Campionato 01/05/2009 19:50

Una Roma dai due volti


INIZIO - Spalletti anche quest’anno, forte dei suc­cessi nelle stagioni prece­denti, è ripartito da quello di cui si fidava, il quattro­due- tre-uno con cui ha gio­ tutta la prima partita di stagione, forse pure troppo, andando incontro a una se­rie di delusioni come risul­tati e gioco. La Roma que­st’anno ha giocato 44 parti­te ufficiali perdendone quindici, di queste ben un­dici sono maturate con il vecchio modulo ( Palermo, Siena, Inter, Udinese, due volte
, Lazio, Fio­rentina, Cluj, Chelsea), i due terzi del totale, pur avendo giocato con questo modulo meno del cinquanta per cen­to delle gare (19 su 44). Dopo l’inizio ai confini della re­altà, c’è stato un cambiamento che è coinciso con il perio­do migliore dei giallorossi per quel che riguarda i risul­tati, ma poi, improvvisamente, pur non avendo esterni al­ti di ruolo, si è tornato all’antico. E, lo dicono i fatti, a perdere.


CAMBIAMENTO - Eppure le risposte del campo avrebbe­ro dovuto consigliare di continuare con la novità, cioè la Roma schierata con il nuovo modulo, due punte, un tre­quartista, tre centrocampisti. Con questo sistema, la Ro­ma di quest’anno ha giocato lo stesso numero di gare (19) ma con risultati da scudetto, 13 vittorie, due pareggi e quattro sconfitte. Con numeri eclatanti anche per quel che riguarda i gol al passivo che poi sono la costanza ne­gativa della Roma in tutta questa stagione. Nelle 19 par­tite giocate all’antica, diciamo così, la squadra gialloros­sa ha incassato 39 gol sui 63 totali, ben oltre il cinquanta per cento, oltre due ogni novanta minuti, mentre nelle 19 gare con le due punte, le reti incassate sono state 18 per una media inferiore al gol ogni gara. Gli altri quattro mo­duli visti in campo in questa stagione (4-1-4-1, 4-4-2, 4-3­2-1 e addirittura 3-4-1-2) hanno numeri troppo bassi per essere credibili. Detto tutto questo, infortuni permetten­do, non sarà il caso in queste ultime cinque partite di tor­nare a vedere una Roma con due punte e un trequartista?