Sergio Artico, presi­dente della Commis­sione Disciplinare, ha deciso che il caso, an­zi la sentenza va stu­diata nei minimi det­tagli, approfondita con cura e attenzione.

Per ora agli atti c’è soltanto la ri­chiesta della Procura Federale di­retta da Stefano Palazzi: una gior­nata di squalifica per quel che av­venne prima e dopo la partita che consentì alla squadra rossoazzurra di ottenere la salvezza.

Per quelle vicende la Procura Fe­derale aveva deferito la società. Quella fu una giornata particolar­mente «calda»: alta la posta in gio­co (la salvezza per il Catnia, lo scu­detto per la Roma) e per i rapporti tra le due tifoserie non proprio ami­chevoli (tanto è vero che il settore ospiti venne chiuso e ai supporters giallorossi non venne­ro venduti biglietti su disposizione del mini­stero dell’Interno e del Prefetto). Ciò non impedì momenti di tensione. Il pullman della Roma venne danneggiato ( l’autore dell’atto venne, co­munque, individuato nel giro di po­che ore). I guai maggiori li soffriro­no alcuni giornalisti compresa una fotografa giapponese. Un taxi ven­ne fermato nei pressi dello stadio e un cronista venne colpito.

La tensione indusse le forze di po­lizia a organizzare un servizio di scorta che consentì ai giornalisti in partenza per Roma di poter rag­giungere l’aeroporto tranquilla­mente anche perché, nel frattempo, il risultato finale della partita e la salvezza conquistata aveva rassere­nato notevolmente gli animi. Da questi fatti, dalle ricostruzioni gior­nalistiche ha preso avvio l’indagine della Procura Federale. Pur non es­sendo tesserati, alcuni dei giornali­sti coinvolti (o semplicemente testi­moni) hanno accettato di farsi in­terrogare da Stefano Palazzi. Le di­chiarazioni raccolte sono state pre­sentate nel giudizio che si è svolto ieri davanti alla Disciplinare.

Gli elementi raccolti hanno con­vinto gli uomini della Procura Fe­derale ad avanzare la richiesta di condanna: i fatti comporterebbero una responsabilità del club che va sanzionato con la squalifica del campo. Artico ha deciso di prender­si qualche giorno per giungere alla soluzione del caso.