Campionato 07/05/2013 18:14

Cagliari, società pronta a trattare per il ritorno al Sant'Elia. Abete: "Per l'iscrizione serve uno stadio a norma, non ci saranno deroghe"



''Prendiamo molto seriamente la vostra offerta - si legge in una nota della societa' di Cellino firmata dal vice presidente Giovanni Domenica Pinna - e ringraziamo l'Amministrazione per l'opportunita' offerta''. La societa' rilancia e chiede un confronto con Zedda in tempi brevissimi: ''Sollecitiamo un incontro tecnico per avviare - spiega la Cagliari Calcio - le procedure dettate dalle norme in materia, evidenziando l'imminente termine per l'iscrizione al prossimo campionato''.



Dopo lo scandalo dello stadio Is Arenas, con l'inchiesta della magistratura che ha portato all'arresto del sindaco di Quartu, di alcuni dirigenti comunali e del presidente del Cagliari Massimo Cellino, la squadra e' orfana in terra sarda di un campo dove disputare le partite casalinghe e si e' vista costretta ad 'emigrare' a Trieste per le ultime gare di campionato. 

 

''Non ci saranno problemi per l'iscrizione del Cagliari al prossimo campionato se sara' individuato uno stadio a norma. L'unico problema e' che in questo momento in Sardegna non ci sono stadi in regola per la serie A: bisogna cercarlo da qualche altra parte''. Lo ha detto il presidente della Figc Giancarlo Abete nel corso del seminario dell'Ussi concluso questo pomeriggio a Coverciano. Non ci sarebbe la possibilita' di deroghe: ''Federazione e Lega - ha spiegato - non possono intervenire in deroga quando le autorita' preposte non hanno concesso l'agibilita. La deroga puo' essere concessa, invece, in caso di capienza limitata''. Per il Cagliari la questione campo si giochera' domani al Tar Sardegna. L'obiettivo e' quello di indicare entro il prossimo 30 giugno lo stadio Is Arenas come sede delle partite interne per il torneo 2013-2014: il giudice amministrativo si pronuncera' proprio sul ricorso presentato dalla societa' rossoblu' contro l'archiviazione della Prefettura della pratica relativa all'agibilita del terreno di gioco di Quartu. Un'eventuale pronuncia favorevole del Tribunale potrebbe accorciare i tempi per l'ottenimento della sospirata agibilita'. In caso contrario il Cagliari dovrebbe ripresentare daccapo tutta la documentazione.

(ansa)

l problema stadio mette a rischio la sopravvivenza stessa del piu' importante club sportivo della Sardegna. Lo spiega il Cagliari calcio in una nota apparsa nel sito internet del club a poche ore dalla lettera inviata al Comune per fissare un incontro in vista della possibile riapertura del Sant'Elia. La societa' pero', anche alla luce di quanto riferito dal presidente della Figc Giancarlo Abete a proposito delle iscrizioni al prossimo campionato di serie A, continua a manifestare i suoi dubbi. E vuole chiarezza. ''E' del tutto evidente, secondo le dichiarazioni del presidente federale, che neanche il Sant'Elia e' al momento in grado di ospitare le gare interne del Cagliari. Si tratta - spiega il club di Cellino - di un autorevole parere che stride con le rassicurazioni di senso opposto che giungono dal Comune. Chi ha ragione, dunque? Di questa situazione pagano le conseguenze il Cagliari e i suoi tifosi, vere vittime di questa situazione ai limiti dell'assurdo''.



Pronti comunque a fare il possibile: il Comune ha gia' risposto alla lettera del Cagliari e propone per la riunione la data del 10 maggio. ''In ogni caso - prosegue la societa' - se l'amministrazione comunale avesse l'intenzione di procedere senza ulteriori indugi verso la riapertura dell'impianto, il Cagliari Calcio sarebbe disponibile a partecipare a un incontro tecnico perche' finalmente alle parole seguano i fatti''

(cagliaricalcio.net)