Campionato 25/04/2009 12:27
Zamparini: "Prandelli e Spalletti, bravissimi"

«Più o meno come oggi, due grandi allenatori, bravissimi».
Talmente bravi che lei non permise a nessuno dei due di finire la stagione...
«Ah, ma quei licenziamenti non erano mica colpa loro. Era il Venezia ad essere scarso nella rosa e così io provavo a dare una scossa chiamando qualcuno nuovo».
Dovesse scegliere oggi?
«Mah, tirerei a sorte e quello che viene va bene. Li metto sullo stesso livello, pur con caratteristiche umane diverse».
Quali?
«Spalletti rappresenta al meglio il prototipo del toscano: lingua lunga e la presunzione di saperne sempre una in più degli altri. Ovvio che andassimo spesso in conflitto verbale. Prandelli è più pacato, riflessivo, come tanti uomini del nord».
E tecnicamente?
«Beh, forse Luciano ha fatto qualcosa in più sul piano del gioco, ma dopo Venezia, a Udine e Roma. Diciamo che è stato un precursore. Cesare è più ordinato, direi metodico».
Come funzionava il rapporto con i giocatori?
«Bene, non ho mai sentito qualcuno che si lamentasse, anche qui si equivalgono».
Non è che ha pensato qualche volta riportarseli a Palermo?
«Ma per carità, assolutamente no. A parte che non credo che avrebbero troppa voglia di riavermi come presidente, non penso proprio che Fiorentina e Roma commetteranno lerrore di farseli scappare. Hanno davanti una grande carriera ed il meglio deve ancora arrivare».