L'assenza di Totti e De Rossi non contribuisce a «consolare» l'allenatore del Brescia: «Non credo che la Roma abbia problemi di organico..Se questa squadra due mesi fa ha lottato per lo scudetto fino all'ultimo secondo vuol dire che ha potuto contare su una rosa nella quale di volta in volta chi ha giocato si è dimostrato all'altezza. Non credo di dovermi mettere ad elencare i nomi degli elementi a disposizione di Ranieri». Tecnico romano che fa sconfinare Iachini in un dolce amarcord. «Fu il mio allenatore ai tempi della Fiorentina - osserva -, vi racconto un aneddoto: un giorno arrivò al campo il presidente Vittorio Cecchi Gori e gli disse che il capitano sarebbe dovuto essere Effenberg. Ranieri gli rispose che il suo capitano ce l'aveva già, ed ero io. Vi ho detto tutto: con poche parole fece capire che era un allenatore a tutto tondo..Il suo sfogo pre-Bologna? Si vede che le cose che ha vissuto e fiutato in quei giorni lo hanno portato ad agire così. Ad ogni modo ha parlato con toni e modi da allenatore e quando uno agisce come tale, io gli do sempre ragione».

Rispettoso del collega giallorosso, Iachini minimizza le 'accusè di gioco catenacciaro rivolte da Totti a Ranieri: «Penso che la considerazione sia stata ingigantita e in fondo non capita. Ripeto: due mesi fa la Roma giocava per lo scudetto, non credo che in così poco tempo le cose possano cambiare dal punto di vista del gioco, delle opinioni e dei rapporti». Poi, il discorso torna a scivolare su un Brescia che saluta i recuperi di Zoboli e Zambelli per la difesa. I due figurano in un elenco di 21 convocati: ancora assenti Mareco, Vass e l'ex di turno Zebina. Iachini confermerà il 4-3-1-2: «Perchè - spiega il tecnico delle Rondinelle - non ci snatureremo. Non ci metteremo soltanto a difendere, ma penseremo anche all'altra fase. Continueremo sulla strada intrapresa». Rispetto alla squadra proposta contro Palermo e Chievo, è possibile una variazione a centrocampo: Filippini è in vantaggio su Baiocco.