Campionato 08/04/2013 22:44

Derby, gli striscioni giallorossi: "Noi 20 anni di Totti, voi 20 anni di tutti". "La nostra fede non chiede permessi, Curva Sud senza compromessi"

Scontri e tensione all’esterno, sfotto’ e ironia sugli spalti. E’ un derby a due facce quello dell’Olimpico tra i tifosi di Roma e Lazio. Prima del fischio d’inizio della partita l’odore che si respira nei pressi dello stadio e’ quello acre dei lacrimogeni sparati dalle forze dell’ordine per disperdere i violenti, le tribune invece si colorano di striscioni e bandiere delle due formazioni. La stracittadina numero 140 di campionato parte pero’ male, con incidenti fuori dallo stadio, con l’accoltellamento di due romanisti aggrediti dagli ultra’ biancocelesti dopo che avevano parcheggiato nei pressi di Ponte Milvio. Un terzo tifoso, questa volta laziale, e’ invece ferito al gluteo da due romanisti all’altezza del Ponte Duca d’Aosta.





Ma sin da Piazzale Flaminio, dove i negozianti per paura hanno abbassato anzitempo le saracinesche, tutta la zona intorno all’impianto capitolino e’ teatro di scontri in cui entrambe le tifoserie cercano di sfondare il cordone delle forze dell’ordine lanciando numerosi petardi, sassi e bottiglie di vetro. Mentre all’esterno le strade vengono coperte da un tappeto di vetri e detriti, all’interno dell’Olimpico parte la gara dello sfotto’. A dare il via e’ la Curva Nord, feudo biancoceleste, che non si lascia sfuggire l’occasione di punzecchiare il presidente della Roma, James Pallotta. L’uomo d’affari statunitense prima del fischio d’inizio si presenta sul terreno di gioco con la sciarpa giallorossa al collo per salutare i sostenitori romanisti ma, una volta entrato in tribuna, e’ bersaglio dei fischi laziali e di un coro ironico: ”Lo sceicco dove sta?”. Il riferimento e’ alla trattativa fallita con Al Qaddumi, potenziale socio individuato dalla proprieta’ americana che alla fine non ha versato la somma pattuita per entrare al fianco di Pallotta nel club giallorosso.



A mettere il dito nella piaga e’ anche uno striscione esposto in Nord: ”Con lo sceicco che triste pantomima, era piu’ dignitosa la colletta del Sistina”, con annessa spiegazione del termine ”pantomima: messinscena per commuovere o ingannare”. Obiettivo dei laziali anche che ha da poco celebrato il ventennale in Serie A con la maglia della Roma. ”20 anni del tuo capitano – sputi, calci e lezioni di itagliano” l’ironico messaggio spedito ai rivali giallorossi, che pero’ difendono il loro beniamino con un lunghissimo striscione esposto in Tevere (”sei nel centro ed ogni cosa sembra ti sia intorno, sei davanti e tutto il resto e’ soltanto sfondo: c’e’ solo un capitano”).




Non meno tagliente, infine, la con la scritta ”giovedi’ gnocchi, sabato trippa, lunedi’ coniglio”, prima di accogliere l’ingresso delle squadre in campo al grido di ”La nostra fede non chiede permessiCurva Sud senza compromessi. Roma nostra brillera”’. Secca la risposta dei dirimpettai, con una coreografia biancoceleste in Curva Nord, la scritta ”Dal 1900la squadra dei padri. La fede immortal!” e la gigantografia di un padre che allaccia gli scarpini al figlio calciatore.

(ansa)