Campionato 17/10/2009 19:39
Cervone: "Roma fai come me: aggredisci il diavolo"
Domani la Roma scende a San Siro. Palcoscenico per lei, quindici anni fa, di una notte da incorniciare.
Uno dei pochi ricordi belli della mia carriera. Le mie parate furono fondamentali per arrivare in finale. Ma tutta la squadra strinse i denti e riuscì a battere un Milan stellare. Quella di Capello aveva tutto laspetto di unarmata imbattibile: per la Roma di quegli anni fu unimpresa.
In quel match, ad un certo punto, lei diede limpressione di essere insuperabile. Questione psicologica?
Cè una vecchia storia inventata dai giornalisti: compiere il primo intervento giusto è fondamentale. Ci sarà pure qualche portiere che si fa condizionare dalla prima parata, ma non può valere come regola. Laspetto psicologico riguarda la natura del giocatore in sé: vale per tutti i novanta minuti. Le cose in una partita possono cambiare. Lerrore è umano
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Lerrore è umano. Quanti errori ha commesso? Quanto li ha pagati?
Nella vita bisogna avere il coraggio di portare avanti le proprie idee. Io non mi sono mai pentito delle mie scelte. Qualche grana lho data per via del mio carattere. E qualche errore lho commesso. Come quando diedi un ceffone ad un raccattapalle: fu un gesto istintivo, lo presi in pieno! A distanza di anni mi dispiace. In generale, però, non ho rimpianti. E non devo chiamare nessuno per ringraziarlo.
Però nessuno ha chiamato lei per ringraziarla.
La verità è che si sono dimenticati di me. Il calcio mi ha chiuso le porte in faccia ed ora non riesco a rientrare nellambiente. Se avessi fatto il burattino come tanti altri, forse oggi non sarebbe così. Ma avrei dovuto dire troppi sì. Non ce lho fatta proprio
.
Tuttavia i tifosi hanno un buon ricordo di lei.
Per fortuna quando mi incontrano sono sempre affettuosi. Devo dire che anche con i compagni non ho mai avuto problemi. Ancora oggi mi sento con Petruzzi, Carboni, Rizzitelli, Desideri e Tempestilli. Ci vediamo di rado, ma ogni tanto capita che ci telefoniamo. Mai una rissa negli spogliatoi, mai un diverbio sopra le righe. Quelle cose succedevano in altre stanze
Negli uffici del Fulvio Bernardini ad esempio.
Lì sì che sono volate parole grosse. Non sono stato trattato per quello che meritavo. Mi hanno arrecato grossi danni. Purtroppo anche il rapporto con Franco Sensi non è stato idilliaco.
Però le amarezze non hanno scalfito il suo spirito di tifoso.
Sono sempre stato tifoso della Roma. E lo rimarrò per sempre.
Gli allenatori. Altro capitolo ricco di bisticci?
Neanche troppi a dire la verità. Qualche problema cè stato con Ottavio Bianchi. Con Mazzone, invece, è andata alla grande. Sebbene allinizio ci siano state delle incomprensioni.
La Nazionale per lei è sempre stato un sogno proibito. Che idea si è fatto del rapporto tra Totti e lazzurro?
Una precisazione: nel piede non ho solo il sassolino azzurro. Comunque, tornando a Totti: si sta parlando troppo del suo ritorno in Nazionale. Lui è un campione, deve continuare a fare quello che sta facendo: se in prossimità del Mondiale sarà in condizione non vedo perchè non debba essere chiamato.
Quattro portieri nella Roma. Il giudizio di Cervone.
Quattro? No, uno: Doni. Se recupera la forma di due anni fa, è una garanzia. Uno dei migliori in circolazione.
Milan-Roma. Non quella di quindici anni fa. Quella di domani. Pronostico.
A San Siro la squadra di Ranieri farà bene. Il Milan è in difficoltà: lunico errore che non bisogna compiere è quello di lasciare liniziativa ai rossoneri. La Roma ha un altro passo. Deve sfruttarlo. Deve aggredire il Diavolo. Con la stessa grinta di Cervone. Confidando in una stella più benevola.