Campionato 23/04/2012 12:58
Genoa-Siena, ABETE: "Resa inaccettabile ai violenti" - BERETTA: "Vanno fermati" - PETRUCCI: "Certi presidenti non dovrebbero parlare"
«Se si ha un ruolo di responsabilità societaria o se si è professionisti bisogna affrontare il rischio che alcuni comportamenti non siano graditi» ad un gruppo di facinorosi. «Chi rischia veramente è chi rappresenta l'Italia in luoghi in cui si muore. Non si può cedere ai ricatti -prosegue il numero 1 della federcalcio-: se non cede la popolazione nelle zone in cui c'è la mafia o la camorra, non si può pensare che a cedere sia il calcio di fronte ad un gruppo di soggetti riconoscibili e sanzionabili»
«I giocatori, le società e la parte sana della tifoseria deve denunciare tali situazioni. Altrimenti scatta un meccanismo omertoso, estremamente dannoso per il mondo del calcio», dice il presidente della Figc. «Questi episodi sono legati ai comportamenti di persone facilmenti riconoscibili, serve una denuncia molto forte: le cose non si sistemano da sole», afferma ancora Abete prima di evidenziare che «la maglia non si disonora perdendo una partita. Si disonora quando si rinuncia ad indossarla. Non si capisce perchè queste persone siano ancora in circolazione, avrebbero dovuto essere allontanate dagli stadi da tempo. Spero che ricevano il massimo della pena in base alle norme vigenti»
(ansa)
Queste le parole di Beretta: «Sarebbe molto importante dimostrare che chi si macchia di colpe del genere, sia chiamato a rispondere in maniera molto pesante e molto diretta. Intanto bisogna applicare con la massima severità tutte le norme esistenti. Non è sufficiente squalificare il campo, bisogna riuscire a fermare questi facinorosi che creano un danno al calcio, al Genoa e all'immagine di questo mondo»
(ansa)
Queste le parole di Gianni Petrucci: «Lo sport viene rovinato dagli esaltati e da certi presidenti di società, peraltro condannati che dettano l'etica».
(ansa)
Saranno identificati a breve almeno alcuni dei protagonisti dei disordini che ieri hanno provocato l'interruzione della partita di calcio Genova-Siena, nello stadio genovese di Marassi. «Contiamo di acquisire i filmati in giornata - dichiara all'Adnkronos il capo gabinetto della questura di Genova Sebastiano Salvo - Avremo a disposizione circa 35 minuti di riprese, con immagini chiare, e foto». «Non sarà difficile identificare le persone che hanno commesso reati, chi ha scavalcato la recinzione, gettato petardi e candelotti fumogeni in campo, chi si è reso responsabile di minacce e violenze agli stuart - sottolinea - Le prove acquisite potrebbero portare anche all'emissione di misure cautelari».
Secondo Salvo sono una ventina i tifosi che, all'interno di un gruppo di un centinaio di protagonisti dell protesta, hanno commesso gli atti più gravi. Oggi verranno verbalizzate anche le testimonianze degli stuart, uno dei quali è stato aggredito e ha ricevuto una prognosi di dieci giorni. La questura conta di emettere dei daspo, cioè i divieti di frequentare lo stadio, entro mercoledì.
(adnkronos)
«Quello che è accaduto ieri allo stadio di Genova è inaccettabile. Non riesco a spiegarmi come i calciatori abbiano potuto dare retta alla follia degli ultras, è una cosa triste ed inaccettabile. Togliersi la maglia, poi, per un ricatto, è come consegnare il calcio in mano ai facinorosi. Non voglio fare di un'erba un fascio, ma così non può andare, serve un vero cambiamento nel mondo del calcio italiano, un cambiamento radicale». Lo scrive in una nota Luciano Ciocchetti, esponente Udc, in merito all'episodio di Marassi di ieri pomeriggio, che ha causato la sospensione per 40 minuti della partita Genoa-Siena.
(omniroma)