Campionato 23/03/2015 17:35

Caso Parma, Uva: "Che non si ripeta. Maggiore attenzione sulle iscrizioni ai campionati"

uva figc

GR PARLAMENTO - «Il caso Parma ha fatto riflettere tutti, perché i ducali si erano iscritti regolarmente e poi all'improvviso hanno smesso di pagare giocatori, dipendenti e fornitori e questo non dovrà più accadere. Nel prossimo consiglio federale saranno introdotti degli indicatori finanziari che permetteranno di capire la situazione economica dei club, per un calcio più sostenibile». Il della Federcalcio, Michele Uva, torna a esprimersi così sul 'caso Parmà ai microfoni della 'politica nel pallonè.

«L'importante adesso è che il club ducale chiuda il campionato -prosegue Uva-, anche se non è il massimo avere una squadra in mano a due curatori fallimentari. Si tratta di una soluzione ponte, poi la Federazione emanerà delle norme per evitare che si ripetano certe situazioni». «Ci sarà una maggiore attenzione sulle iscrizioni dei club ai campionati e anche sui possibili acquirenti delle società. Speriamo che questo sia il preludio anche al tema della riforma dei campionati. Si spera che prima del mese di giugno si arrivi ad una decisione condivisa, il calcio italiano ne ha davvero bisogno».

Il numero due di Via Allegri, che domani parteciperà al congresso Uefa, parla poi dell'introduzione della tecnologia: «Bisogna ricordare che con ogni probabilità ai prossimi campionati Europei ci saranno sia la tecnologia del gol non gol sia gli arbitri addizionali, noi il prossimo anno testeremo questa doppia tecnologia. Riteniamo giusto fare questa nuova sperimentazione e siamo convinti che questo combinato darà più serenità a tutti».

Il della Figc è soddisfatto dei progressi dell'Italia nel ranking Uefa. «Negli ultimi tre anni abbiamo avuto tanti bassi, ora c'è questa inversione di tendenza dovuta al fatto che i nostri club si sono ricreduti sull'Europa League, che prima era un pò snobbata. Quest'anno in questa competizione abbiamo fatto bene, abbiamo ancora due squadre in corsa e speriamo possano arrivare a Varsavia».

(adnkronos)