Campionato 21/09/2011 13:31
Conferenza stampa, LUIS ENRIQUE: "La prestazione di San Siro? Un'iniezione di fiducia. La squadra ha voglia di vincere, si sente in debito con i tifosi" (FOTO e AUDIO)
Quanto è servita per l'autostima la prestazione di San Siro con l'Inter per preparare la gara il Siena?
"Non saprei quantificarla, ma senza dubbio c'è servita per la fiducia, ha rinforzato la nostra idea calcistica, in classifica abbiamo fatto un passettino ma è stata importante per la fiducia"
L'incidente di Stekelenburg. Deve essere più tutelato il portiere? Chi lo sostituirà?
"Credo che tutti i giocatori che subiscano interventi pericolosi in campo vadano tutelati. Come ho già detto nella conferenza postpartita, Lucio si è scusato. Naturalmente credo nella sua buona fede ma è stato un incidente che ci ha spaventato. Ho deciso chi gioca in porta, ma lo dirò prima ai giocatori"
La Roma è una squadra che farà qausi sempre bella figura con le grandi e avrà più difficoltà con le squadre che si chiudono. Sarà un pericolo offrire troppi spazi contro il Siena?
"Senza dubbio sarà una partita difficle e delicata, dovremo attaccare e creare più opportunità possibili per segnare ma allo stesso tempo fare attenzione al contropiede, gli attaccanti dovranno aiutare in copertura. Vedo una squadra che ha voglia di vincere la prima partita e che si sente in debito con i suoi tifosi. Questa partita arriva al momento giusto. Spero che sia una grande partita, abbiamo le stesse intenzioni che avevamo a Milano, del Cagiari e delle gare precedenti. Non so se vinceremo, ma quello che è sicuro è che la Roma farà sempre la partita contro tutti gli avversari"
Le hanno fatto complimenti per il gioco. Quanto manca per arrivare ai risultati?
"Schiero la squadra che ritengo migliore per raggiungere i risultati. Il risultato è quello che mi interessa. Dobbiamo anche assumerci dei rischi, ma sono convinto che il cammino migliore per arrivare ai risultati. Non sono preoccupato in assoluto, abbiamo avuto occasioni da gol, anche se non le abbiamo concretizzate, sarà un problema che supereremo. I complimenti sono marginali, non mi interessano più di tanto, mi interessa vincere giovedi cosi come domenica, abbiamo bisogno di una vittoria. Ne abbiamo bisogno perchè la squadra sta lavorando bene e i risultati devono essere la logica conseguenza. E' il modo migliore per prendere fiducia e motivare al massimo la squadra"
Nel gioco manca ancora un po' di velocità. Si aspettava di più da Bojan? Gli darà ancora fiducia?
"Ci sono molti aspetti da migliorare, naturalmente, anche i giocatori devono conoscersi meglio tra loro e raggiungere una migliore intesa. Nell'ultima settimana di mercato sono arrivati ben quattro giocatori Il lavoro nel calcio è inesauribile, non si finisce mai di migliorare. Bojan lo vedo sullo stesso piano di Borriello, Borini, di tutti gli attaccanti che ho a disposizione. Mi piace avere concorrenza, voglio che i giocatori si guadagnino il posto, sia in campo che in allenamento. Non so chi giocherà e chi segnerà di più, saranno loro a dimostrarlo"
Sulla concorrenza, farà turn-over visto le tre partite in meno di otto giorni?
"Chiaramente e' un aspetto che terrò in considerazione, non siamo nemmeno abituati a giocare cosi tante partite in poco tempo. Sarà importante vedere la condizione fisica dei giocatori, a Milano per esempio ho avuto a disposizione solo due cambi e avevo giocatori molto stanchi, anche se in settimana hanno lavorato bene. E' un problema che vedremo domani. In questo momento su come attaccare il 4-4-2 del Siena, aiutare le soluzioni della squadra, evitare le ripartenze dell'avversario. Poi se un giocatore non sarà al 100% ci sarà un compagno pronto a subentrare, conto su tutti i giocatori. Non sono un allenatore che conta sempre sugli stessi 11 giocatori, faccio riferimento alla rosa che ho a disposizione, credo ciecamente in questo fatto. Evidentemente ci sono calciatori che hanno un peso specifico diverso, ma contando sempre e solo su quei 3-4 giocatori non credo si possa andare lontano"
A Milano c'era Pizarro per la prima volta, è indispensabile in questo momento? E' cambiato il suo pensiero, visoto che era sul mercato?
"Tutti per me sono indispensabili, sono contento della mia rosa. Personalmente non l'ho mai messo sul mercato, anche perchè non è il mio lavoro. Ho sempre contato su di lui, si adatta bene alla nostra filosofia di gioco. Non ha potuto partecipare perchè è' stato a lungo infortunato ed è tornato a disposizione, è indispenasbile come tutti"
Osvaldo, un acquisto raccomandato da lei, è stato uno dei più deludenti...
"Non è importante che un giocatore l'abbia voluto io o l'ha portato Walter (Sabatini, ndr) o qualcun altro. Nel momento in cui sono qui tutti sono giocatori della Roma, difendono gli stessi colori e indossano la stessa maglia. Per me non esistiono nemmeno distinzioni di nazionalità. Per Osvaldo vale lo stesso di scorso di Pjanic, Borini e degli altri. E' importante avere un po' di tranquillità e di pazienza, sappiamo che la piazza è difficile e dove ci sono molte pressioni, così come succede anche in altre piazze. Ai giocatori chiediamo di concentrarsi sul loro lavoro"
L'inizio difficile delle milanesi le fa pensare di una lotta più aperta per lo scudetto?
"Dopo due giornate è prematuro trarre le conclusioni, ma mi sembra un campionato più aperto rispetto alle altre stagioni. E' una mia sensazione, aspettiamo le prime dieci partite per fare un bilancio più preciso"
Lamela ieri ha interrotto l'allenamento, rallenta la sua tabella di marcia verso l'esordio?
"Lamela oggi non si è allenato, ieri aveva un problema alla caviglia. E' importante che recuperi con calma, è un giocatore nuovo ha molta voglia di dimostrare quello che vale ma bisogna aspettare che recuperi completamente. Un discorso che vale per tutti i giocatori. Non sono preoccupato, è un ragazzo con molte qualità e avrà modo di far bene e di dare il suo contributo, ma deve recuperare con tranquillità"
La sconfitta di ieri dell'Inter ridimensiona la prestazione di San Siro della Roma?
"No, non credo, ogni partita ha una storia a sè. La partita di Milano era difficile e mi sembra che l'ambiente ha apprezzato la prestazione, è passato il mio messaggio, che la squadra vuole lottare per vincere fino alla fine contro tutti. Se una squadra vince o perde la gara successiva conta relativamente. Non mi preoccupano le prestazioni dei precedenti avversari, mi interessa solo la prossima partita e il prossimo avversario"
L'esonero di Gasperini?
"No comment. Ribadisco le parole della scorsa settimana, è un allenatore preparato ed esperto, la sua carriera lo dimosta, ma noi allenatori purtroppo dipendiamo dai risultati, mi dispiace ma è così"
LInter si è difesa più del Cagliari. Difficilmente le grandi faranno la partita contro la Roma. È questa la grande differenza tra calcio italiano e spagnolo?
"Sinceramente non so se il Cagliari nel primo tempo abbia giocato bene per propri meriti o per errori nostri nel pressing, infatti poi nel secondo tempo abbiamo fatto meglio e il Caglairi ha faticato, anche se il risultato non è arrivato. L'Inter non ha giocato al suo livello perchè abbiamo fatto un buon pressing in tutti i 90 minuti. Probabilmente tra una diecina di giornate capirò le differenze tra il calcio italiano e quello spagnolo. Credo che nel calcio italiano, dove le squadre non sono molto abituate a tenere tanto il controllo della partita e il possesso della palla, questo sistema di gioco può essere molto vantaggioso. Noi vogliamo tenere molto la palla, non tanto per linee orizzontali ma nella metà campo avversaria. Frà una diecina di giornate potremmo trarre un po' di conclusioni e vedere se possiamo raggiungere il nostro obiettivo: avere sempre in mano l'iniziativa e ovviamente ottenere dei risultati. E' chiaro, l'inizio è stato difficile ma sapevo già che non sarebbe stato facile"
Tra gli attaccanti a disposizione, come ritiene debba giocare Totti?
"Non attacchiamo con tre attaccanti, giochiamo con 11 attaccanti e 11 difensori. Sul serio, tutti partecipano alla manvora, per arrivare sulla palla nelle migliori condizioni abbiamo bisogono di 11 attaccanti. Stesso discorso vale per la difesa, non è un lavoro di 3 o 4 giocatori, è un lavoro di squadra, tutti insieme avanti e tutti insieme dietro. Francesco può giocare come trequartista o come punta, ha più libertà di movimento perchè è il giocatore che ha più qualità, il mio compito è adattare il mio modulo in base alle caratteristiche dei giocatori. Avete visto Franscesco in campo come da una mano a centrocampo, imposta la manovra e si inserisce in area, ha libertà per partecipare ad ogni azione di gioco"
Ha in mente alternative a Totti, nel caso in cui non possa giocare?
"Ce ne sono tanti. Verre, Lamela, Pizarro, Pjanic..."
Perrotta terzino, può essere il suo nuovo ruolo o l'ha provato solo per un'alternativa momentanea?
"Per me ha fatto benissimo, il suo ruolo era diverso, non un terzino abituale che deve difendere ma un terzino altissimo, quasi un centrocampista che in fasi di possesso può giocare come interno o come trequartista. Due anni fa ha già giocato come trequartista. Simone mi piace, ha vinto il Mondiale anche perchè ha le qualità di poter giocare in molti ruoli e di fare bene"
Senza Stekelenburg è svanita l'unica certezza della squadra. Curci, Lobont o Pigliacelli?
"Anche Luis Enrique in panchina è una certezza, per questa settimana (ride...). Sul portiere non do' certezze, questa settimana come sempre preferisco parlarne prima con i giocatori. Giocheranno o Curci o Lobont"
Sembra che non prende contromisure alle mosse degli avversari. E' cosi?
"Evidentemente una tua impressione, curo molto le contromisure al gioco degli avversari, ma non siamo delle macchine. Ad esempio, l'azione di Zarate è nata da una palla persa a centrocampo e abbiamo corso un pericolo. Io posso dare tutte le indicazioni del caso, posso dire che Zarate è un giocatore che ha determinate caratteristiche, molto tecnico e con un ottimo dribbling, marcarlo è una questione diversa. Posso dire che Aguero va marcato e anticipato in un certo modo, se non ci si riesce e ti salta poi come lo si fa a fermare? Stesso discorso vale per Messi o per Totti, la teoria la conosciamo ma dobbiamo vedere come tradurla anche in pratica. Alla fine il calcio è un gioco di errori, che si possono fare in campo e anche dalla panchina. E' chiaro comunque che presto molto attenzione agli avversari
Riguardo De Rossi, non si rischia di perdere qualcosa in fase offensiva facendolo giocare in quella posizione vista a Milano?
"Dipenderà dalle partite, può essere schierato anche come interno in posizione più avanzata. Nel corso della settimana siamo andati avanti con il lavoro e De Rossi stà diventando la gudia di questa squadra. Anche se con solo un gol è il capocannoniere della squadra, si inserisce bene dalla seconda linea. In alcune partite potrebbe giocare in posizioni diverse"
Viviani e Caprari, giocatori su cui ha puntato molto, sono stati messi un po' in ombra dai nuovi acquisti. Potranno essere reinseriti nel progetto
"Ho una rosa ampia in questo momento, ma Viviani, Caprairi e Verre sono giocatori interessanti che possono rientrare in ogni momento a far parte della prima squadra. La scorsa settimana ho seguito la vittoria della Primavera. Seguiamo con molta attenzione la loro crescita, sarà importante non avere fretta e se non trovano sapzio nella prima squadra è importante che giochino e che continuino a crescere. In ogni caso vi assicuro che mi avvarrò dei ragazzi della Primavera, anche perchè hanno molte qualità"
La vittoria tarda ad arrivare, quanto conta l'appoggio dei tifosi?
"In questo momento siamo un po'in debito con loro. Abbiamo questa urgenza di ricambiare il loro affetto e sostegno. Abbiamo una tifoseria straordinaria, che essenzialmente ci chiede una sola cosa: difendere al 100% i colori di questa maglia. Hanno visto l'impegno della squadra e l'hanno applaudita. E' bellisimo che ci siano dei tifosi che ti giudichino solo per il tuo attegiamento sul terreno di gioco. Dopo logicamente dovranno arrivare le vittorie. Per me è fondamentale l'apporto dei tifosi, è fondamentale la relazione tra tifosi e squadra, ci aiuterà a crescere"