Altre 03/03/2023 23:48
Sabatini: "Non capisco come la Roma possa fare sold out"
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Ospite sul canale Twitch del quotidiano sportivo, l'ex direttore sportivo della Roma Walter Sabatini ha affrontato vari temi: dal suo passato al suo attuale presente fino alla Roma. "Ho una voglia nevrastenica di tornare, senza calcio sono un uomo dimezzato, perdo l'identità e non so a cosa pensare. La paura delle partite, la tensione, gli allenamenti... Ora mi sento ridotto a brandelli. Non è una mera questione professionale, ma esistenziale. Sono a pezzi senza lavoro", le sue dichiarazioni.
"Non capisco come la Roma possa fare sold out, sono cose che dovrebbero accadere quando una squadra fa spettacolo, invece avvengono solo perché la gente si fida di Mourinho - ha detto commentando la Roma -. Sono affezionato a tutti i giocatori che ho portato in giallorosso, quello che più mi ha fatto arrabbiare è Nainggolan a cui voglio bene come un figlio, ma è un delinquente, è uno che se gli metti davanti 7-8 shottini se li beve tutti. Per lui la vita è un gioco, ma ha dei buoni sentimenti. È un esibizionista, avrebbero dovuto aiutarlo di più i suoi compagni, non dovevano assecondarlo ma marcarlo stretto. Lui ha avuto sempre tutto quello che ha voluto, in campo è un giocatore di primissimo piano. Quello che gli ho visto fare a Roma non l'ho visto in altri giocatori".
"Paredes? Mi sta deludendo, ogni volta che lo vedo in campo mi viene un attacco di rabbia, sta avendo un'indolenza insopportabile - ha aggiunto sul centrocampista argentino, ora alla Juventus -. Ma è un buon giocatore, sa verticalizzare come nessuno in Europa. La versione attuale sembra che prenda i tranquillanti”.
Infine, Sabatini ha parlato anche della separazione con la Salernitana: "Ci siamo scontrati su una cosa evitabile, è stato un errore mio e non di Iervolino. Ho rammarico, perché non sono mai stato così tanto amato come a Salerno ed è un amore che ho restituito. Sento davvero questo sentimento per la città e per quelle persone, che ancora oggi mi scrivono messaggi di tutti i tipi. È veramente molto importante per me, mi tiene attaccato alla realtà: il calcio di oggi ti isola, i salernitani mi inchiodano al mio personaggio e sono grato per questo. Dormivo pochissimo, il pensiero della retrocessione mi angosciava in un modo difficile da raccontare. Non lo auguro a nessuno. Poi è venuto fuori il mantra del 7% che ha stabilizzato l'umore di tutta la piazza, è diventato di un popolo intero. Io sono un pazzo furioso, se ricordo la mia vita penso di essere l'unico professionista anche per il futuro che in grado di rifiutare sia l'Inter che la Roma in otto mesi - ha concluso -. C'è un deficiente più deficiente di me nel mondo? Penso di no. Il calcio è imperscrutabile, è pirandelliano: succede tutto e il contrario di tutto alla stessa maniera".