Campionato 10/04/2009 13:58
Vittoria o crisi
No, domani il derby proprio non ci voleva. Non bastassero le condizioni pessime dei biancocelesti (tre sconfitte consecutive) e le stampelle dei giallorossi (Totti perennemente in dubbio, Juan più no che sì, così come Taddei), cè il lutto nazionale per la tragedia del terremoto. LAbruzzo, poi, è la casa-vacanze di moltissimi romani che di quella terra sono originari. Totti e De Rossi hanno già espresso il loro pensiero, collocando il calcio e la stracittadina in coda ai pensieri di chiunque essere umano normodotato. La Lazio è in silenzio punitivo, ma è indubbio che anche i biancocelesti siano rimasti scioccati dalla tragedia.
Eppure domani pomeriggio si deve giocare una partita di quelle che in passato, quando la vittoria valeva solo due punti, erano destinate a un sacrosanto pareggio. Oggi, però, col punticino non si muove la classifica perché per tutti è una mezza sconfitta. Se proprio vogliamo fare le pulci, lics sarebbe buona solo per salvare la panchina di Delio Rossi il quale, in caso di sconfitta, sembra destinato a lasciare Formello. Il pari, però, sarebbe del tutto inutile per Spalletti a maggior ragione se la Fiorentina dovesse battere al Franchi il Cagliari e se il Genoa nel posticipo serale dovesse trovare lentusiasmo giusto per mettere in ginocchio una Juventus incerottata e con poche motivazioni visto il -9 che la separa dallInter. Insomma, non dovrebbe esserci il rischio di rivivere lo squallido derby del 15 maggio 2005, con la Roma sullorlo della retrocessione. Il derby finì 0-0 e fu sommerso dai fischi di tutti i tifosi e da un coro unanime: «buffoni!».
Allandata vinse la Roma (che si presentò in campo con 14 punti in meno rispetto ai cugini) con un gol di Baptista e con le parate di Doni (miste agli errori di Pandev e soci). I tre punti scacciarono la crisi da Trigoria che, domani alle 15, avranno 8 punti in più della Lazio. «Sembra la situazione dellandata ma a parti invertite», ha sottolineato De Rossi. Ma se la Roma vuole la Champions League deve solo vincere, così come la Lazio se vuole tenersi Rossi e placare le ire di Lotito. Un pari sarebbe una sconfitta per tutti. Arbiterà Morganti di Ascoli Piceno, uno dei preferiti di Collina che, a inizio stagione, gli affidò il derby di Milano risolto da Ronaldinho. Il fischio è doc, speriamo la partita non sia un fiasco.