Campionato 19/08/2016 21:12
Conferenza stampa, SPALLETTI: "La squadra è pronta, contro l'Udinese sarà battaglia. Siamo forti, dobbiamo fin da subito essere anche grandi. Strootman e Paredes più forti di Pjanic" (FOTO, VIDEO e AUDIO)
Il tecnico romanista Luciano Spalletti si è presentato quest'oggi ai microfoni dei giornalisti presenti a Trigoria per la consueta conferenza stampa pre match. I giallorossi saranno impegnati domani alle 18 allo stadio Olimpico contri l'Udinese. Queste le parole dell'allenatore giallorosso:
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"Torosidis fermo, Florenzi fermo, Ruediger, Rui e Nura continuano il percorso di riabilitazione, Seck torna oggi".
Quanto pesa la partita di Porto?
Non penso sia un peso, siamo usciti abbastanza bene da questa sfida. Avevamo qualche dubbio visto il nostro precampionato ma il comportamento è stato corretto. La squadra è pronta. Sarà una spinta in positivo.
Quali sono le difficoltà della partita con l'Udinese?
Hanno cambiato poco, sono bravi. La società chiarisce bene subito quali sono le loro intenzioni. Hanno molti piccoli fenomeni, gli avanzano in tutti i ruoli. Hanno forza fisica e corsa. Sarà una partita dura, sarà una battaglia. Non hanno più Di Natale e senza di lui perdono qualcosa. Non ci facciamo ingannare dal risultato che hanno ottenuto con lo Spezia.
Il centrocampo è completo?
Abbiamo Strootman al posto di Pjanic ed è più forte di Pjanic. Anche Paredes abbiamo e Paredes è più forte di Pjanic. Gerson ha buone qualità ma si deve calare nel nostro calcio. Con l'arrivo di Peres, Florenzi può giocare in avanti. Per il momento siamo apposto così. Si può migliorare tutto ma per il momento siamo fermi così. Abbiamo la certezza di avere le qualità che ci vogliono per giocare il nostro calcio.
Lei andrebbe allo stadio se dovesse parcheggiare a 2 chilometri di distanza?
Se si riuscirà a riempire lo stadio è normale che qualcuno dovrà parcheggiare più lontanto. Due passi sotto il clima di Roma lo consigliano tutti i dottori. La Roma è una bella cosa, viviamo quello che è spettacolo.
Ci sarà turnover?
Si perché abbiamo giocatori e li voglio far giocare. Non faccio la formazione per far contento qualcuno. I giocatori che fanno il musino stanno in panchina anche la partita dopo. Abbiamo fatto una rosa per far giocare tutti, nessuno ha difetti di quelli che fanno parte della nostra rosa.
Il portiere?
Ho scelto Alisson perché Szczesny si era allenato poco. Il polacco ha meritato di giocare questa partita, anche El Shaarawy, ma poi si fanno le scelte. Si sceglie in base a quello che è più forte al momento. Noi non abbiamo la responsabilità dei mancati entroiti della Roma, noi dobbiamo dare merito a questi giocatori di aver creato l'opportunità di arrivare a questa possibilità. I giocatori vanno ringraziati per questo.
E' così impossibile lottare con la Juve?
Lo abbiamo detto troppe volte, lo ha detto pure Peres, le vogliamo vincere tutte. Noi scegliamo la vittoria. Vogliamo montare sopra tutto ciò che passa. Poi però c'è il confronto con le grandi squadre di Serie A. Non crediate che Inter e Milan siano peggio della Roma. Noi siamo forti e fin da subito dobbiamo incominciare ad essere grandi.
Cosa cambia tra Bruno Peres e Mario Rui?
Io i giocatori li divido in difensori, centrocampisti e attaccanti. Bruno Peres ha sempre giocato da quarto di difesa, si è allenato così un mese con Mihajlovic. Il difensore lo sa fare, poi ha qualità di spinta, può giocare sia a destra che a sinistra. I destri possono giocare tutti a sinistra, viceversa è più complicato. Poi anche Emerson può giocare a destra, Juan Jesus anche ha giocato sulla fascia ed è più forte magari nella fase difensiva. Abbiamo preso Peres perché tra un mese e mezzo rientra Ruediger che può giocare anche terzino, altrimenti avremmo preso un altro tipo di esterno. Abbiamo bisogno del gruppo e io di questo gruppo mi fido moltissimo, perché è una delle formazioni più forti che io ho allenato da quando faccio questo mestiere. Ne ho avute anche altre, ma questa è forte forte.
Come sta la Roma fisicamente e come ha impostato la preparazione?
Quello che si imposta è un inizio di lavoro, perché c’è un periodo dove si programmano le cose da fare per raggiungere un certo livello. Poi però ci sono anche le amichevoli dove voi traete le consclusioni senza pensare al programma di allenamenti. Siccome siete una voce importante e ci fa piacere anche sapere le critiche, noi dobbiamo stare attenti a quello che componiamo come lavoro e come amichevoli. Le amichevoli ti determinano altri scenari, io Florenzi e Torosidis li avrei voluti a disposizione. C’è chi magari ha un muscolo intossicato che non può essere sforzato e ne abbiamo già 2-3. Io prendo in analisi quello che è successo nell’ultima partita e dico che stiamo bene. A grandi linee, ho Mario Rui che è portoghese e gli ho fatto portare i giornali del Portogallo. Vogliamo confrontare i giornali con le pagelle loro e le vostre? Loro hanno tensione per la partita di ritorno, però c’è differenza nel trattare i propri calciatori. C’è una sola insufficienza da parte loro, qui ne leggo 5 invece, in una partita pareggiata in 10. Se faccio la conta delle occasioni, si era vinta la partita, anche per la cronostoria della partita. Ognuno poi scrive quello che vuole. Il comportamento di un nemico sincero è una qualità che apprezzo.