Campionato 15/01/2011 20:47

Agostini: "Il Cesena è una squadra aggressiva"

“Condor”, nonostante siano passati tantissimi anni, a Roma ancora tutti ricordano con grande affetto...



"La capitale mi è rimasta nel cuore. A Roma mi sono sposato e a Roma è nata anche mia figlia. Il più grande rammarico della mia carriera, infatti, è che la parentesi giallorossa sia durata solo due anni. Dopo una stagione da titolare con Eriksson, conclusa con 22 presenze e 4 reti e frenata solo da un grave infortunio alla caviglia, il campionato seguente tornò Liedholm, che non mi valorizzò per nulla. Scelsi di andarmene a fine torneo, ma una piazza come quella romana è impossibile da dimenticare. Il tifo, poi, è straordinario: la non ha rivali in Europa, figurarsi in Italia."

Eppure qualche dispiacere lo hai regalato alla squadra giallorossa: contro la Roma, infatti, hai segnato ben 3 gol, tra i quali rimane memorabile la doppietta in Coppa Italia nell'agosto del '96.



"E' vero, ma qualcuno mi ringraziò per quei due gol: misero subito a nudo i limiti della squadra di Carlos Bianchi e lo avvicinarono all'esonero."

Tornando alla sfida di domenica pomeriggio, che tipo di Cesena si deve attendere la Roma?



"Una squadra aggressiva, ricca di calciatori giovani, che corrono e non lasciano spazi. Certo la qualità è differente, anche perché il Cesena davanti ha grosse difficoltà a trovare la porta, ma farei attenzione a Giaccherini e Jimenez. Sulla carta, comunque, il pronostico è dalla parte dei giallorossi."

Delle cinque punte che possiede la Roma, basandoti soprattutto sulla tua carriera da attaccante, quale metteresti in campo?



"Facendo differenza tra le sfide in casa e quelle fuori, lontano dall'Olimpico inserirei Vucinic, Borriello e Menez. L'ex Milan è un punto di riferimento, il montenegrino un talento incredibile, mentre il francese, con le sue accelerazioni, può decidere qualsiasi sfida. Poi c'è sempre , che una mezz'ora ad alti livelli la può sempre fare."