Quella contro il Siena è una sfida dalle mille insidie per la Roma?

Si, per le tante assenze e perché martedi prossimo c’è l’Arsenal, però non conta chi scenderà in campo. La Roma, soprattutto dopo la sconfitta di domenica scorsa, ha l’obbligo di vincere.

Una mancata vittoria avrebbe risvolti importanti?

Il posto in Champions si allontanerebbe ulteriormente e poi l’obiettivo è quello di arrivare a Londra il più sereni possibile. Io credo che i giocatori lo sappiano perché sono dei grandi professionisti.

E allora dal punto di vista della mentalità dovrà essere la Roma migliore?

Certo. Il Siena non è l’Inter o il Milan, ma in passato ha creato grandi difficoltà alla Roma anche all’Olimpico, e la squadra di Spalletti dovrà giocare come contro il Genoa. Con la stessa mentalità.

Dal punto di vista tattico come bisognerà impostare la partita?

Non facendo ragionare il Siena, aggredire e impedire a gente come Frick e Maccarone di ripartire in velocità negli spazi.