidiosa. Bisognerà vedere cosa si riesce a produrre e non produrre dentro le nostre prestazioni, ci succede di abbassare il nostro livello. Non spessissimo, ma ogni tanto ci succede. Tornando alla situazione degli infortunati, Peres e proseguono la riabilitazione, anche per Seck non si sa quando tornerà a disposizione. Quello che magari dà piccoli segnali positivi è Vermaelen, che per il lavoro che sta facendo sta dando risposte positive.

Un commento sul Palermo e su De Zerbi? Una gara più insidiosa di quello che può sembrare sulla carta?
E' un po' quello che abbiamo detto prima. De Zerbi sicuramente è un allenatore promettente ma già forte. Va fatta una parentesi: il tanto nominato Zamparini, per via dei suoi tanti esoneri, ha una grande qualità nel saper scegliere i suoi allenatori. Ne ha lanciati moltissimi e li ha fortificati caratterialmente, perchè quando li manda via e poi li riprende, fortifica il loro carattere. Se si va a vedere su quanti giovani ha puntato e quanti hanno maturato personalità, ci sono nomi diversi. E' un presidente presente, ti sta addosso. De Zerbi avrà un futuro importante perchè Zamparini la vede lunga sulle qualità degli allenatori.

Ogni volta che c'è una rimonta,  e purtroppo per la Roma accade spesso, si torna a parlare di mentalità, che rischia però di essere un concetto astratto. Se per esempio arrivasse un presidente le chiedesse: "Dall'alto della sua esperienza, mi aiuta a costruire una mentalità vincente?", quali sono i passi concreti che consiglierebbe in questo senso?
Un presidente può far poco, se non comprare giocatori che hanno qualità spiccate sotto questa voce. Sono importanti la velocità, la forza, la qualità tecnica ma il carattere diventa altrettanto fondamentale. Ci sono calciatori che non mollano mai, ci sono altri che ogni tanto abbassano il livello e si compiacciono un po' senza poi andare ad essere pignoli nella singola situazione e nella ricerca del risultato. Deve essere una qualità del professionista, in generale, quella di scegliere il momento in cui bisogna essere davvero bravi nel momento di difficoltà, per portare poi il risultato a casa. C'è anche questo. Ho avuto attaccanti in vita mia che, nella gestione della partita, lasciavano prendere la palla ai difensori, poi arrivala palla decisiva e dicono "No, questa la prendo io". Anche in questo tipo di scelte si può essere un po' più bravi. A noi ogni tanto succede, durante un tragitto, di sentire la fatica, di avere il momento di smarrimento in cui ti chiedi "Che fò?", di fermarsi e tornare indietro, di riposarsi un po' e ripartire. Noi ci siamo riposati un po', nel confronto con la fatica ogni tanto ci si ferma. E poi si riparte, che è la cosa fondamentale.

Sulla difesa, avevamo visto scelte giuste e letture giuste con il . Con l’Austria Vienna quei 5 minuti di blackout. Quella partita con il era stata un episodio e non il completamento di un percorso di crescita?
Li abbiamo fatto bene, il nostro livello che è possibile per noi è quello lì. Ci è successo qualcosa di anomalo l'altra sera, ci siamo fermati e non dipendeva solo dalla difesa. Non è che solo un reparto è gestore della situazione che accade E’ sempre una conseguenza di chi è davanti e dall'atteggiamento che hanno. Se non facevamo battere quella punizione, la linea difensiva si poteva risistemare e poteva scappare in tempo, con il tempo corretto. Ma è successo, ecco. E' doloroso, ma gli episodi dolorosi non ci toglieranno mai la voglia di creare poi dei presupposti importanti per la nostra squadra, sono convinto che fin da domani lo faremo vedere.

Ha letto le parole del ct dell'Olanda Blind sulla vicenda da lei evidenziata su ?
Ha ragione lui... E' tutto vero quello che avete scritto, io devo pensare alla partita di domani e non ho tempo per soffermarsi su questa cosa.

Posso aggiungere...
Lei può aggiungere, scrivere o dire quello che gli pare...

C'è stato problema di comunicazione su questa vicenda di ?
Non lo so, non ho tempo... Vado di fretta.

Ha detto pure lei forse è frustrato...
Addirittura, siamo alle offese un'altra volta... Non avevo tempo prima, figurati ora. Se ne è consumato altro.

ha detto che è stato un errore imporre i preparatori come avvenuto con e . Lei che li ha ereditati, come si trova con loro?
Succede questo: quando vado a lavorare in un posto, porto il mio metodo e poi ascolto anche quello degli altri, ma è chiaro che in questo caso qui sono loro che si devono un po' adeguare al mio modo di lavorare. Loro sono due persone estremamente sensibile ed intelligenti, lo hanno fatto subito e mi danno un contributo importante. Si rischia, senza pesare il lavoro, di andare a sconfinare o di usare un'altra qualità. Ad esempio, si crede di allenare la potenza aerobica e invece si fa il lattato, e così via. Il 90% delle nostre esercitazioni si fa con la palla e bisogna sapere dove si va a cadere. Loro sono perfetti nel documentarmi il lavoro e per me questo è un valore aggiunto. Per quanto mi riguarda, sono due buone persone, due ragazzi con cui si può parlare di tutto. E' chiaro però che poi devono accettare di allinearsi al metodo di lavoro. E, purtroppo, io ho il mio.

, per caratteristiche, può giocare meglio da centrale o da terzino?
Per me può farli tutti e due, ha questa facilità nei 50 metri, la progressione facile, ha la qualità di dare quei piattoni puliti in avanti... Se gli chiedi di fare il terzino, fluidifica ma non qualità di Peres, ma quando poi difende lo fa con la qualità di e non, probabilmente, con qualche difetto in fase difensiva come Peres o
. Ma gli si può chiedere di fare tutti e due i ruoli e li ha già fatti. Tant'è che quando è venuto Loew a Trigoria, ci siamo un po' confrontati e mi ha fatto la stessa domanda. Gli ho risposto che dipende dall'avversario, da cosa vuoi dalla partita, dall'equilibrio della squadra dentro la partita.

La Roma negli ultimi 5 anni ha vinto solo 4 partite in Europa tra casa e trasferta. E' una squadra pronta per grandi palcoscenici?
La Roma c'è stata spesso in Europa, l'altro giorno ha fatto 100 presenze. La Roma ha passato qualche fine settimana in Europa... Segno che è stata brava a crearsi sempre uno spazio in queste competizioni e non è facile. E' chiaro che, se i dati sono questi, bisogna migliorarli. In Europa ci siamo e ci vogliamo restare facendo bene, quella della visibilità in Europa è un altra necessità che abbiamo. Ci portiamo sulle spalle il nome della Capitale d'Italia. Dobbiamo abituare tutti in giro per il mondo a godere della bellezza della nostra città e di conseguenza a fare buoni risultati, per essere all'altezza della nostra bellezza.