Campionato 08/05/2010 14:17

RANIERI: "Totti ha sbagliato ma resta il nostro capitano. Mourinho? Per me è un buon allenatore"

Come risponde alle provocazioni di Mourinho?

"A me piace il valore dello sport, mi piace il rispetto e do' rispetto. In Italia stanno cambiando troppe cose, a me piace vincere in un altro  modo, perchè credo che lo sport sia un veicolo importante per la società. Il resto sono tutte bombe ad orologeria. Io sono un uomo di calcio e voglio lanciare messaggi positivi".

Dopo una sconfitta in Coppa Italia e due partite ancora da giocare come restituire le motivazioni alla squadra?

"Le motivazioni ci sono. Quando sono arrivato sapevo che dovevo lavorare tanto e che avevo degli ottimi giocatori a disposizione. Ora stiamo vincendo, il nostro pubblico ci chiede di non mollare e noi non molleremo. Dobbiamo continuare a farli sognare".

Lei ha definito il fallo di un fallo dettato dalla frustrazione. Poi si è scatenato un putiferio intorno a questo episodio

" qualsiasi cosa faccia viene additato come malvagio. Lui sa che ha sbagliato. Da romano a romano gli ho detto quello che pensavo. E' un peccato quello che è successo ma lui è umano ed è il nostro capitano, per cui andiamo avanti".

Domani i tifosi saranno allo stadio con la maglia numero 10

"I tifosi sanno che ha sbagliato, però gli stanno vicino, e questo è un messaggio di solidarietà e di appartenenza".

Sorpreso che non andrà al Mondiale?

"Io me lo sono sempre augurato e spero che avvenga, deve restare qua perchè serve a noi".

Se dovesse arrivare un'offerta per il post Lippi lei cosa direbbe?

"Io sono per la Roma, sono per un calcio bello e pulito e fatto di messaggi positivi, questo è il mio calcio".

Se non fosse stato a fare quel fallo, tutti si sarebbero presi ugualmente la briga di commentarlo?

"L'ho già detto, tutto viene amplificato per il fatto che è e ciò non è giusto. Ha sbagliato, come un uomo. Ha sbagliato e ha chiesto scusa e questa  è una cosa bellissima".

Come è riuscito a compattare il gruppo dopo la delusione di Coppa?

"Noi non abbiamo giocato bene. Non siamo stato bravi e non siamo stati intelligenti perchè siamo caduti nella trappola dell'Inter e ci siamo innervositi. Adesso c'è di nuovo il campionato e dobbiamo chiudere bene queste due partite. Il Cagliari ha buonissimi giocatori, ha conquistato la salvezza, crea moltissime palle gol, per cui dobbiamo stare attenti".

Cosa manca a questa squadra per essere al top?

"Oggi nel calcio vince chi ha più soldi. L'Inter dopo aver tanto speso è riuscita a far quadrare i conti. La Roma sta vincendo, sta facendo del suo meglio è questo è l'importante".

Quindi Mourinho non è un fenomeno?

"Siete voi che lo fate diventare un fenomeno. Per me è un buon allenatore. E qui la chiudo".

 Il fatto che era stato esclusio dalla partita ha influito sul suo nervosismo?

"Può darsi, perchè lui è un ragazzo sensibile ed è meno gratificante non giocare una finale dall'inizio. Se poi dicono che è razzista non c'è niente di più sbagliato  Chi lo dice non lo conosce. Ogni padre vorrebbe Francesco come figlio. Non merita di essere denigrato".

Come ha visto Motta?

"Molto bene, si è fatto trovare pronto e mi ha fatto molto piacere. E' un professionista esemplare".

Non ha risposto alla domanda sulla Nazionale

"Possono far piacere queste cose ma lì si fermano".

La Roma è sembrata un po stanca ma soprattutto ha perso la serenità E' riuscito a riportare la calma?

"La Roma non era stanca, ha fatto la sua partita, ha sprecato le sue energie correndo di più ma male. La voglia non è sufficiente, si deve giocare con più raziocinio. Abbiamo iniziato un ciclo e dobbiamo continuare su quest'onda".

E' possibile pensare ad una riappacificazione tra Roma, Lazio e Inter a fine stagione?

"Non non abbiamo litigato. Siamo noi addetti ai lavori. Voi giornalisti fate il diritto di cronaca e non vi chiamo in causa. Tocca a noi allenatori e giocatori abbassare un po’ i toni. Non serve riappacificarsi, basta vincere o perdere con rispetto. Io cerco di far vedere il calcio che piace a me. Noi non ci dobbiamo riappacificare, ognuno deve essere responsabile del messaggio che manda".

Ha visto il gesto di Chivu a fine partita?

"Ci hanno visto all'estero e tutto questo non ha fatto una grande pubblicità al calcio italiano. Anche lui ha chiesto scusa ma dall'estero ci hanno visto così, dobbiamo dare dei messaggi diversi per il nostro calcio".

Lei tra gli allenatori ha sempre voluto abbassare i toni. Creare un clima di tensione può essere irresponsabile?

"Io penso che ci sono tantissimi modi per fare gruppo, io scelgo quello del calcio bello, determinato, agonistico,. duro, ma sempre nel rispetto del prossimo".