Rodrigo Taddei, ora si può dire che la Ro­ma è guarita?

«Già con la vittoria sul Chelsea avevamo superato il periodo più delicato. Il successo nel derby è la conferma di aver intrapreso la strada giusta».

Però dopo la vittoria in Champions c’era stato il brutto pareggio di Bologna...

«Tutte le partite in Italia sono difficili. Lo è stata quella di Bologna come quella con­tro la Lazio. Non è sempre facile esprimere un calcio bello da vedere. Contro la Lazio siamo stati premiati dal gol di Baptista, a Bologna invece siamo stati sfortunati».

Nei primi tre anni è stato considerato un fedelissimo di Spalletti, un giocatore al quale il tecnico non ha quasi mai rinuncia­to. Oggi è cambiato qualcosa?

«No, assolutamente. Io sto bene, da tre, quattro partite a questa parte. Se vado in panchina è una decisione dell’allenatore e la rispetto. Cerco di farmi trovare pronto e concentrato anche se devo entrare per po­chi minuti come è accaduto nel derby».

Come vive questo momento un giocatore che fino a poche settimane fa era sempre sicuro del posto?

«Sono molto tranquillo e lavoro seriamen­te come ho sempre fatto. Ringrazio i compa­gni che mi stanno vicini in questo periodo che non è il più felice della mia esperienza romana. Tutti vorrebbero giocare sempre. Rispetto l’allenatore e i compagni e cerco di raggiungere la migliore condizione».

Lei crede che la Roma sia ancora in tem­po per la rincorsa al quarto posto?

«Noi dobbiamo pensare a fare bene in ogni partita e vivere alla giornata. Se pen­siamo a come sarà la classifica alla fine ci perdiamo per strada. Le possibilità per riavvicinarci alle zone alte ci sono, la Roma ha dimostrato di avere i mezzi per farlo. Il derby può darci la spinta giusta, è stata una vittoria importante, ma dobbiamo pensare partita dopo partita».