La Roma sabato sarà priva del suo capitano e di pedine fondamentali come Pizarro, Taddei, De Rossi, Mexes. Quanto perde in potenziale? "Tanto, in questo momento. Anche se c'è da dire che De Rossi ultimamente non stava facendo molto bene. Ma la stessa assenza di Totti per la Roma è importante: con lui in campo la squadra riesce a dare di più. Non si possono però perdere altri punti per strada, dopo il pareggio di Livorno. La Roma giocherà per la vittoria. Conosco la situazione: in città c'è sicuramente molta pressione: la squadra dovrà vincere!"

SI aspettava una Udinese in quella posizione di classifica? "Ad essere sincero, no. Sono diversi anni che la squadra di Pozzo fa bene e sta ai vertici della classifica. L'ho vista contro il Palermo e ha giocato bene. Penso che ci sarà da temere una sua reazione: la squadra ha qualità, possono fare meglio".

Si può pensare a puntare a qualcosa di più di una semplice salvezza? "Per esperienza personale, non credo. Fossi in loro penserei a salvarmi il più presto possibile e programmare già la prossima stagione".

Cioè? Si prospetta una rivoluzione? "Non so. Ci sono molti giocatori importanti che quest'anno sono mancati all'Udinese".

Tipo D'Agostino? "Non solo lui. Ma se è vero che aveva richieste importanti, era da lasciare andare già la scorsa estate. Non è colpa sua se poi non è riuscito a rendere: con delle aspettative come le sue, è normale che poi ci sia un calo mentale".

Non è mancato certo Di Natale: "Infatti, ma se lui ha segnato tanto penso che sia anche merito della squadra che lo ha supportato in qualche modo".

Da ex difensore, davanti a 41 gol subiti, quante colpe si sente di dare alla difesa? "Quando si prendono tanti gol penso che la colpa sia di tutta la squadra. E credo che il cambio di allenatore non abbia certo giovato, portando anche al cambio nel modo di giocare".

La Roma vuole i tre punti. Quanto deve credere nella rimonta? "Lo deve fare. Fino in fondo. 6 punti non sono un distacco abissale. Deve crederci!"



(udineseblog.it)