Campionato 24/04/2012 13:24
Conferenza stampa, BALDINI: "Dico ai tifosi: conoscevamo le difficoltà per arrivare agli obiettivi, sappiamo cosa facciamo" - LUIS ENRIQUE: "Ho sbagliato tutto ma giudicatemi per i risultati" (AUDIO)

Queste le parole di Franco Baldini:
Dopo la lettura dei giornali di stamattina ho deciso di venire qui a parlarvi, mi scuserà Luis Enrique. Sono qua per dire che la società sa benissimo, come sapeva fin da principio, il tipo di percorso intrapreso e le sue difficoltà. Sapevamo di poter affrontare momenti duri, ma sapevamo anche per arrivare agli obiettivi che ci siamo prefissati, che ci sarebbero stati dei passaggi obbligati. Siamo dei professionisti, sappiamo cosa fare: per esperienza, per passato, per i professionisti che stanno qui, noi abbiamo delle sicurezze su quello che dobbiamo fare. Non ci tiriamo indietro, siamo i primi ad essere arrabbiati: pensate a quello più tifoso di voi e moltiplicate per cento, avrete la nostra delusione.
L'autocritica non ci manca, l'allenatore non è fuori da questo concetto: ognuno di noi doveva migliorare gente. Non siamo gente capitata qui per caso. Le critiche vanno bene, ma al livello personale non le accetto: frequento bellissime persone, non mafiosi e corrotti. I nostri proprietari, che hanno speso quasi 10 milioni, hanno da parte nostra, cosa che non succede quasi mai, la massima disponibilità. Ci è stata data carta bianca, e in cambio di questa abbiamo sempre dato il massimo e la massima disponibilità. Qui ci sono persone che stanno dando tutto: in qualsiasi momento, se la proprietà non sarà contenta, rimetteranno la propria fortuna, aldilà dei contratti, nelle mani dei proprietari.
Un messaggio ai tifosi: sappiamo ciò che facciamo, sappiamo che ci sarebbe stato da soffrire. Pur sapendolo, sbattendoci la faccia comunque ci facciamo male. Questa società arriverà a degli obiettivi in alto.Siamo contenti dei calciatori, anche se magari possiamo aver gradito poco certi atteggiamenti poco determinati. La qualità del signore che sta qui affianco a me è alta, quella dei giocatori è alta, ci siamo imbattuti in dei professionisti seri. Non c'è nessuna divisiione, c'è unità di intenti, sarà un futuro importante.
Processo di crescita sotto il profilo tecnico in ritardo?
Non è in ritardo. E' giusto che i tifosi ci fischino, se lo ritengono giusto. Abbiamo bisogno di compattezza e lo dico anche a voi giornalisti. Non c'è delusione a prescindere, abbiamo la possibilità di arrivare a quel fatidico terzo posto. fa male mancare le occasioni. Sapevamo che avremmo avuto questi tipo specifico di difficoltà.
In nove mesi, quello che si evince è che questa squadra stia smarrendo la propria identità. C'è una preoccupazione in questo aspetto?
Io credo che questo è quello che dovremo migliorare. Sapevamo che sarebbe stao così: era una facile previsione il creare più o meno un'identità e poi prendere altri giocatori adatti. La squadra gioca a volte in un modo, a volte in un altro e siamo d'accordo. ma abbiamo un'idea di gioco. Avevamo preventivati degli interventi sulla squadra, per portare più giocatori possibili utili a questa idea di gioco.
Mai vista così tanta pazienza a Roma, ricordo le contestazioni degli anni passati. Oggi la Roma non sembra nè carne nè pesce.
Noi vogliamo trovare le soluzioni e non i responsabili. Se abbiamo trasmesso messaggi sbagliati ci dispiace, tutto può essere. Questa è una buona squadra, va migliorata ma soprattutto vanno migliorate le prestazioni dei buonissimi giocatori che sono in questa squadra. Il nostro allenatore è un ottimno punto di partenza. Confido nel fatto che questo allenatore con questa squadra potranno portare soddisfazione a questo tifoso. Io sono qua per mostrarmi proprio ai tifosi, perchè voglio che sappiano che apprezziamo il credito che ci hanno dato. Non si era parlato di grandi risultati in un anno, ma la premesse per far bene ci sono. Tutti lavorano e sbagliano: abbiamo anche rinosciuto i nostri errori.
Prende la parola ora Luis Enrique:
Baldini conferma la forza della società. L'appoggio c'è ed è forte. Che risposte dà invece dal punto di vista tecnico al momento della Roma?
Sto pensando... (lunga pausa del tecnico, ndr). Dal primo giorno che sono arrivato qua mai ho pensato come avrei fatto la squadra. Non sapevo quali calciatori potessimo prendere. Non sapevo cosa potesse succedere in campionato, così dall'inizio ho impostato questo tipo di squadra. Siamo ancora in lotta per la Champions, anche se non molto vicini. Ad un passo dall'Europa League, questa è la realtà e ognuno ha il proprio pensiero. Giudicatemi per i risultati, alla fine vedremo cosa succede.
Sacrosanto, però quando arriva un allenatore che porta una filosofia di gioco nuova, si cerca di guardare anche la prestazione.
Io vedo l'identità di questa squadra. Tu non la vedi? Io lo rispetto. ma io la vedo questa identità, ma non solo quando vince. E' difficle spiegare cosa succede quando perdiamo, facciamo arrabbiare i nostri tifosi e ci dispiace, siamo delusi per questo. Non mi sono mai nascosto, ammetto le mie responsabilità. Ma l'identità di gioco non è un problema.
Secondo te alcune sconfitte (Firenze, Bergamo, Torino) nascono anche da una difficoltà della squadra nel metabolizzare alcune scelte? Osvaldo a Firenze, De Rossi a Bergamo e Totti a Torino hanno influito?
I primi due argomenti sono già stati affrontati. Sono convinto che ho fatto il meglio della squadra. Un'altra cosa è parlare del calciatore più importante di questa squadra. Totti ha 35 anni, non giocherà fino a 50. La squadra abituarsi che se non c'è Totti: il futuro della squadra è senza Francesco in campo. Forse da presidente, allenatore o dirigente. Ma non in campo. Totti dà il suo meglio quando sta al 100%, io la penso così. E penso che sia il più importante in questa squadra, ho spiegato a fine partita come la pensavo. Forse ho sbagliato, come dite voi, ma quello che ho fatto l'ho sempre fatto con convinzione.
E pronto a ribadire che vuole rimanere 4-5-10 stagioni a Roma?
Ho scherzato tantissimo, ma ora non credo sia il caso di farlo. Qualcuno può morire se lo dico ora che posso rimanere 10 anni. Non si sa mai nel calcio, questo è un anno molto speciale. Mi hanno dimostrato grandissimo rispetto tifosi, società e calciatori. E non si sa mai nel calcio, ma tranquilli che non saranno 5 anni.
Parlando ai tifosi, quale autocritica può rivolgere a se stesso?
Ho sbagliato in tutto. Nella globalità...
La scelta di schierare Perrotta è sembrato un tentativo di cambiare registro
Pjanic è un trequartista, noi abbiamo cercato di farlo giocare da interno. Con la Juve ho messo due punte con un trequartista, che non era Perrotta. Il centrocampo era a 3, con Gago, Marquinho, Perrotta. Forse lo svantaggio iniziale ha fatto vedere qualcosa di diverso da quello che era. L'avevo detto: un errore e la Juve ti punisce, così è stato.
Dice di aver sbagliato tutto. Si sente responsabile, ma Baldini prima ha confermato la fiducia illimitata, nonostante gli errori di questa Roma. Lei però darebbe fiducia ad un tecnico che dice di aver sbagliato tutto?
Dimmi, cosa vuoi che dica?
Senza arrabbiarsi mister, solo il suo pensiero...
Io così la penso. Questi 50 punti sono colpa mia, cosa vuoi che dica? E' una frase fatta, quello che devo dire a Franco Baldini rimane tra noi, quello che dico ai calciatori rimane tra noi. Con voi è un'altra cosa
Lei si rivolge anche ai tifosi tramite noi
Io rispetto i tifosi
Lei spesso si irrigidisce, ma deve rispondere, con cortesia o senza. Il tifoso cosa deve pensare? Che diamo la Roma ad una persona che dice di aver sbagliato? Arrivati a questo punto i tifosi vorrebbero un'analisi del momento, capire dove lei ha sbagliato. Ma con serenità...
(prende parola Elena Turra, ndr) Domandare è lecito, rispondere è cortesia, non dovere...
Luis Enrique: Quello che fa bene la squadra è perchè i calciatori sono bravi. Le cose che non vanno bene sono colpa mia. E' così.
Pensa che la sua idea di calcio sia adatta al calcio italiano?
Si, l'ho visto durante la stagione. Ho sentito parlare gli allenatori: ci sono differenze tra i vari tipi di calcio, ma non sono un impedimento alla realizzazione del gioco. Me ne andrei se la società mi togliesse la fiducia, se i miei giocatori mi abbandonassero, se i tifosi mi dimostrassero che non mi vogliono più. Non me ne vado se prendo le critiche da voi
I tifosi cosa dovrebbero pensare ad oggi, dopo Torino?
Noi soffriamo questa situazione, è sempre spiacevole perdere così. E' brutto vedere che una partita è finita già dal minuto 8. Per quanto mi riguarda, mi concentro sulla Fiorentina. 20 domande e ancora non abbiamo parlato della Fiorentina. Se vinciamo, arriviamo a 53 punti. Capisco che interessi sapere dove ho sbagliato, ma mi concentro su quello che serve alla squadra. Capisco che i tifosi siano arrabbiati, capisco il loro disappunto.
8 gol presi nelle ultime due trasferte. Cosa cambia fuori dall'Olimpico?
E' difficile da spiegare. L'avrei cambiato se l'avessi capito bene. Abbiamo ancora delle difficoltà, ma abbiamo fatto dei bei risultati, ma in trasferta continuiamo a fare fatica. L'approccio però è lo stesso, è stato lo stesso da Udinese e Torino.
Con la gara di domenica è l'ennesima sconfitta. molte sconfitte fragorose, senza mai scendere in campo. Questa squadra manca di attributi? Quanto tempo deve passare prima di poter evitare ai tifosi queste figure?
Mancano 5 partite, dare un voto alla squadra è ingiusto. Parlare solo delle sconfitte non è giusto. Io ora voglio pensare alla Fiorentina, pensare a quello che facciamo. La personalità? Non parlo male della mia squadra.
Il problema forse non è tattico. Ma lei ha capito dove intervenire?
Si, però non posso dirlo ora, quando mancano le cinque partite più importanti. Noi rivediamo le partite tante volte, lo facciamo ogni settimana. Ma mancano cinque partite, non posso dirvi cosa devo cambiare. Io metto la faccia qui con voi, poi lavoro per il presente, per determinare dove giocherà la Roma nel prossimo anno.
Un discorso semplice: se un ingegnere sbaglia, cade la casa, se un giornalista sbaglia, lo mandano a fare la Lega Pro. Oltre a metterci la faccia, cosa può fare di più?
Hai pensato molto a questa domanda eh? Tra cinque settimane te lo dico...