Campionato 13/05/2013 15:00
Milan-Roma, LOTITO: "Non è la Lazio l'emblema del razzismo...". ALBERTINI: "Calcio vittima di questi pseudo-tifosi". NICCHI: "I cori razzisti sono una vergogna". TOMMASI: "Giusta la pausa durante la gara". IDEM: "Insulti inaccettabili"
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Gli insulti razzisti di ieri durante Milan-Roma sono inaccettabili e colpiscono un giocatore che si e pubblicamente schierato contro il razzismo e che, per questo, ringrazio, invitando altri giocatori a condannare gesti simili: Cosi il ministro per le pari opportunita, lo sport e le politiche giovanili Josefa Idem commenta lepisodio di ieri. Idem chiede alla Figc di lavorare per lattivazione del tavolo istituzionale su calcio e razzismo creato a febbraio con lUnar. Ancora una volta uno stadio italiano e al centro delle cronache non per un evento sportivo, ma purtroppo per episodi vergognosi di cui sedicenti tifosi si sono resi protagonisti, afferma in una nota il ministro. A tal proposito aggiunge Idem credo sia importante che la Figc lavori per lattivazione del tavolo istituzionale creato con lUnar lo scorso febbraio sul tema Calcio e razzismo. Tutti dobbiamo sentirci coinvolti in questa battaglia e voglio rassicurare i tanti tifosi che faro tutto quanto nelle mie possibilita per far si che lo sport torni ad essere uno strumento di educazione alla convivenza, al rispetto reciproco, alla salute e ad un sano e corretto stile di vita, conclude.
(ansa)
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"È il solito problema, un problema di civiltà. Il calcio è vittima di questi pseudo-tifosi nei confronti dei quali bisognerebbe inasprire le sanzioni". Con queste parole il vicepresidente della Federcalcio, Demetrio Albertini commenta i cori razzisti di ieri sera a San Siro durante Milan-Roma.
"Non so cosa la Federcalcio possa fare di più, abbiamo condannato nella maniera più ferma questi episodi. C'è un regolamento, che è stato applicato dall'arbitro nella maniera più giusta, sospendendo la partita. L'eventuale interruzione spetta agli organi di controllo preposti, non alla federcalcio".
Infine Albertini commenta le parole del presidente della Fifa Sepp Blatter, che tramite twitter si è dichiarato inorridito dai cori razzisti in serie A: "Siamo tutti inorriditi e fermi nel condannare gli episodi di ieri sera, però, questa vicenda non riguarda solo la serie A o il mondo del calcio, che ha la sola 'colpà di ospitare queste persone. Il problema è di tutta la società"
(Adnkronos)
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«Più che commentare è arrivato il tempo di agire, l'ho detto più di una volta: questa è una vergogna che va debellata dallo sport». È una posizione netta quella espressa dal presidente dell'Associazione italiana arbitri, Marcello Nicchi, riguardo ai cori razzisti di ieri sera durante il match tra Milan e Roma. «È una cosa indegna che accadano certi episodi, e non mi riferisco solo agli stadi, ma a qualunque manifestazione sportiva, non è una questione solo legata al calcio, è una questione di cultura -prosegue il numero uno dell'Aia-. Quì qualcuno dovrà fare in modo di individuare i responsabili e far si che vengano puniti, non è possibile far sfigurare intere città per colpa di pochi sciagurati. È un problema di tutti, della nostra cultura. Noi faremo, come sempre, la nostra parte, come abbiamo fatto ieri. L'atteggiamento dell'arbitro Rocchi è stato perfetto dal punto di vista regolamentare, ha fatto quello che doveva fare. Non è solo una questione arbitrale, non si possono sempre riportare i problemi al mondo arbitrale o Federale, è un problema di civiltà».
Per quanto riguarda le parole di Blatter che si è detto «inorridito» nel leggere dei cori razzisti, Nicchi ha poi aggiunto: «Blatter non deve rimanere 'inorriditò di quanto accade a noi, deve fare quello che deve a livello mondiale. Noi -conclude Nicchi- non siamo peggiori degli altri, questo non è un problema italiano ma del mondo che sta vivendo un momento di crisi di identità e culturale».
(adnkronos)
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«Nei confronti di Mario Balotelli, per il suo modo di giocare, per il suo essere al centro dell'attenzione, perchè è bravo e pericoloso per la squadra avversaria, i cori si sono intensificati ed è giusta una pausa di riflessione, che sia di due minuti o di 40, può far capire che siamo dalla stessa parte». Lo ha detto Damiano Tommasi, presidente dell'Assocalciatori su quanto accaduto ieri sera in Milan-Roma, con l'arbitro Rocchi che ha sospeso per quasi due minuti la gara per i cori razzisti contro Balotelli.
«È un tema delicato, far proseguire lo spettacolo per premiare i tanti che si comportano bene o fermare, interrompere per il comportamento inaccettabile di alcuni? È difficile scegliere, qualsiasi scelta si fa, si lascia scontento qualcuno. Il vero obiettivo -secondo Tommasi- deve essere quello di far uscire dallo stadio chi si comporta male e vivere l'evento sportivo con i canoni di naturale condivisione. Oggi purtroppo alcuni vivono lo stadio come occasione per far notizia, per farsi sentire, rimanendo nell'anominato.»
(sky sport)