Campionato 25/11/2008 18:56
LECCE: Come gioca la squadra di Beretta
Il tecnico milanese nella passata stagione è tornato alla guida del Siena già allenato nella stagione 2006-07 rilevando Mandorlini dopo dodici turni di campionato e apportando subito importanti novità nello schieramento di base, abbandonando il 4-3-3 del suo predecessore per tornare al fedele 4-4-2, spostando De Ceglie da esterno offensivo a esterno difensivo nello scacchiere dei toscani. La quadratura del cerchio è arrivata soprattutto grazie agli innesti del mercato invernale e se Riganò si è rivelato poco utile in fase di realizzazione ma ha consentito comunque di avere un valido ricambio per la coppia Maccarone - Frick, l'innesto di Kharja, inserito accanto a Locatelli nello scacchiere ha dato alla squadra maggiore qualità a centrocampo.
A Lecce, Beretta ha portato il suo credo tattico trovando i giusti interpreti e operando in modo chirurgico sul mercato con pochi nuovi inserimenti mirati. Confermato Benussi tra i pali, in difesa sono arrivati Stendardo e Antunes a completare un pacchetto difensivo con Fabiano e Polenghi (Diamoutene ed Esposito le alternative). Le chiavi del centrocampo sono affidate al duo Giacomazzi - Zanchetta, entrambi propensi più alla costruzione che alla distruzione di gioco, con l'uruguayano che sta vivendo una seconda giovinezza nella "sua" Lecce dopo le negative esperienze di Palermo ed Empoli. Sugli esterni agiscono Ariatti e Munari, due giocatori in grado di adattarsi anche a compiti difensivi permettendo alla squadra di avere un maggiore equilibrio in mezzo al campo mentre l'impiego di Caserta consente ai salentini di avere un'arma in più con l'inserimento dell'ex giocatore di Catania e Palermo. Davanti, il duo Tiribocchi - Cacia non sta ancora facendo faville con il secondo ben lontano dalle medie realizzative di Piacenza, tanto che Beretta nelle ultime settimane lo ha alternato con l'argentino Castillo, autore di due reti e più vicino alle caratteristiche di Frick, intoccabile punto fermo del tecnico nella sua esperienza senese. Al momento i risultati non mancano: nonostante l'assenza di un bomber da venti gol a campionato, l'attacco dei salentini è al dodicesimo posto con 12 reti segnate, stessa posizione in difesa con 15 gol subiti, prestazione che consente ai pugliesi di mantenere un margine di quattro punti sulla zona retrocessione. Per la Roma il compito si presenta tutt'altro che semplice visto che al "Via del Mare" nessuna squadra è ancora riuscita ad imporsi e compagini di livello come Milan e Udinese hanno già perso punti importanti nella trasferta in Puglia.