Altre 05/12/2025 06:00

Gli allenatori più vincenti della storia della Roma

capello

La storia della Roma è un mosaico composto da epoche, idee calcistiche e personalità molto diverse tra loro. Dalla fondazione nel 1927 fino alle competizioni europee del nuovo millennio, il club giallorosso ha affidato la propria identità tecnica a figure che hanno saputo lasciare un’impronta profonda, ognuna in un momento storico differente. 

Oggi, nel ripercorrere i successi degli allenatori più vincenti andremo ad analizzare, quasi come osservando in filigrana, l’evoluzione stessa della Roma: dai primi trionfi nazionali alle stagioni moderne, passando per cicli irripetibili e rivoluzioni tattiche.

Gli anni della costruzione: Schaffer, Carver e i primi successi

Nei decenni iniziali il club trova stabilità attraverso tecnici spesso provenienti dall’Europa centrale, custodi di un calcio metodico e organizzato. Tra questi spicca Alfréd Schaffer, che alla guida della Roma squadra ha ottenuto il primo scudetto romanista nel 1942. 

Prima di lui si distinsero l’inglese William Garbutt e poi Herbert Burgess, che ha introdotto con la sua Roma un calcio dinamico e rivoluzionario, che spiazzava gli avversari, diventando un precursore del calcio totale.

Altro nome, meno noto ma di grande impatto, è quello di Alfredo Foni che ha condotto la Roma alla conquista della Coppa delle Fiere, antenata dell’attuale UEFA, nel 1961.

Nils Liedholm e il ritorno alla gloria

Tra gli allenatori più vincenti e influenti della storia romanista, Nils Liedholm occupa un posto speciale. Le sue tre esperienze sulla panchina giallorossa coprono quasi vent’anni di storia tecnica e, soprattutto, conducono la Roma alla conquista dello Scudetto 1982/83, una stagione rimasta nell’immaginario collettivo per qualità di gioco, equilibrio tattico e protagonisti indimenticabili come Falcão, Conti e Prohaska.

Liedholm aggiunge alla sua bacheca anche tre Coppe Italia, nel 1980, 1981 e 1984, consolidando un ciclo in cui la Roma si afferma stabilmente ai vertici del calcio italiano. È un periodo che accompagna il club fino alla finale di Coppa dei Campioni del 1984, simbolo di una generazione d’oro.

Fabio Capello e la modernità del nuovo millennio

Il secondo Scudetto della storia romanista porta la firma di Fabio Capello, capace di costruire una squadra che unisce disciplina tattica, fisicità e talento individuale. La stagione 2000/01, conclusa con la vittoria del campionato, resta uno dei momenti più identitari della Roma moderna, un successo ottenuto grazie alla solidità di un gruppo che comprendeva Totti, Batistuta, Montella e Cafu.

Nelle stagioni successive Capello aggiunge altri piazzamenti in zona Champions e mantiene la Roma costantemente in lotta per il vertice, contribuendo a collocare il club stabilmente tra le grandi del calcio italiano del nuovo secolo.

Luciano Spalletti: estetica, risultati e rivoluzioni tattiche

Tra i tecnici contemporanei, pochi hanno inciso quanto Luciano Spalletti. La sua Roma di metà anni Duemila introduce un calcio fluido, basato su possesso, rotazioni e intensità offensiva, con ilfalso nove” affidata a Totti come uno dei simboli più riconoscibili di quell’epoca.

Spalletti conquista due Coppe Italia (2007 e 2008) e una Supercoppa Italiana, portando la squadra a livelli di competitività molto alti anche in Europa, con alcune delle migliori campagne giallorosse nelle competizioni continentali degli anni Duemila.

José Mourinho e il ritorno alle notti europee

L’arrivo di José Mourinho nel 2022, regala alla Roma la Conference League, primo trofeo UEFA nella storia del club. Al di là del valore simbolico della coppa, Mourinho riporta la Roma a un ruolo centrale nelle competizioni europee, raggiungendo anche la finale di Europa League 2023. È un periodo che reinterpreta la vocazione europea del club, già intravista in precedenza ma mai consolidata con continuità.

Una tradizione che continua

Dai pionieri stranieri ai tecnici che hanno segnato il calcio moderno, la panchina della Roma è stata, nel corso della sua storia, un luogo di trasformazione. I trofei raccontano, però, solo una parte della verità: Liedholm e Capello guidano la classifica dei più vincenti, seguiti da Spalletti e Mourinho, sebbene ogni allenatore abbia contribuito a definire un’identità ricca e memorabile. 

Nel racconto di questa tradizione tecnica rientrano anche le letture esterne del club, in particolare le quote vincente serie A, spesso utilizzate dagli osservatori come semplice indicatore delle gerarchie percepite nel campionato, senza incidere sul valore sportivo di quanto accade in campo.

La storia romanista, ancora oggi, resta un racconto aperto: ogni nuovo tecnico eredita un patrimonio fatto di memoria, ambizioni e passione, con l’obiettivo di aggiungere un altro capitolo alla lista dei trionfi giallorossi.