Clicky

Campionato 17/01/2011 18:05

Rizzitelli: "Se la Roma vuole lo scudetto deve tornare ad essere un gruppo"

"L’unica cosa buona della prestazione romanista a Cesena sono i tre punti. La squadra non ha giocato bene e non avrebbe meritato la vittoria, ma alla fine ha incamerato tre punti fondamentali senza i quali probabilmente avrebbe detto addio ai sogni di primato.”

L’impressione, confermata dallo stesso ex-centravanti giallorosso, è che non ci unità d’intenti ma che ogni giocatore pensi al suo orticello:

“La Roma non è un collettivo – continua Rizzitelli – è una squadra dove tutto è affidato al singolo. Quando attacca, ad esempio, la squadra non è compatta; la fase offensiva, infatti, è di esclusiva pertinenza dei tre attaccanti, ognuno dei quali cerca di risolvere la partita in solitario. Così ti può andare bene una volta, ma non è la strada per andare in Paradiso.”

Questo affidarsi ai singoli, però, potrebbe essere una direttiva del tecnico, ma Rizzitelli non è di questo parere:

“Non posso pensare che un allenatore – prosegue – esperto come Ranieri, non dia delle direttive ai giocatori, ma li lasci liberi di fare come vogliono. Penso che sia una questione di testa, perché i calciatori non mi sembrano tranquilli; è come se fossero sotto pressione e credo di sapere il perché. Il tutto nasce dalla rosa ampia, che ha la Roma in questa stagione.”

Cosa che, però, dovrebbe essere un vantaggio e non un handicap:

“E’ un fattore positivo – spiega Rizzitelli – quando viene gestita bene, mentre credo che Ranieri abbia dei problemi nel farlo. Mi spiego meglio: il suo errore sta nel fare troppo Turn-over, spesso ingiustificato. Cambiando, infatti, formazione ogni partita, non dai ai giocatori la possibilità di avere continuità, che è una cosa fondamentale per potersi esprimere al meglio. Se, invece, i vari avvicendamenti avvenissero ogni 4-5 partite, ci sarebbero meno polemiche e i calciatori sarebbero più disposti ad accettare l’eventuale panchina.”

Sedersi sulla quale sembra scatenare l’ira funesta della truppa romanista, soprattutto per quanto riguarda gli attaccanti. Cosa che sta provocando delle fratture insanabili nello spogliatoio e sulla quale, secondo Rizzitelli, qualcuno dovrebbe intervenire:

 

“Non si può andare avanti così. La società deve far capire ai giocatori che bisogna mettere davanti a tutto il bene della Roma e accettare le decisioni del tecnico. Non sono ammissibili le sceneggiate fatte ieri da Vucinic, come le polemiche dopo i quattro minuti di a Genova. I giocatori devono essere coscienti che o si rema tutti nella stessa direzione oppure si affonda.”

Direzione che dovrebbe essere quella verso lo scudetto, ma la Roma è ancora in corsa?:

“Certo che lo è – risponde – questo è un campionato che sta aspettando tutti. Guardi l’Inter: è partita malissimo, ma le è bastato cambiare tecnico per tornare in corsa con tre vittorie consecutive. La mia rabbia, come quella di tutti i romanisti, è che la Roma ha la rosa più forte di tutte le squadre e potrebbe aver già staccato tutte le concorrenti. Invece, continua a farsi del male da sola. Per uscirne bisogna tornare a essere un gruppo, altrimenti: addio sogni di gloria.”"