Campionato 07/12/2010 22:11
Liti e gol in rimonta. Ranieri striglia la squadra
Al rientro dalla Romania a Trigoria è stato il giorno dei confronti. Ranieri, pensando di nuovo al campionato (domenica c'è il Bari), ha parlato a muso duro ai giocatori, non vuole più atteggiamenti polemici plateali sul campo che danno il segno di una squadra nervosa e in difficoltà. E la società sposa la linea di Ranieri. Totti ieri si è sbrigato a gettare acqua sul fuoco parlando di un normale «screzio» tra compagni di squadra in un momento delicato. E ha smentito con forza di aver dato del «ruffiano» all'argentino. Parole pesanti però sono volate eccome, specialmente quando le squadre rientravano negli spogliatoi.
Ma il diverbio di ieri tra il capitano e Burdisso è solo l'ennesimo episodio di questi ultimi giorni. Ad aprire le danze dei battibecchi è stato sicuramente quello tra De Rossi e Borriello a Palermo, sul campo e fuori. Il centrocampista non aveva gradito i gesti plateali di dissenso, quando la squadra ha incassato le reti dei padroni di casa, dell'attaccante. E gliel'ha detto, a muso duro. Così come lo hanno fatto gli altri compagni e Ranieri. Poi c'è la discussione Totti e ancora Borriello, per la punizione da tirare sempre a Palermo. Ma la situazione non è tesa solo tra i giocatori, perchè in questi giorni c'è anche da registrare il rapporto difficile tra Pizarro e Ranieri. Il cileno è stato letteralmente accantonato dall'allenatore per scelta tecnica, tra i due c'è stato un confronto piuttosto duro. In realtà nello spogliatoio ormai sembra siano pochi i giocatori che non hanno avuto a che ridire con il tecnico. Oltre a Pizarro c'è poi l'insofferenza di Vucinic, che non si sente più essenziale e la cosa non gli piace affatto, tanto che qualcuno ipotizza che possa andare via già a gennaio. Oppure quella di Adriano sempre più «oggetto misterioso». La sintesi è che la favola dello scorso anno sembra ormai svanita e i tifosi cominciano a dare segnali di insofferenza. Perfino uno come De Rossi ieri ha ammesso di non sopportare più certe situazioni. «Succede di discutere tra compagni, come abbiamo fatto io e Borriello a Palermo. Ma sarebbe meglio - ha detto - che accadesse negli spogliatoi. Non mi viene più da ridere e cominciano a pesarmi queste cose». . Serve una svolta e un chiarimento vero, prima che sia troppo tardi.
(ansa)