Campionato 06/05/2010 21:21
Dopo il primo titolo nuovi veleni Mourinho-Roma
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Poi, senza accennare un sorriso, ha attaccato: «Se è vero che il presidente del Siena è felice se ci battono e ha promesso lo stesso premio che avrebbe dato se si fossero salvati, avranno motivazioni in più. E chissà, visto che la Roma non ha pagato il premio per la Coppa Italia, è disponibile a dare qualche soldo in più al Siena...». Dopo le polemiche per Lazio-Inter serviva ridurre il testa a testa fra le due migliori squadre italiane a una pura questione sportiva. Ma evidentemente non è possibile. Alla dialettica della vigilia è seguita una finale di coppa Italia a nervi tesi con troppi colpi proibiti e zero fair play. Conclusa con il calcione di Francesco Totti a Mario Balotelli e un messaggio sul sito del capitano giallorosso che non è affatto piaciuto al club e all'attaccante nerazzurri.
Ciò che più conta per Mourinho, però, è stato il successo finale, per cui deve ringraziare il solito Diego Milito. Con la sua prodezza e una partita di gran livello, l'argentino ha regalato all'Inter il primo mattone di una tripletta mai riuscita a nessuno in Italia. Per completarla deve innanzitutto difendere i due punti di vantaggio nelle ultime due giornate. Proprio gli ultimi 90' contro il Siena possono essere decisivi ma domenica prossima al Meazza tutto sarà già pronto per i festeggiamenti, perchè un successo nerazzurro contro il Chievo e un pareggio o una sconfitta della Roma in casa con il Cagliari darebbero matematicamente il titolo a Zanetti e compagni. Sarà la 55/a partita stagionale per i nerazzurri: e chiudere subito la pratica sarebbe l'ideale per risparmiare energie. Per questo l'acciaccato Wesley Sneijder e i nerazzurri più stanchi dovrebbero stringere i denti, con la speranza di recuperare poi le energie in vista della finale di Champions League del 22 maggio contro il Bayern Monaco, che non può fare troppa paura a chi ha eliminato Chelsea e Barcellona. Insomma, il tris non è una chimera. Ma «nemmeno un'ossessione», per Mourinho che qualora riuscisse nell'impresa potrebbe anche lasciare l'Inter. Perchè, ha spiegato il portoghese, ormai la squadra ha fatto il salto di qualità e continuerà su una strada vincente con o senza di lui.
(ansa)