Campionato 16/12/2008 16:56
Il mondo resta in mutande

Andateglielo a spiegare ai bacchettoni, ai critici del (o della?) buon costume, del nostro Paese. Pierluigi Collina, il designatore arbitrale, è rimasto quasi sbalordito: «Non avevamo pensato che ci si potesse togliere anche i pantaloncini. Per analogia, essendo i pantaloncini un indumento di gioco, si potrebbe considerare un gesto punibile. Forse si penserà in futuro ad ampliare la casistica degli indumenti che non ci si può levare in campo». Dal carcere di Massa, dove ha partecipato a una conferenza, Collina ha spiegato di non poter entrare nel merito, però: «Non posso dare pareri perché deve ancora decidere il giudice sportivo. In generale, però, viene punito il gesto dello spogliarsi in campo». Ancora più severo il commento del presidente dell'Aic, il sindacato dei calciatori, Sergio Campana: «Ai miei tempi a nessuno passava per la testa di togliersi la maglietta dopo un gol. Non capisco e non giustifico il fatto che un calciatore debba per forza togliersi la maglietta dopo un gol. Devono esultare in un altro modo, non levandosi la maglia e ancor meno i pantaloncini. È un'usanza del calcio moderno di cui non capisco il significato e vorrei proprio vedere i giocatori esultare senza spogliarsi». Mica vero, il calcio che non si sveste già esiste. Al Subbuteo.