Campionato 30/09/2011 14:27
Conferenza stampa, LUIS ENRIQUE: "Domani cercheremo di trovare la simbiosi con i nostri tifosi. Stekelenburg può giocare" (AUDIO)

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"Partita contro la migliore squadra come evidenziano i risultati, sarebbero 10 punti senza la penalizzazione per il calcio scommesse e sarebbero in testa alla classifica. Una squadra difficile e forte. Loro possono giocare in tutti i modi, in contropiede, con la palla corta...Sono preoccupato per la loro forma fisica, E' una squadra difficile per noi, arriviamo da una buona situazione dopo la vittoria in trasferta e una settimana di lavoro intenso, da una settimana interessante. Cerchiamo la simbiosi tra noi e i tifosi, sappiamo come ti rafforza il tifo dell'Olimpico e speriamo di trovarlo domani"
Cosa è mancato a Bojan?
"Non ha nessun problema, sono contentissimo di aver Bojan in rosa come sono contento di avere Fabio Borini, Marco Borriello, Dani Osvaldo, Francesco Totti e Erik Lamela...però devono capire che io ho la necessità di vedere ogni giorno la voglia di vincere e di migliorare. La situazione in cui ci ritroviamo per me è particolarmante positiva, io ho cinque giocatori che possono fare quel ruolo e sono a disposizione, devo fare le mie scelte ma non c'è nessun problema con Bojan"
Stekelenburg è pronto per giocare?
"Si è allenato quasi tutta la settimana, sarà nella lista dei convocati e può giocare. Domani vediamo come si svegliano tutti ma è a disposizione per giocare"
Allegri ha detto in un intervista che in Italia i campionati li vince chi subisce meno gol. E' d'accordo?
"L'anno scorso è successo così, credo. Normalmente la squadra che vince ha la situazione particolare di difendersi bene, ma deve essere compensata dalla possibilità di fare gol. Quando si raggiunge un equilibrio tra entrambe fasi offensive e difensive normalmente si vince. Senza dubbio è la chiave delle squadre che vincono"
Pizarro cosa le dà nel suo centrocampo?
"Mi dà amore, simpatia, mi dà tutto (ride, ndr). E' un bravo calciatore che conosciamo tutti, dotato tecnicamente, che ha esperienza. Ha dribbling, punta l'avversario, può giocare corto o lungo. Sono contento di parlarne, voglio sempre che i giocatori diano tutto, anche Pizarro"
A che punto è la Roma dal punto di vista del gioco e, in percenutale, dal punto di vista dell'assimilazione delle sue idee?
"Mi hai fatto sempre la stessa domanda. Non lo so, non lo posso dire. Credo ci sia una lunga strada per migliorare, mancano tantissime cose ma ho visto e vedo grandi miglioramenti, una chiara volonta da parte dei calciatori di fare un lavoro diverso. Sono ottimista perchè vedo progressi, ancora non so la percentuale. Siamo al 50% del percorso? Non lo so.
Mette in discussione tutti in base al rendimento settimanale?
Le mie scelte? Non si basano solo sul rendimento settimanale, quello della partita importantissimo. Però, in base alla mia esperienza da calciatore, non si vince mai solo con undici giocatori, abbiamo bisogno di tutti per essere più forti. Posso fare una scelta lunedì, ma poi cambiarla martedì o mercoledì. Quando vedo la voglia che ci mettono i giocatori, per me sono importanti tutti i giocatori, non faccio distinzioni tra titolari e non, per me sono tutti titiolari, io ho bisogno di tutti e dimostro ai giocatori che è così e che non è solo una frase fatta.E' il mio pensiero, in ogni allenamento e in ogni partita hanno l'opportunità di farsi vedere pronti"
Pjanic? Pensa di cambiargli posizione per sbloccarlo definitivamente?
"Non credo che sia un problema tattico, pensiamo che è un ragazzo di ventuno anni arrivato due-tre settimane fa, non parla ancora l'italiano, parla un po' di inglese e francese. E' una situazione particolare per un calciatore dover ritrovare il suo stile. Io sono contento che sia qui, lui ci mette sempre qualcosa in più, è un giocatore di grandissima qualità. Non sono macchine, non sono robot. Sono persone, che devono essere prima di tutto a posto con la testa e ritrovare la normalità
Non ha la sensazione che lì renda meno?
"No, mi è piaciuto il suo rendimento. Mi aspetto di più da tutti, ma già ha una buona intesa con i giocatori che giocano in attacco"
Juan è convocabile?
"E' migliorato e sono contento, prima di tutto per lui perchè è la migliore sensazione per un giocatore potersi allenae con la sua squadra. Ancora gli manca qualcosa, sta lavorando per arrivare alla sua migliore condizione ma credo gli manchi ancora un po' "
Con il Parma una Roma più propensa alle verticalizzazioni. Sta modificando la sua tattica?
"Questo è il mio lavoro, non penso che bisogna arrivare li davanti così facilmente, ci si può arrivare anche facendo qualche curva. Questo è il mio lavoro, cercare di trovare la posizione ottimale per tutti i miei giocatori, è questo il lavoro dell'allenatore. Quello che non cambio è la mia idea di gioco, voler essere sempre propositivi e fare la partita, in casa e in trasferta, nonostante le difficoltà che avremo. Ci sono tante cose che devo fare per essere più allenatore possibile"
Come sta Gago? Heinze e Burdisso hanno convinto, sono loro i titolari in questo momento?
"Fernando Gago ha subito un colpo al polpaccio, è impossibile che recuperi per domani, non si è allenato per tutta la settimana, è un colpo che ha subito due settimane fa. Per quanto riguarda Burdisso, così come Kjaer e Heinze, Cassetti e Juan, tutti possono giocare titolari, vedremo domani come sempre"
Come pensa di controbattere il ritmo alto dell'Atalanta? Addormentando il gioco?
"No, non addormentiamo niente, più siamo veloci e riusciamo ad essere diretti dopo la circolazione palla, meglio è. Faccio una richiesta ai tifosi, che sono fedeli al 100%. Manca un po' di fiducia, non tanto in me, ma nei calciatori, per i l loro lavoro e i loro progressi. Sono sicuro che sentono già l'appoggio del tifo, che è incredibile e bellisimo, ma serve un pò di più... Perchè non sarà facile giocare contro una squadra che è la squadra piu' in forma in quanto a risultati, sarà difficile controbattere il loro contropiede con Schelotto sulla destra e sulla fascia sinistra, sarà difficile arginare Denis, contrastare Brighi a centrocampo. Non sarà facile. Noi cerchiamo di ritrovare un ritmo veloce, ma non è facile.
Sarà una squadra prevantemente più giovane?
"La mia squadra sarà sempre all'attacco cercando di non concedere nulla all'avversario. E' molto semplice quello facciamo, con una marcatura preventiva e pressando alto. Cerchiamo di fare una partita che piaccia ai tifosi. Cercheremo di fare questo, poi se il gioco non sarà veloce sarà anche perchè c'è davanti una buona squadra, non perchè noi non vogliamo"
Le condizioni di Lamela? E quelle di De Rossi?
"Non c'è fretta, sono situazioni particolari che succedono a volte quando un giocatore ha voglia di rientrare con il gruppo. A volte gli infortuni non si smaltiscono in breve tempo. Non c'è fretta, è una situazione normale nel calcio, lui sta lavorando ancora a parte, aspettiamo e speriamo che recuperi presto la condizone fisica. De Rossi ha riposato un giorno, un altro non si è allenato con il gruppo ma ha lavorato da solo è a disposizione della squadra. Oggi si sono allenati con noi anche Viviani e Matteo Ricci perchè mi piace vederli, se non potesse giocare De Rossi c'è Viviani sempre lì, come Ricci e Verre che è un Nazionale"
Juan è unico per dare una mano quando il centrocampista che imposta, come De Rossi, è pressato?
"Quanti più giocatori di qualità posso avere, meglio è. Meglio anche per loro, perchè la scelta è maggiore. Sono contento con Kjaer, Burdisso, Heinze e Cassetti. Così come la situazione di Daniele, come Francesco, ha sempre una marcatura. Sono tutti grandi calciatori e qui ci conosciamo tutti. Loro sono grandi con queste situazioni da anni. Non ci sono problemi che non si possono risolvere. Noi cerchiamo di trovare il modello giusto affinchè tutti i giocatori possano fare il loro lavoro nel miglior modo possibile. Juan è una possibilità, ma ancora non c'è"
Anche a Parma la Roma ha sofferto nel finale, è un problema di preparazione atletica o il suo modo di giocare?
"No guarda, delle statistiche guardo solo qualche dato, mi interessano situazioni particolari ma non le guardo troppo. Non c'è un problema fisico perchè vedo il rendimento del mio calciatore ogni giornata e nella partita, per me è una situazione mentale. E' successo in due partite in cui siamo stati in vantaggio, i calciatori non hanno ancora questa fiducia che cerco di trasmettergli subito, hanno ancora paura di perdere la palla e subire un contropiede veloce, una delle qualità delle squadre italiane. Per me è molto importante che durante i primi sessanta minuti riusciamo a non avere pericoli, ma è una situazione che io devo convertire in novanta minuti e devo convincere i miei giocatori. Per me è sempre meglio pressando bene nella metà campo avversaria e facendo possesso palla per andare in porta. Questo non accadrà in due partite, però è una cosa normale, non posso cambiare situazioni particolari in poco tempo. Non chiedo tempo per me, nè pazienza, non chiedo niente. I risultati contano sempre, lo so, ma questo è un lavoro che cerco di fare il più rapidamente possibile ma non è facile. Anche se i giocatori sono grandi e sono a un ottimo livello, cerchiamo di fare un'altra cosa. Però sono contento, se siamo capaci di farlo in 60 minuti siamo in grado anche per 90 minuti. La squadra che corre si stanca di più di quella che ha un buon possesso palla"
Il giocatore che ha dato più fastidio alla Roma in queste gare è il trequartista. Ci sarà particolare attenzione per Maxi Moralez?
"Normalmente in Italia, e anche in Spagna, i calciatori che fanno la differenza sono le punte e i trequartisti. Da parte nostra, che siamo sempre propositivi in attacco, c'è sempre un'a marcatura preventiva sul trequartista e sulla punta, o le punte, dipende dalla squadra. E' sempre così, lavoriamo e cerchiamo di farci trovare pronti, anche quando stiamo attaccando i difensori centrali, o anche il terzino o il regista, devono fare qualcosa. Il bello del calcio è che anche se marchi Moralez, questo poi può fare sempre qualcosa. Tutti sappiamo come gioca Messi, e nessuno lo ferma. Ed è colpa dei tuoi calciatori? No. Dell'allenatore? Non penso, è anche questo il bello del calcio"
La Roma non ha mai segnato più di un gol a partita. E' un limite?
"L'obiettivo per me è fare una bella partita, vincere all'Olimpico dove noi dovremmo essere incredibilmente forti, dare una soddifazione ai tifosi (lo dico sempre ma è vero, è quello che penso). Questo è l'obiettivo, non ho dubbi che arriverà e si arriverà anche a segnare più reti. Adesso penso a vincere contro una squadra fortissima poi penseremo a risolvere questo problema, adesso c'è l'Atalanta"
Qui a Roma si inizia a parlare del derby. Quanto è importante arrivarci con una vittoria per il morale?
"E' sempre importante arrivare con una vittoria alla partita successiva, manca ancora tempo, staremo due settimane a parlare della partita. Vincere con l'Atalanta sarebbe un grande stimolo"
Preferirebbe avere Stekelenburg in queste due settimane anzichè vederlo andare in Nazionale?
"E' una situazione particolare. Succede sempre. Quando i giocatori sono convocati in nazionale non piace a nessun allenatore non averli a disposizione. Ma se fossi un allenatore di una Nazionale mi piacerebbe averlo. E' importante per lui andare in Nazionale, penso che possa fare bene sia in Nazionale che qui. Non c'è problema, è una situazione normale"